Grazie alla proroga prevista nella Legge Regionale 36/2020 il Piano Casa Sicilia trova attuazione fino al 31 dicembre 2023. Il termine delle misure straordinarie per incentivare il settore edile è stato dunque spostato alla fine del 2023. Avvalendosi di una norma di carattere transitorio, i proprietari di case possono provvedere ad ampliare le loro abitazioni, purché nel rispetto dei necessari requisiti.
Piano Casa Sicilia, come funziona? Vediamo in questo articolo quali sono gli elementi principali e quali sono gli interventi consentiti.
Piano Casa in Sicilia: gli immobili ammessi
Resta invariata la Legge Piano Casa Sicilia. Con la proroga di ulteriori 3 anni fissata dalla Legge Regionale 36/2020 non sono state apportate variazioni all’impianto normativo e alle misure in esso previste. Restano infatti escluse le aree che rientrano nelle zone A e B degli strumenti urbanistici.
Su quali immobili è valida la Legge Piano Casa in Sicilia? Gli edifici oggetto della normativa sono immobili ad uso residenziale ma anche immobili aventi una diversa destinazione, come ad esempio uffici o locali commerciali.
Piano Casa Sicilia: quali sono gli interventi ammessi
Con il Piano Casa Sicilia sono consentiti interventi edilizi di ampliamento volumetrico (con eventuale sopraelevazione) sugli immobili esistenti fino ad un bonus pari al 20%. In secondo luogo rientrano nel Piano Casa Sicilia gli interventi di demolizione e ricostruzione degli edifici con un margine rispetto al volume precedente fino al 25%.
La ricostruzione è possibile anche su un’area con un sedime differente appartenente al medesimo proprietario. In questo caso si fa riferimento ad un insieme di particelle catastalmente contigue senza soluzione di continuità e appartenenti al medesimo proprietario. Ciò che conta è che non riguardino aree per attrezzature o aree gravate da vincoli di inedificabilità.
Il Piano Casa Sicilia costituisce uno strumento per il rilancio dell’edilizia che consente dei bonus volumetrici, mediante ampliamento oppure demolizione e ricostruzione degli edifici. La Legge nasce da un accordo tra Stato e Regioni al fine di incentivare gli investimenti privati in questo settore, visti i costi più contenuti.
L’obiettivo è anche quello di ottimizzare il patrimonio edilizio già esistente. Si potrà ricavare dei locali aggiuntivi effettuando un investimento minore a quello che sarebbe necessario per l’acquisto di una nuova abitazione.
Come calcolare l’ampliamento volumetrico
Primo passo per poter effettuare l’ampliamento volumetrico è disporre di una planimetria aggiornata dell’immobile. Il punto di partenza sarà il volume lordo già esistente.
Facciamo un esempio: supponiamo che il volume esistente dell’immobile sia pari a 300 metri cubi, si potrà realizzare un ampliamento volumetrico del 20% corrispondente a 60 metri cubi. Ne consegue che il volume definitivo dell’immobile sarà pari a 360 metri cubi.
A questo punto si potrà predisporre il progetto dell’intervento sulla base dei nuovi metri cubi e depositarlo presso gli Uffici comunali competenti.
Per poter procedere sono necessari specifici e regolari titoli abilitativi che cambiano a seconda del tipo di intervento da realizzare:
- La Scia (Segnalazione certificata di inizio attività) o, in alternativa;
- il Permesso di costruire.
Facendo riferimento alle altre condizioni da rispettare ricordiamo che:
- gli edifici devono essere in regola con gli adempimenti fiscali alla data di presentazione dell’istanza;
- è necessario il rispetto delle distanze minime tra costruzioni.
Tra i documenti che si rendono necessari per il rilascio del titolo autorizzativo dell’intervento si include anche il Protocollo Itaca, uno strumento che consente l’analisi del livello di sostenibilità energetica e ambientale dell’edificio considerato. Esso permette infatti di valutare l’immobile dal punto di vista dei consumi, delle prestazioni legate all’efficienza energetica nonché il suo impatto ambientale.
Laureata in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Torino lavoro nel mondo delle assicurazioni. Sono appassionata di libri, cinema e comunicazione e dal 2013 ho iniziato la mia esperienza in continua evoluzione come web writer.