29 Aprile 2025, 17:16

Hai bisogno di comprare casa, ma la tua disponibilità economica è scarsa… Hai pensato all’edilizia convenzionata?

Edilizia convenzionata: significato e linee guida essenziali

Innanzitutto, cos’è l’edilizia convenzionata? Con questo termine, ci riferiamo alla possibilità di comprare casa servendosi di una convenzione con il Comune di residenza. In cambio del supporto di quest’ultimo, il costruttore s’impegna a vendere l’immobile a un prezzo particolarmente vantaggioso. Questa forma di edilizia popolare viene incontro alle esigenze di famiglie a basso reddito.
Naturalmente, se si acquista una casa grazie all’edilizia convenzionata, ci sono alcune condizioni da rispettare. Il nostro reddito non deve superare il limite massimo stabilito dalla convenzione. Non dobbiamo essere già in possesso di un’altra abitazione. Dobbiamo essere residenti nel Comune dove di trova l’immobile. Soprattutto, non saremo autorizzati a rivendere la casa prima che siano passati almeno 5 anni (questa è la tempistica abituale).

Vincoli nell’edilizia convenzionata: cosa comportano e come gestirli

Abbiamo già accennato nel paragrafo precedente ai vincoli da rispettare nell’edilizia convenzionata. In particolar modo, parliamo di quelli imposti alla vendita dell’immobile. Servono a evitare che qualcuno sfrutti la convenzione a scopo di speculazione. Oltre al limite di tempo, bisogna rispettarne altri. La casa andrà rivenduta a un prezzo stabilito dal Comune. Se verrà messa in affitto, il canone di locazione dovrà rispettare un tetto massimo. Il compratore o l’affittuario dovrà essere un nucleo familiare a basso reddito.
Il Comune dovrà anche chiarire se intenda esercitare il diritto di prelazione. In altre parole, se vogliamo rivendere la casa acquistata in convenzione, il Comune avrà la precedenza su altri eventuali compratori.

Vendere una casa in edilizia convenzionata: requisiti e procedure

Volendo, si può optare per l’affrancazione. Pagando una somma di denaro, si possono rimuovere i vincoli su una casa ottenuta in edilizia convenzionata. In questo caso, meglio valutare bene quale sia la somma richiesta e se il prezzo di mercato a cui potremmo rivendere l’immobile ne giustifichi il pagamento. Quindi, prima di procedere, occorre effettuare un’analisi di mercato e assicurarsi di poter raggiungere i potenziali acquirenti disposti a comprare la casa per il prezzo richiesto.

Rivalutazione di un immobile in edilizia convenzionata: consigli e opportunità

Se intendi rivendere una casa acquistata in edilizia convenzionata, sarà opportuno effettuare la rivalutazione del suo valore catastale. Va fatto a maggior ragione dopo averla affrancata. Questo è consigliabile nel caso in cui tu abbia effettuato interventi di miglioria sull’immobile. Forse, non hai mai fatto aggiornare il valore catastale e, adesso, è inferiore al prezzo di mercato.
La rivalutazione può essere fatta in sede di rogito, se la casa verrà venduta tramite atto notarile. Se si preferisce procedere in modo autonomo, è possibile inviare una DIA (Denuncia Integrativa Attestato) all’Agenzia delle Entrate. Così, il valore della casa risulterà aggiornato e potrà attirare compratori con adeguata disponibilità economica. In compenso, è consigliabile calcolare i costi della rivalutazione, prima di procedere: essi comprendono l’onorario del notaio o del geometra, i diritti catastali e l’imposta di bollo. In caso di vendita, aumenterà la plusvalenza da tassare e risulterà invece ridotto il valore storico.

Condividi sui social:

0 CommentiChiudere commenti

Lascia un commento

L'azienda

© 2025 Wikicasa di Wikicasa S.r.l. | Via Ascanio Sforza 85, 20141, Milano | P.IVA 08820060963

Iscrivit alla nostra newsletter’