Proseguiamo con la nostra mini guida alla valutazione. Dopo aver definito i concetti fondamentali relativi alla valutazione immobiliare, introduciamo i 3 criteri classici utilizzati per valutare un bene immobile.
Il metodo del ‘costo di ricostruzione’.
Questo criterio mira a determinare il valore di un immobile attraverso la somma del valore del suolo e del costo di ricostruzione dell’edificio, eventualmente deprezzato. Questo significa che vengono considerati:
- La stima del costo del fabbricato
- La stima del valore dell’area su cui sorge l’edificio
- L’eventuale deprezzamento
La stima del costo del fabbricato va calcolata considerando tutti i costi che dovrebbero essere sostenuti nella fase di costruzione: spese strettamente edili e oneri accessori quali spese di progettazione, di gestione, oneri finanziari e tributari… In genere, la stima del costo di ricostruzione a nuovo va ricercata nei prezzi di mercato degli appalti, quindi reperendo dei dati tra le imprese edili.
La stima del deprezzamento maturato riguarda il deperimento fisico e funzionale, e l’obsolescenza economica della costruzione.
Per area su cui insiste l’edificio si intende il suolo edificabile (con le necessarie autorizzazioni atte alla costruzione), libero da ogni fabbricato.
L’impiego del metodo del costo è suggerito per immobili situati in zone dove non è possibile applicare il metodo del confronto per assenza di mercato.
Per approfondire ulteriormente l’argomento, ti invitiamo a leggere la nostra guida al calcolo del valore di un immobile.
Leggi anche: Come si valuta un immobile? – Il criterio del costo di mercato
Come si valuta un immobile? – Il metodo reddituale
Web enthusiast, appassionata di viaggi, libri e scrittura. Siciliana d’origine, milanese d’adozione, dopo una laurea in Management presso l’Università Bocconi di Milano, entra a contatto col mondo delle startup e del Prop-tech. Oggi lavora come Consulente di Marketing.