Con l’accelerazione del trend di utilizzo di smartphone e dispositivi mobile editori, inserzionisti ed agenzie devono rivedere la propria strategia, per adattarsi a nuovi standard: spazi più piccoli, ricerche più veloci, maggiori distrazioni per l’utente
Il numero degli utilizzatori di smartphone è passato da 2,5 a 3,5 miliardi in soli 4 anni, secondo Statista. Ciò significa che ogni anno circa 200 milioni di persone in più acquistano uno smartphone. Secondo il World Advertising Research Center, si stima che da qui a 5 anni il 75% di tutte le persone utilizzeranno solo i propri smartphone per accedere a Internet.
Il passaggio al mobile alza le aspettative degli utenti in termini di servizio e pone opportunità ma anche sfide complesse per editori, operatori web – o semplicemente per tutte le piccole e medie attività che prevedono un sito web nella propria strategia di marketing e vendite. L’obiettivo è quello di adeguarsi con intelligenza, velocità e proattività ai nuovi standard, sforzandosi di migliorare l’esperienza degli utenti e di massimizzare i vantaggi della ricerca mobile: raggiungere potenziali clienti ovunque essi si trovino.
L’espressione del momento è ‘mobile–first’: uno stile di pensiero che indica quanto sia sempre più fondamentale creare un sito web che sia non solo ottimizzato, ma ‘pensato’ per dispositivi mobile. Per farlo è necessario utilizzare strategie, tecniche e accorgimenti che consentano di sfruttare al meglio le dimensioni dello schermo di questo tipo di dispositivi e il comportamento – differente – degli utenti di dispositivi mobile.
Ricerca mobile: cosa vuol dire per editori ed inserzionisti?
Il mobile ha aggiunto un livello di complessità che prima non esisteva. Per gli inserzionisti, il consumo di Web da mobile crea un problema, perché in media c’è spazio pubblicitario 3 volte inferiore sui dispositivi mobile rispetto a quelli desktop. Ciò significa entrate pubblicitarie 3 volte inferiori per sessione. D’altro canto, aumentare lo spazio assegnato alla pubblicità sui dispositivi mobili può invece portare a un impatto negativo sull’esperienza degli utenti mobile, finendo per allontanarli.
Adattarsi a una strategia mobile-first, però, significa mettere al primo posto le esigenze del cliente/utente e creare esperienze utente eccellenti, in un’ottica che è indubbiamente premiante sul lungo periodo.
Un recente sondaggio condotto da Salesforce ha indicato che il 74% delle persone cambia sito – abbandonando il processo di acquisto/compilazione form (nel caso di portali di annunci) – se quest’ultimo risulta complesso o macchinoso. Per “processo di acquisto” si intende non solo la parte finale del viaggio (carrello/pagamento o compilazione form) ma l’intero flusso che l’utente deve seguire per arrivare a compiere l’azione desiderata dall’azienda.
Best practice per esperienze mobile ottimali
Ecco le best practice consigliate da Google in persona per avere successo in ambito mobile. Utili per chi come wikicasa.it si occupa di editoria, ma anche per chi avesse bisogno di qualche buono spunto per ottimizzare il sito web d’agenzia 😉
- Concentrarsi sulla User Experience mobile: secondo Google, l’88% delle persone, prima di prendere una decisione d’acquisto, effettua una ricerca sul proprio telefono cellulare. Rendere il viaggio del cliente mobile agevole e privo di sforzo dovrebbe essere un obiettivo centrale, inclusa la semplificazione di un’eventuale processo di creazione dell’account.
- Semplificare i moduli di contatto, assicurandosi che gli utenti siano in grado di accedere con facilità ai moduli e che l’immissione dei dati sia limitata e manualmente agevole.
- Limitare scorrimento e zoom: il modulo deve occupare solo lo spazio disponibile sullo schermo di un dispositivo mobile. Lo scorrimento e lo zoom possono determinare errori durante l’immissione delle informazioni da parte degli utenti.
- Scegliere i campi dati con oculatezza e utilizzare il sistema di convalida per mostrare gli errori relativi ai campi incompleti.
- Più spazio ad elementi visivi: foto, video, virtual tour…
- Utilizzo di link e pulsanti click-to-call: evita agli utenti di dovere memorizzare i numeri o aumentare lo zoom per vederli.
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Web enthusiast, appassionata di viaggi, libri e scrittura. Siciliana d’origine, milanese d’adozione, dopo una laurea in Management presso l’Università Bocconi di Milano, entra a contatto col mondo delle startup e del Prop-tech. Oggi lavora come Consulente di Marketing.