13 Settembre 2022, 18:11

Negli scorsi giorni abbiamo avuto modo di interpellare Santino Taverna, presidente di FIMAA, in merito all’entrata in vigore della nuova legge che ristabilisce la compatibilità tra mediatore creditizio ed agente immobiliare (leggi l’intervista completa). Abbiamo intervistato anche Gian Battista Baccarini, presidente nazionale Fiaip – Federazione italiana agenti immobiliari professionali, il quale ci ha spiegato la questione dal punto di vista della federazione che rappresenta.

Le nostre domande:

La compatibilità tra agenti immobiliari e mediatori creditizi è ufficialmente legge. Quali saranno, nel concreto, i cambiamenti che dovranno affrontare le agenzie immobiliari e quali invece le società di mediazione creditizia?

Prima di tutto è bene chiarire che questa riforma, di cui Fiaip rivendica orgogliosamente la paternità, non introduce la possibilità per i soci o proprietari delle “grandi” società di mediazione del credito di essere anche soci o proprietari di agenzie immobiliari (consentendo, di fatto, di operare contemporaneamente nel settore della mediazione creditizia e in quella immobiliare), essendo tale possibilità già prevista prima della legge, ma ripristina la compatibilità  tra l’attività dell’agente immobiliare e il collaboratore o dipendente delle società di mediazione creditizia.

Sì, è corretto parlare di ripristino, perché tale compatibilità era già stata introdotta con la L. 37/2019 tramite il recepimento testuale dell’emendamento Fiaip (e per la quale avevano plaudito anche le altre due associazioni di categoria, Fimaa e Anama), poi, invece, preclusa con l’emendamento voluto da Fimaa con la L. 238/21 su spinta delle Società di mediazione creditizia da essa rappresentate.

Ed è bene sottolineare che, nei quasi tre anni di vigenza di tale compatibilità (da maggio 2019 a febbraio 2022), non si sono mai palesati quegli effetti catastrofici per la categoria e scenari apocalittici per il mercato prospettati oggi da Fimaa, ma, al contrario il mercato immobiliare e del credito hanno vissuto un periodo molto positivo nonostante l’avvento della pandemia.

Per venire alla risposta, le agenzie immobiliari e le società di mediazione creditizia non “dovranno” affrontare nessun cambiamento forzato in quanto la legge, che ricordiamo, è entrata in vigore il 27 agosto, non introduce obblighi né per le agenzie immobiliari né per le società di mediazione creditizia, ma offre ad entrambe la straordinaria opportunità di intensificare e rafforzare, incentivandola economicamente, la collaborazione sinergica tra gli agenti immobiliari e i consulenti del credito, liberi di decidere se e come collaborare, favorendo l’intero settore dell’intermediazione, sia immobiliare che del credito, nella massima trasparenza a beneficio del mercato e a tutela del cittadino.

Con questo provvedimento sarà nuovamente possibile esercitare l’attività di agente immobiliare e di mediatore creditizio all’interno delle società di mediazione creditizia. Come si struttureranno i rapporti tra le agenzie immobiliari e le società di mediazione creditizia? Inoltre, quali saranno i cambiamenti per il cliente finale?

Grazie a questa legge tutte le Agenzie Immobiliari Italiane potranno, se lo vorranno, dare concreta attuazione alla scelta di erogare un servizio in più all’interno della propria struttura, quello in ambito creditizio correlato alla compravendita (il mutuo), in linea con le moderne esigenze del cittadino, facendo un passo ulteriore verso la multidisciplinarità, così come raccomandato dall’Europa, attraverso il rafforzamento della collaborazione con i consulenti delle società di mediazione creditizia opportunamente incentivata da un legittimo e trasparente riconoscimento economico, prima incomprensibilmente precluso, con conseguente aumento delle opportunità di lavoro e quindi maggiori entrate per gli agenti immobiliari e per i professionisti del credito.

Se si analizza il comportamento dei grossi operatori nel settore del credito prima della riforma, ci si può rendere conto che ogni grande società di mediazione creditizia si è strettamente legata a società che svolgono l’attività di mediazione immobiliare, solo per fare alcuni esempi posso citare Tecnocasa e Kiron, Remax e 24max, Gabetti e  Monety, Fondo Casa e We Unit, ma ci sono anche altre realtà che fanno, per così dire, il “doppio lavoro”, per fare un esempio Immobiliare.it è proprietaria al 100% di mutuiamo.it e ha una consistente partecipazione in Euroansa.

Quello che a mio parere è necessario comprendere è che tutte le imprese, di tutti i comparti, devono rispondere a un solo “padrone”, questo “padrone” si chiama Cliente. Ieri, oggi e sempre più in futuro, ogni consumatore ha e avrà l’esigenza di trovare quello di cui abbisogna in un unico “luogo”, lo possono comprendere tutti dalla realtà odierna, Amazon è una società multiservizi, vende merci, offre servizi televisivi, offre credito ai propri fornitori ecc. ecc., Subito.it fa il portale immobiliare, intermedia assicurazioni, ha una società di mediazione creditizia e potrei continuare con mille esempi.

Il cliente vuole e vorrà sempre più un unico punto di contatto per il comparto immobiliare, questo è evidente a tutti, infatti, tutte le società che hanno una visione del mercato hanno sviluppato un’offerta multiservizi, proprio per rispondere alle esigenze del cliente. Non comprendo quindi perché, tutti possono fare tutto, mentre solo alle Agenzie Immobiliari dovrebbe essere vietato offrire servizi multidisciplinari.

Da qui la necessità della riforma che va esattamente in questa direzione ovvero determinerà un potenziamento dell’offerta di servizi, non con l’idea di vederli concentrati nelle mani di un’unica persona e pertanto non nell’ottica dell’agente immobiliare “tuttofare” ma tramite la valorizzazione di distinte professionalità, a beneficio e tutela del cliente-consumatore il quale potrà usufruirne, se lo vorrà, all’interno, appunto, di un unico “luogo”, rafforzando la centralità e l’importanza dell’Agenzia Immobiliare “Multidisciplinare” dinanzi al mercato e alla comunità in contrasto con i continui e pericolosi tentativi in atto di disintermediazione.  

“Vogliamo” che il cittadino-cliente quando entra all’interno di un’Agenzia Immobiliare per soddisfare l’esigenza “Casa” possa trovare al suo interno i servizi correlati a quest’ambito, tra i quali quelli in ambito creditizio, con un suo pieno soddisfacimento e conseguenti ritorni positivi in termini d’immagine, di considerazione e di maggiori entrate per tutte le Agenzie Immobiliari Italiane.

Le novità creano sempre timori ed incertezze, come risponde a chi si vede preoccupato per le conseguenze dell’emendamento sulle piccole realtà dell’immobiliare e sul cliente finale?

Non ci sono motivi per essere preoccupati perché la riforma, come evidenziato, determina vantaggi e benefici sia per le agenzie immobiliari che pe il cliente finale.

Qualcuno teme che siano favoriti i grandi gruppi imprenditoriali a discapito delle agenzie immobiliari, solitamente meno strutturate, ma, vorrei tranquillizzare, in quanto la riforma determina esattamente il contrario.

La finalità della riforma è proprio quella di rendere finalmente giustizia ad una situazione sbilanciata a favore dei grossi gruppi imprenditoriali, fino ad oggi, unici detentori della possibilità di offrire servizi multidisciplinari, concentrando di fatto nelle proprie mani, tramite varie società, attività di mediazione immobiliare, creditizia, finanziaria, assicurativa, gestione e amministrazione condominiale, con gravi conseguenze, in termini di competitività del mercato, delle nostre Agenzie, e, ancor peggio, a discapito della salvaguardia dell’interesse generale dei cittadini.

Dispiace, anche, che qualcuno stia comunicando che con questa riforma la categoria degli agenti immobiliari viene svilita o peggio ancora screditata, quando, oggettivamente, la riforma determina esattamente il contrario ovvero dal 27 agosto, a tutte le Agenzia Immobiliari Italiane viene offerta la possibilità, ovviamente non vincolante, di dare concreta attuazione alla scelta di erogare un servizio in più, ovvero quello in ambito creditizio, prima precluso.

Il “discredito” per la categoria è leggere che, una parte di chi la rappresenta, che dovrebbe tutelarne e valorizzarne l’immagine dinanzi alla collettività, sia fermamente convinto, tanto da porla come principale motivazione alla base della propria linea politica dinanzi al legislatore, che l’agente immobiliare nell’erogare un servizio in più, ovvero quello in ambito creditizio, fornirà un sicuro disservizio a danno del consumatore, inducendolo faziosamente e dolosamente ad indebitarsi a dismisura pur di concludere l’affare.

Tanto che, il legislatore ha condiviso nel merito la validità della proposta di Fiaip, proprio perché concretamente orientata alla salvaguardia e all’utilità per la collettività essendo finalizzata ad agevolare l’accesso alla casa e al relativo mutuo per il cliente-consumatore, proprio attraverso il rafforzamento della sinergia collaborativa tra l’agente immobiliare e il collaboratore del credito che, grazie a questa legge, potrà positivamente intensificarsi e concretizzarsi, nella massima trasparenza e all’insegna della legalità, anche tramite un opportuno e incentivante riconoscimento economico eliminando quelle storture e, in generale, quelle situazioni che alimentano abusivismo, illegalità ed evasione fiscale, ad oggi, purtroppo, pesantemente presenti sul mercato.

In un futuro prossimo saranno le reti multiservizi a comandare il mercato, reti, attenzione, con un alto livello di specializzazione, sarà quindi importante strutturare le proprie agenzie di mediazione, con personale altamente specializzato che metta al centro il cliente, costruendogli intorno un modello di servizio che colga tutte le sue esigenze.

E grazie alla compatibilità tra le due attività, nel massimo rispetto dei rispettivi requisiti e percorsi professionali, gli agenti immobiliari e i collaboratori del credito potranno avviare questo processo e, ancora di più e insieme, contribuire ad alimentare una dinamicità virtuosa del mercato immobiliare e del credito, da sempre settori vitali per l’economia Nazionale.

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