Quali misure ha assunto il nostro governo per favorire gli affittuari, specialmente quanti sono stati costretti a chiudere le attività per rispettare le misure restrittive? Quali misure sono state adottate all’estero? Gli affitti brevi verranno riconvertiti in locazioni a medio-lungo termine?
In Italia, l’articolo 65 del D.L. 18/2020 – il cosiddetto Decreto Cura Italia – prevede delle agevolazioni relative alle locazioni di immobili commerciali, ovvero immobili adibiti allo svolgimento di attività di impresa.
Il bonus affitti consiste in un credito d’imposta pari al 60% dell’importo del canone d’affitto dovuto, nel mese di marzo, da negozianti e artigiani, costretti alla chiusura delle attività per l’emergenza Coronavirus. Non si tratta dunque di uno stop ai pagamenti del canone che saranno pur sempre dovuti al proprietario dell’immobile.
Chi usufruisce del bonus?
Rientrano nel decreto gli immobili che rientrano nella categoria catastale C1, ovvero negozi e botteghe, per tutto il mese di marzo 2020. La norma non riguarda quindi le attività che – sempre sulla base delle disposizioni del decreto – sono rimaste aperte perché considerate essenziali.
Come si usufruisce del bonus?
Come spiegato dall’Agenzia delle Entrate con Circolare n. 8 /E del 3 aprile il credito può essere usato solo dopo l’effettivo pagamento del canone. L’agenzia ha predisposto un codice tributo – si tratta del codice 6914 – da usare direttamente sul modello F24 per compensare il credito d’imposta del 60% a titolo di bonus affitti per il canone di locazione del mese di marzo di locali categoria C1.
Affitti residenziali: il blocco degli sfratti
Per il comparto residenziale il governo ha previsto la sospensione dei provvedimenti esecutivi di sfratto fino al 30 giugno 2020, per evitare che in questa situazione di emergenza gli inadempienti possano ritrovarsi senza un’abitazione rischiando il contagio.
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Nel frattempo gli affitti brevi…
Rimane la questione su come verranno riconvertiti i molti appartamenti destinati ad affitti brevi, visto il crollo del settore turistico. Probabilmente molti locatori si orienteranno sulle locazioni a medio/lungo periodo. Airbnb – il colosso degli affitti brevi – ha già rimodellato la propria offerta per dare maggior rilievo agli affitti di lungo periodo.
Cosa succede all’estero?
Negli USA, il governo federale ha stimato che circa un terzo degli affittuari statunitensi non è stato in grado di pagare il canone di locazione del mese di Aprile durante la prima settimana del mese. Infatti, solo il 69% degli inquilini statunitensi ha pagato il canone tra l’1 e il 5 del mese. Per far fronte a questa situazione ha permesso ai proprietari che usufruiscono di mutui assistiti dal Governo, di differire anch’essi i pagamenti. Nel frattempo la Federal Reserve (la nostra BCE) ha accettato di acquistare obbligazioni legate anche a prestiti multifamiliari .
Nel Regno Unito, il governo ha esteso il differimento del pagamento del canone di locazione verso locatari e proprietari terrieri di tre mesi. Durante questo periodo, nessuno può essere sfrattato dalla propria abitazione. Alla fine dell’emergenza il rimborso dei canoni ai proprietari è rimesso all’accordo dei singoli.
In Spagna, il presidente Pedro Sánchez sta estendendo lo stato di allarme per altri 15 giorni. Ciò significa che verrà estesa per almeno altri due mesi la sospensione dei pagamenti dei canoni di locazione con ‘compensazione finanziaria graduale’ e verrà previsto il rinnovo automatico per ulteriori tre mesi per i contratti di locazione che terminano durante il periodo di allarme.
Web enthusiast, appassionata di viaggi, libri e scrittura. Siciliana d’origine, milanese d’adozione, dopo una laurea in Management presso l’Università Bocconi di Milano, entra a contatto col mondo delle startup e del Prop-tech. Oggi lavora come Consulente di Marketing.
3 Commenti
giorgio casciscia
Le misure fino ad ora intraprese sono ridicole; per iniziare basterebbe applicare la cedolare secca al 10% anche agli immobili commerciali e direzionali, ma non limitatamente ai nuovi conduttori, ma anche aa quelli già in essere, purchè venga stipulato un nuovo contratto di locazione. In questo modo in cambio di una migliore tassazione i proprietari potrebbero sensibilmente abbassare i canoni di locazione.
Antonella
Buongiorno Roberto, per condividere l’articolo basta copiare e incollare il link sui social che preferisce. Ad ogni modo per comodità coglieremo il suo suggerimento! 🙂
Roberto
Ma se non mettete nemmeno i pulsanti di condivisione sui social come contiamo di ottenere la diffusione di WIKICASA ?