Il protagonista di oggi è Paolo Costi, titolare di due agenzie Coldwell Banker ad Olbia e Porto Cervo, Costa Smeralda.
Conosciamo meglio la sua storia!
Come hai capito che questa era la strada giusta per te?
“Ho iniziato lavorando come amministratore di condominio. La passione per l’immobiliare era una cosa di famiglia: mia mamma lavorava in una agenzia di un noto franchising.
L’esperienza come amministratore di condominio mi ha insegnato a gestire i rapporti e le problematiche tra le persone, ho imparato quindi l’arte della mediazione. Questo, unito al fatto di voler continuare la tradizione di famiglia, mi ha portato a intraprendere la carriera di agente immobiliare.
Dopo un’esperienza in un franchising decido di aprire una mia agenzia con il network Coldwell Banker, brand con una forte capillarità a livello mondiale. Questa esperienza è stata fondamentale per la mia carriera in quanto ho messo in pratica tutte le competenze finora acquisite in un mercato complesso come quello del lusso. Dopo l’esordio con l’agenzia di Olbia ne ho infatti aperta una seconda a Porto Cervo.”
Qual è stato il tuo più grande traguardo?
“Per me il traguardo, inteso come successo, non è dato dal prestigio di ciò che si riesce a vendere o dal valore di una transazione che si riesce a realizzare. L’aspetto umano è quello che realmente conta, sapere di aver fatto la differenza nella vita di una persona; sento di aver fatto bene il mio lavoro e di aver quindi raggiunto un traguardo quando ad esempio un vecchio cliente mi ferma per strada per salutarmi e ringraziarmi per la consulenza e il supporto offerti.
Sono uno sportivo e amo fare questo parallelismo: la gara non può esistere senza l’allenamento che la precede, così la vendita è la conclusione di un processo lungo e complesso che è la consulenza.”
Mercato degli immobili di lusso, dove siamo e dove stiamo andando?
“Il mercato del lusso è unico nel suo genere, anch’esso subisce crisi ma in misura minore. Infatti anche in periodi di difficoltà economica, dove gli investimenti tradizionali subiscono un rallentamento, il mercato del lusso non vede stop: chi ha disponibilità per investire in immobili di lusso, riesce a farlo anche in periodi di crisi. Durante questo periodo storico ho potuto notare una diminuzione di russi, quasi del tutto assenti, sostituiti però da americani.
La peculiarità del mercato del lusso è il concetto di lusso stesso: non è il prezzo a far sì che un immobile sia considerato di lusso ma la sua unicità, si tratta quindi un concetto molto soggettivo. La sfida più grande è quindi capire quello che il cliente desidera e che considera appunto “di lusso” e riuscire a trasmettere il valore di un immobile.
Nel caso specifico della Sardegna posso affermare che la crescita della domanda è costante e crescente, è l’offerta ad essere carente in quanto i progetti urbanistici sono attualmente in stallo. Per quanto riguarda le locazioni invece, si registra un rallentamento e una contrazione a livello di budget; probabilmente questo fenomeno è da attribuirsi all’assenza dei russi.”
Cosa ti ha spinto a collaborare con Wikicasa?
“Ritengo che i portali siano fondamentali per il mercato immobiliare e per le agenzie: da un lato offrono all’utente finale una panoramica dell’offerta disponibile e dall’altro portano lead alle agenzie. Io stesso per il mio business ho puntato molto sull’aspetto digital rispetto a quello territoriale.
Quello che mi ha colpito di Wikicasa sono state l’energia e la voglia di emergere. È una società giovane e dinamica che vuole crescere, sono molto contento di aver creduto in questo progetto!”
Laureata in marketing, appassionata di Real Estate e Tecnologia.
Oggi si occupa di marketing in Wikicasa per applicare tutte le potenzialità del digital al mondo dell’immobiliare.