Molte le incertezze riguardo la concreta possibilità di concludere un contratto di compravendita durante quest’emergenza.
Ripercorriamo gli ultimi sviluppi sugli uffici di Pubblicità Immobiliare e scopriamo come è possibile procedere.
La sospensione delle attività di pubblicità immobiliare e delle Conservatorie dei registri immobiliari
La chiusura delle Conservatorie dei registri immobiliari e di tutte le attività di sportello delle sedi dell’Agenzia delle entrate lombarde, tra cui quelle di pubblicità immobiliare, si è concretizzata con l’ordinanza n.514 del 21 marzo emanata da parte del Presidente della regione Lombardia. Quest’ultima prevedeva la chiusura di tutti gli edifici delle Direzioni provinciali (comprese le Conservatorie) dal giorno 23 marzo con data di riapertura da destinarsi. La conseguenza è stata l’impossibilità di poter trascrivere gli atti, di aggiornare i registri immobiliari, di poter procedere con l’accettazione delle formalità, facendoci avvicinare al reale rischio di un blocco delle compravendite.
In particolare, il rischio aumentava con i casi di contrattazione immobiliare legati a un mutuo in quanto, se la banca non ottiene le prove della corretta iscrizione delle formalità ipotecarie, non concede la somma provocando il rinvio della stipula degli atti.
Un’altra problematica importante riguarda le compravendite che hanno delle scadenze per l’ottenimento di vantaggi fiscali, come il bonus prima casa. Come possono procedere se non possono ottenere un rogito entro quella data?
Perché non si procede per via telematica
Molti professionisti del settore e cittadini si sono lamentati della difficoltà di poter fruire per via telematica dei servizi normalmente erogati dal notaio. Perché non possono inviare un’iscrizione di ipoteca online? Potrebbero farlo ma il problema rimane e ricade nell’obbligo di priorità di lavorazione delle pratiche cartacee rispetto alle telematiche. Questo significa che nel momento in cui riapriranno le Conservatorie dovranno essere analizzate prima tutte le pratiche cartacee, ricevute anche per posta, e, solo dopo l’orario di chiusura, potranno essere considerate quelle inviate per via telematica rischiando di essere aperte dopo molto tempo.
La riapertura graduale
Fortunatamente, le Conservatorie stanno riaprendo anche in Lombardia, l’unica regione dove c’è stato uno stop a marzo, agevolando così la ripresa della tutela degli interessi degli acquirenti e venditori anche in questo periodo di emergenza.
Il Direttore dell’Agenzia delle entrate ha stabilito le “attività essenziali dell’Agenzia delle entrate” con la direttiva del 24 marzo e il 30 marzo ha elencato le attività che devono essere effettuate “in presenza”, tra cui i servizi di pubblicità immobiliare.
Come previsto dalla Legge Notarile, il notaio è un pubblico ufficiale e il suo lavoro non può essere fermato, neanche durante una pandemia, in quanto servizio di pubblica utilità e di tutela dell’interesse dei cittadini. La riapertura delle Conservatorie delle diverse provincie è stata programmata in diverse date e in maniera graduale anche se non può essere garantita la piena ripresa delle operatività.
Solo per situazioni “urgenti”
Il servizio del notaio potrà essere richiesto solo per situazioni urgenti che non possono essere rimandate. Sta quindi alle parti riconoscere la necessità di tempestività di esecuzione o la possibilità di poter rimandare l’attività.
Inoltre, per tamponare la problematica del rischio di perdita di vantaggi fiscali, è stato approvato il D.L. Liquidità del 6 aprile che comporta il congelamento dei termini per l’acquisizione del bonus per la prima casa dal 23 febbraio al 31 dicembre 2020.
Come portare a termine una compravendita ai tempi del Covid 2019
Acquistare casa anche durante questa emergenza è possibile. Il soggetto che intende procedere con la compravendita può dichiarare “l’urgenza” e richiedere il servizio del proprio notaio per la trascrizione degli atti in Conservatoria. La responsabilità di una vendita saltata graverebbe sul compratore perciò è indispensabile che il soggetto in questione abbia davvero la volontà di chiudere l’accordo (il notaio dovrà comunque procedere con le valutazioni del caso prima di intervenire). È invece compito del notaio, qualora sia necessario procedere con la stipula dell’atto notarile, garantire le disposizioni previste dai DPCM per quanto riguarda le “dimensioni e caratteristiche dei luoghi” per garantire ai presenti la distanza di almeno un metro. Inoltre, il Consiglio Nazionale del Notariato ha imposto che il luogo della stipula dovrà essere lo studio notarile, che i cittadini devono recarsi presso lo studio su appuntamento senza accompagnatori, rispettando l’orario pattuito e adeguandosi alle misure di sicurezza adottate dallo studio. Nel caso in cui il soggetto che ha l’urgenza è affetto da virus o si trova in stato di quarantena, il notaio potrà prestare il proprio servizio nel luogo dove si trova il contagiato se, e solo se, le autorità sanitarie e di pubblica sicurezza assicurano la protezione di tutte le parti e ne consentono l’accesso con i dispositivi di protezione adeguati.
Dobbiamo comunque attendere sino al 3 maggio le nuove disposizioni; esse andranno a disciplinare le modalità operative con cui riaprire e svolgere le attività tra le quali anche quelle degli studi professionali.
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Amante del buon cibo, dei viaggi e con un legame indissolubile con la pallavolo. Dopo una laurea in Economia, sta finendo gli studi magistrali in Digital Marketing and Management mentre muove i primi passi nel mondo del real estate.