Iad ha di recente comunicato di aver raggiunto importanti traguardi, sia in termini di fatturato, sia in termini di numero di collaboratori. Abbiamo intervistato Manuel Pasqua, CEO di iad Italia, per saperne di più sulla storia di iad e sulla sua evoluzione.
È stata diffusa la notizia relativa al raddoppio del fatturato e del raggiungimento di quota 500 agenti sul territorio italiano. Ci puoi raccontare brevemente il modello iad, la sua evoluzione e i progetti futuri?
“Iad è nata alle porte di Parigi ed è presente in Italia da 4 anni. La crescita è stata esponenziale, spinta dal nostro particolare modello di sviluppo commerciale, basato sulla digitalizzazione e sul Network Marketing: ogni consulente, oltre alla produzione personale legata all’intermediazione immobiliare, è incentivato a costruirsi una propria rete di collaboratori, che può diventare una vera impresa internazionale, raggiungendo così una capillarità sempre maggiore sul territorio.
Anche i risultati raggiunti a livello di Gruppo sono stati molto incoraggianti, abbiamo registrato una crescita del 30% del fatturato globalmente. Mentre le countries più “giovani” hanno mostrato un tasso di crescita ancora più importante, il che ci fa ben sperare per le future espansioni.
Il Gruppo iad, forte di questi risultati, ha diversi progetti per alimentare tale crescita: continuare a investire per migliorare gli strumenti digitali, aumentare la brand awareness in tutta Europa ed aprire una filiale nel Regno Unito. Le mire di iad però arrivano anche oltreoceano, dove l’obiettivo è quello di stabilire una prima base in Florida.“
Quali sono i fattori chiave del successo di iad?
“Il successo di iad si può ricondurre in sintesi a due fattori principali.
Il primo è la digitalizzazione: siamo nati nel 2008 già come realtà digitale, non lo siamo divenuti per necessità. Crediamo da sempre nella dematerializzazione dell’agenzia fisica dando agli agenti tutti gli strumenti per operare via web, con il conseguente abbattimento dei classici costi di gestione. Il contatto umano rimane comunque la componente essenziale ed ogni team è libero di crearsi – a sua discrezione – un proprio spazio fisico, inteso come polo di formazione e aggregazione.
Il secondo aspetto è il network marketing, modello rodato in altri settori ma innovativo nella sua applicazione all’ambito immobiliare. In questo modo, ogni consulente diventa prima di tutto un imprenditore che può costruire una propria squadra di collaboratori fidati. Si tratta di un modello inclusivo e meritocratico che crea un grande allineamento di interessi: ciascuno, infatti, beneficia del successo dei colleghi.“
Ci stiamo avviando verso la fine dell’anno, possiamo fare previsioni sull’andamento del mercato nel 2023?
“Probabilmente il 2023 sarà un anno più complesso a livello macroeconomico; una motivazione è sicuramente la crescita dei tassi di interesse sui mutui, il compratore avrà inevitabilmente più difficoltà rispetto agli ultimi anni.
Tuttavia, ci sono forze contrastanti che potrebbero anche avere effetti positivi: è vero che l’inflazione sale moltissimo, ma è altrettanto vero che il bene rifugio per eccellenza è la casa. Non penso che i prezzi delle case saranno impattati negativamente in maniera considerevole. Potenzialmente, potrebbero però esserci meno transazioni.“
Parlando delle agenzie digitali, quale sarà il loro futuro?
“Le agenzie di nuova generazione rispetto ai modelli tradizionali, devono sostenere costi inferiori, non devono ad esempio far fronte all’affitto o all’acquisto di un locale su strada e ai relativi costi di mantenimento (che, come sappiamo in questo periodo, stanno subendo un’impennata).
Inoltre, quello che separa le agenzie tradizionali dalle agenzie di “next-gen”, è il gap tecnologico. Un modello come il nostro, infatti, offre ai consulenti un pacchetto di strumenti digitali che difficilmente un modello tradizionale, ad esempio quello di franchising, può garantire a costi cosi competitivi.“
Laureata in marketing, appassionata di Real Estate e Tecnologia.
Oggi si occupa di marketing in Wikicasa per applicare tutte le potenzialità del digital al mondo dell’immobiliare.