
L’ingresso di una casa rivela molto di chi la abita e rappresenta il biglietto da visita della dimora stessa. Per questo è necessario che sia accogliente per i nostri ospiti, ma anche per noi.
Arredare l’entrata di casa: al primo posto l’accoglienza e la praticità
L’accoglienza non è l’unico requisito: è importante che l’ingresso sia dotato di praticità: rappresenta il luogo dove scarichiamo gli oggetti appena arriviamo in casa: scarpe, zaini, chiavi, fazzoletti, ombrelli, sciarpe, cappelli e molto altro, e a causa di una cattiva progettazione si crea un senso di disordine.
Come possiamo ripensare questo ambiente in modo che dia comfort ai nostri ospiti, ma prima di tutto a noi stessi?
Soluzioni per l’ingresso: mobili salvaspazio o mobili eterei e sospesi?
L’ingresso deve prima di tutto essere coerente con lo stile della casa e con l’identità di chi la abita. Anche se spesso non vi è un’illuminazione naturale diretta, perché non è finestrato, bisogna fare in modo che trasmetta luminosità, sia per ragioni pratiche e funzionali, sia per ragioni simboliche ed estetiche.
Oltre allo stile, è importante che l’ingresso corrisponda alle esigenze di chi ne fruirà: alcune persone preferiscono mobili importanti, salvaspazio, che aiutano la persona a tenere tutto in ordine.
Altre persone, invece, vogliono che tutto sia leggero e quasi in sospensione, e preferiscono quindi un mobilio essenziale, minimalista e leggero, che fluttua quasi da terra. In questo caso, però, bisognerà imparare a tenerlo ordinato e a non sovraccaricarlo con oggetti.
Come valorizzare l’ingresso di casa: gli errori da non commettere
Ci sono vari errori frequenti che i progettisti, o i proprietari fanno, quando progettano un ingresso:
- colori pacchiani, da sala giochi;
- assenza di mobili salvaspazio;
- stile in contrasto con gli altri ambienti;
- tanti arredi e non armonizzati tra loro;
- stili mescolati tra loro, con un effetto di incoerenza e disordine;
- specchio frontale davanti alla porta, che crea disagio e disorientamento;
- nessun luogo per riporre le scarpe;
- illuminazione esagerata o carente.
Vediamo quali spunti poter seguire per evitare questi errori o porvi rimedio.
Entrata della casa: idee per l’ingresso di casa a seconda di com’è fatto

Chi vive in una casa di non recente costruzione deve fare i conti con un corridoio. In alcuni casi, il corridoio è stato integrato con la zona giorno, con il parziale o totale abbattimento di una parete o la creazione di un arco. In alcuni casi, invece, il corridoio è rimasto, e sono state inserite delle porte vetrate per donargli un po’ di luce naturale. Nelle case più moderne, l’ingresso è direttamente sulla zona giorno, ma a volte è separato da un angolo o tramite una controsoffittatura che crea una separazione ideale.
Entrambe le versioni rappresentano delle sfide progettuali:
Un corridoio angusto spinge a riporre tutto il mobilio da un lato, e a scegliere mobili di ridotta profondità. Si potrebbe optare per una libreria, per indicare agli ospiti le aree culturali di interesse dei proprietari, o inserire un lungo tappeto. Il problema dei corridoi è spesso l’illuminazione naturale assente o scarsa. Per le pareti è meglio usare colori chiari e specchi a tutta altezza. Le pareti possono avere decorazioni orizzontali per dare un senso di ampiezza.
Un ingresso integrato alla zona giorno richiede una progettazione che crei separazione ma anche permeabilità e lasci prospettive piacevoli sulla zona living. Un’idea potrebbe essere un arredo minimalista. Basta un piccolo mobile contenitore, un ripiano per svuotare le tasche e uno specchio. Se non c’è spazio per un mobile con un ripiano svuotatasche, si può optare per una semplice mensola. Se c’è la possibilità, si può inserire un armadio a muro, o un mobile alto che crei una parziale divisione dall’area living.
Cosa mettere all’ingresso di casa: specchi, appendiabiti e altri elementi d’arredo
Che il tuo ingresso sia grande o piccolo, che sia separato o in continuità con un altro ambiente, ecco alcuni spunti per scegliere le soluzioni migliori.
1. Appendiabiti
Non vanno dimenticati degli spazi per appendere giubbotti, cappotti, cappelli e sciarpe, ma vanno progettati in modo che i capi non ingombrino il passaggio creando disordine e mancanza di comfort. Gli accessori per appendere giacche e cappelli possono essere appesi (ganci o appendiabiti da parete) o mobili veri e propri che si appoggiano a terra. In entrambi i casi è meglio fare in modo che non sporgano: incastrarli in un angolo o in una rientranza sarebbe perfetto. C’è la possibilità di progettarli ad hoc e avere quindi una soluzione componibile personalizzata.
2. Appoggi, mobili salvaspazio e cassapanche
Per svuotare le tasche, ci sono varie soluzioni, ognuna di esse adatta ad un diverso tipo di ingresso. Esistono tavolini, consolle, mensole, mobiletti portatutto, librerie.
Il mobile salvaspazio potrebbe contenere, in un cassetto, alcuni oggetti d’emergenza, un piccolo kit per il cucito, una torcia, le chiavi di riserva, come consiglia la designer e influencer Gaia Miacola. Un’idea potrebbe essere una cassapanca su cui potersi sedere. Nella parte più in basso potrebbe esserci una scarpiera a scomparsa, per non avere le scarpe…tra i piedi.
3. Specchi e illuminazione
La presenza di specchi può ampliare gli orizzonti e può essere anche funzionale, in quanto residenti e ospiti potrebbero aver bisogno di specchiarsi prima di uscire o al rientro a casa.
Anche l’illuminazione è importante. Si può optare per un controsoffitto con più punti luce led, dei punti luce nascosti e integrati col mobilio, una lampada da tavolo o da terra, una soluzione ad applique, o dei led direzionabili: basta farsi guidare dalla fantasia!

In arte Irriverender, è Architetto di formazione, Docente di ruolo di Tecnologia, Copywriter e Seo Specialist.
Collabora con varie riviste e siti, scrivendo saggi su temi di architettura, domotica, design, real estate e tecnologia dell’abitare.