15 Novembre 2022, 12:54

Negli ultimi anni il settore edile è stato oggetto di molte attenzioni da parte del Governo con la previsione di vari bonus e incentivi fiscali. Alcune di queste agevolazioni sono destinate a cessare con la fine del 2022, altre sono state prorogate per tutto il 2023 e alcune fino al 2025.

Se stai pensando di procedere con dei lavori di ristrutturazione della tua casa, è utile sapere quali sono le agevolazioni fiscali che saranno in vigore soltanto per il 2022, salve eventuali proroghe disposte con la Legge di Bilancio 2023. Soprattutto nel caso di interventi importanti infatti, è fondamentale capire quali agevolazioni saranno messe in soffitta e quali sono invece le opportunità ancora da cogliere.

Bonus abbattimento barriere architettoniche

Si tratta dell’agevolazione prevista, ad esempio, in caso di acquisto di ascensori, montascale, rampe, interventi di domotica o adeguamento di servizi igienici e impianti elettrici e, più in generale, in caso di interventi volti a favorire la mobilità delle persone affette da gravi disabilità.

Il rimborso fiscale riconosciuto deve essere ripartito tra gli aventi diritto in cinque quote annuali di pari importo.

Dal prossimo anno (in mancanza di una proroga con la manovra economica) si potrà fruire soltanto della detrazione pari al 50% inserita nell’ambito degli interventi di riqualificazione del patrimonio edilizio.

Qualora si voglia ancora fruire del bonus abbattimento barriere architettoniche entro la fine del 2022 è bene aver presente i limiti da rispettare:

  • 50.000 euro per i lavori eseguiti sugli edifici unifamiliari
  • 40.000 euro moltiplicati per il numero di unità immobiliari che compongono gli edifici fino a un massimo di otto unità
  • 30.000 euro moltiplicati per il numero di unità immobiliari che compongono gli edifici con più di otto unità complessive

Bonus mobili

La proroga fino al 2024 prevista per Bonus ristrutturazioni ed Ecobonus non coinvolge il Bonus mobili collegato agli interventi rientranti nel bonus ristrutturazioni.

Quest’ultimo infatti, a partire dal 1° gennaio 2023, sarà ridotto della metà. Sebbene l’agevolazione venga rinnovata per il prossimo anno, il limite di spesa, oggi fissato a 10.000 euro, scenderà a 5.000 euro, con impatto sul contribuente non di poco conto. Rimane fissa la detrazione pari al 50% delle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici.

Bonus facciate

Brutte notizie per chi intende eseguire interventi di recupero e risanamento della facciata esterna degli edifici. Salvo proroghe di fine anno, il Bonus facciate è agli sgoccioli. La detrazione era già passata dal 90% dello scorso anno al 60% nel 2022 subendo un vistoso ridimensionamento.

Con il Bonus facciate si potranno portare in detrazione le spese per riqualificare la parte esterna degli edifici esistenti ubicati in determinate zone (A e B come indicato nel Decreto Ministeriale 1444/1968 o in zone assimilabili).

Appurata dal Governo una minor convenienza del bonus facciate, con la fine dell’anno lo stesso dovrebbe del tutto sparire.

Meglio sfruttarlo ora che si è ancora in tempo, considerata anche l’assenza di limiti di spesa per questo tipo di agevolazione. La detrazione riconosciuta sarà da ripartire in 10 quote annuali di pari importo.

Dal 2023 gli interventi per il risanamento delle facciate saranno ricompresi in altri bonus, come il bonus ristrutturazioni.

Superbonus 110% per villette unifamiliari

Anche il Superbonus 110% in caso di interventi eseguiti sulle villette unifamiliari è ormai giunto al capolinea.

Siamo di fronte ad una delle agevolazioni maggiormente appetibili nell’ambito dei lavori di ristrutturazione edilizia e riqualificazione energetica degli edifici. Scaduto il termine per il SAL pari al 30% dei lavori da realizzare, fissato al 30 settembre, il Superbonus 110% relativo alle abitazioni unifamiliare è destinato a dirci addio.

Non ci resta che attendere le novità di fine anno con eventuali ritocchi e proroghe che verranno messe in campo dal nuovo esecutivo. Tra le misure in cantiere con manovra economica figurano varie ipotesi tra le quali la riduzione del Superbonus al 90% con nuova apertura anche per le villette.

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