21 Aprile 2022, 10:37

Abbiamo visto in un precedente articolo che il bonus verde sarà valido anche per tutto il 2022.

Dopo aver scoperto di cosa si tratta e quali interventi comprende, vediamo come si può ottenere questo bonus.

Come ottenere il bonus verde 2022?

Ottenere il bonus verde, così come gli altri bonus edilizi, è piuttosto semplice. Non ci sono infatti particolari requisiti da rispettare: il bonus è aperto a tutti i cittadini che semplicemente certificano i lavori avvenuti su un’abitazione di proprietà.

Una volta verificata la proprietà dell’edificio e l’effettivo sostenimento dei costi legati alle aree verdi, il bonus è automaticamente riconosciuto. Come detto, non si tratta di un bonus che viene erogato, ma piuttosto di una riduzione dell’Irpef da pagare (è il concetto di detrazione).

Se il bonus maturato è quindi pari all’importo massimo, cioè 1.800 euro, si otterrà una detrazione sull’Irpef da pagare di 180 euro l’anno per dieci anni. Altrettanto vale se la spesa sostenuta è 5.000 euro, dato che appunto questa è la detrazione massima.

Per quanto riguarda quindi gli aspetti tecnici, il bonus ha funzionamento semplice rispetto ad altri suoi “colleghi”, come il Superbonus ed il bonus facciate. Questi, infatti, sono più complessi e permettono di ottenere in detrazione cifre molto più elevate e fanno riferimento a lavori strutturali ben più complessi e lunghi.

Come pagare per avere il bonus?

L’unico altro aspetto tecnico da considerare è quello del pagamento. Questi bonus, non solo il bonus verde, hanno anche l’obiettivo di combattere l’evasione, piuttosto diffusa in ambito edilizio, e per farlo il Governo si è affidato al meccanismo della detrazione solo per chi effettua i pagamenti attraverso sistemi tracciabili.

Ci riferiamo dunque ai bonifici bancari o postali, per citare il mezzo più utilizzato, facilmente verificabili e “visibili” agli occhi dello Stato, a differenza di tutte le transazioni in contanti.

In ogni caso, la detrazione avviene solo se le fatture vengono pagate in questo modo e poi conservate; solo così è possibile dimostrare la spesa sostenuta in futuro (il tempo tecnico è dieci anni).

Per tutti gli altri aspetti tecnici del bonus suggeriamo di visitare la pagina dedicata sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

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