*Estratto dall’articolo “Portals Are the New Real Estate Data Companies” di Georg Chmiel @onlinemarketplaces.com*
Da sempre, economisti, statistici e analisti si sono affidati ai dati per prevedere le tendenze di mercato…
Lo svantaggio dell’affidarsi ai dati, tuttavia – almeno nell’era predigitale – era che dal momento in cui si iniziava a raccoglierli a quello in cui si utilizzavano per fare delle analisi, risultavano già obsoleti.
Come fa riflettere Georg Chmiel, Presidente Esecutivo di Juwai IQI, già nell’XI secolo Guglielmo il Conquistatore d’Inghilterra utilizzava il Domesday Book – di cui esiste anche una versione digitale – inventario completo della terra e dei proprietari terrieri d’Inghilterra, per il conteggio delle tasse dovute dai cittadini del regno. Il problema era che il Domesday Book aveva richiesto quasi un anno per essere redatto.
Oggi che la società è progredita in molti modi, una cosa che non è migliorata di molto è il rilascio tempestivo dei dati ufficiali.
Chmiel – da anglosassone – cita ad esempio, il Foreign Investment Review Board australiano (“FIRB”) – ma potremmo trovare centinaia di esempi simili anche nel contesto italiano. “Il FIRB – spiega – pubblica rapporti annuali sugli investimenti esteri approvati e negati. Tuttavia, questi rapporti generalmente non vengono pubblicati prima dell’anno successivo alla fine del periodo coperto. Il rapporto 2018-19, per esempio, è stato pubblicato solo a maggio 2020”.
“Ciò che è notevole – fa notare Chmiel – è che oggi abbiamo finalmente una fonte alternativa di dati tempestivi, completi e precisi da un nuovo attore economico: i portali immobiliari”.
I primi portali immobiliari non erano altro che gli equivalenti online delle pubblicità cartacee. Oggi, tuttavia, si sono trasformati in parti fondamentali dell’infrastruttura dei mercati immobiliari che riuniscono agenti, sviluppatori e consumatori in una rete di servizi e transazioni reciprocamente vantaggiosa.
E, poiché i portali sono infrastrutture digitali, tutte le attività che svolgono possono essere monitorate, rese anonime e aggregate. Ciò li rende le più significative fonti di dati e approfondimenti sui mercati immobiliari: più di enti governativi, più delle grandi reti di agenzie immobiliari, e più dei ricercatori di mercato di terze parti, i portali sono diventati le vere autorità nei mercati immobiliari in cui operano.
Naturalmente non vale solo per l’immobiliare. Quale analisi del mercato automobilistico sarebbe completa senza i dati più recenti raccolti dai portali di auto nuove e di seconda mano online? E l’analisi economica è spesso rafforzata dagli ultimi dati sugli annunci di lavoro che mostrano sia la domanda del datore di lavoro che l’offerta di chi è in cerca.
Non è un caso se i dati dei principali portali di tutto il mondo sono citati dal Financial Times e dal Wall Street Journal e richiesti da agenzie governative e istituzioni finanziarie in tutto il mondo.
Il settore immobiliare non ha più bisogno di attendere i dati ufficiali di governo e istituzioni, quando i portali utilizzano i propri dati in tempo reale per monitorare e segnalare le tendenze del mercato. Chi trae vantaggio da questi insight tempestivi? L’elenco dei beneficiari include investitori, aziende, istituzioni e consumatori che possono sfruttare i dati globali e iperlocali – visto che quasi ogni acquisizione/vendita avvengono oggi almeno parzialmente online – che i portali mettono a disposizione.
Naturalmente anche i portali stessi traggono beneficio dai dati che raccolgono. I dati guidano le decisioni aziendali in aree quali la progettazione e la strategia di prodotto.
Questo articolo fornisce solo un piccolo campione per dimostrare come i portali sono diventati le nuove autorità sui mercati immobiliari. I loro dati hanno un grande valore per il mercato, ma anche i portali che rivendicano questo ruolo ne beneficiano.
I dati dei portali possono aiutare a guidare le proprie decisioni aziendali in aree quali la progettazione e la strategia del prodotto. Per quei portali che desiderano lanciare nuovi business, come il passaggio di Zillow verso il modello iBuyer, avere una fonte proprietaria di dati di mercato fornisce un vantaggio competitivo. Questi dati sono anche il sogno di ogni dipartimento marketing, fornendo notizie tangibili e utili che possono creare titoli e clamore sui principali media.
Infine, c’è la tematica della privacy: un tema, oggi più che mai, alla ribalta. Fornendo dati utili al mercato, i portali hanno scoperto un altro modo per servire i propri stakeholder e consolidare il loro ruolo di intermediario critico nel mercato immobiliare, ma è saggio ricordare che i portali funzionano solo con il consenso e la collaborazione del settore immobiliare e dei consumatori. Specie oggi, in cui tutti noi abbiamo una maggiore sensibilità riguardo alla privacy.
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Web enthusiast, appassionata di viaggi, libri e scrittura. Siciliana d’origine, milanese d’adozione, dopo una laurea in Management presso l’Università Bocconi di Milano, entra a contatto col mondo delle startup e del Prop-tech. Oggi lavora come Consulente di Marketing.