28 Aprile 2021, 18:06

Affittare o comprare casa in montagna per fare un investimento immobiliare o semplicemente per trascorrere i giorni di vacanza, può risultare una delle scelte migliori da fare.

Infatti, anche se il 2020 è stato un anno economicamente difficile, la tendenza di investire in una casa vacanze è tornata in voga. L’investimento nel mercato immobiliare è considerato uno dei più sicuri, e le case di montagna sembrano proprio essere una delle mete più gettonate e un’opportunità che maggiormente attira gli investitori.

Il lockdown ha creato una nuova richiesta di case vacanze, in particolare nelle località montane. I dati che provengono dal mercato immobiliare indicano una progressiva ripresa e crescita rispetto agli anni passati.

Vediamo quindi qualche dato, perché decidere di investire in una casa tipica di montagna e quale tipologia di casa scegliere.

Investimento in casa di montagna: qualche dato

L’Osservatorio Nazionale Immobiliare Turistico 2020 di FIMMA-Confcommercio, in collaborazione con la Società di Studi Economici NOMISMA, ha analizzato l’andamento del mercato 2020 delle case per le vacanze in Italia, con l’analisi dei dati delle compravendite e delle locazioni di 150 località di mare e 55 di montagna e lago. Quello che è emerso da queste analisi è che la prima scelta per le vacanze è rappresentata ancora dalle case in montagna.

Come afferma Fabrizio Savorani, esperto di turismo immobiliare FIMAA-Confcommercio: “Anche nel 2020  la montagna si conferma meta preferita per trascorrere le vacanze. Chi ha comprato una seconda casa da mettere a reddito quest’anno, caratterizzato dall’emergenza da Covid-19, potrà fare affidamento soprattutto su un turismo interno e per un periodo più prolungato. Gli operatori Fimaa-Confcommercio registrano richieste di locazione per periodi più lunghi: un intero mese e talvolta anche un’intera stagione, soprattutto se si ha la possibilità di lavorare in smart working”.

Dai dati delle compravendite elaborati dall’Agenzia dell’Entrate è emersa una notevole preferenza verso le case vacanze situate nelle località montane; già nel 2019 le transazioni di abitazioni in montagna hanno subito un aumento dell’11,8% su base annua, a fronte di un aumento più contenuto nei laghi (+2%) e nelle località marittime (+3%).

Per quanto riguarda i dati dei flussi turistici del 2020, c’è stata una flessione tendenziale degli arrivi con destinazione montana del -39%, ma sempre meno sconfortante del -49% delle citta d’arte e del -51% delle coste. Questi risultati possono essere giustificati da una maggiore presenza di domanda interna in fase pandemica.

L’affitto medio settimanale di una casa in montagna (per un appartamento con camera matrimoniale, cameretta, cucina e bagno, spese incluse) è pari a 400 € per il mese di giugno, 585 € per luglio e 765 € per agosto. Questi prezzi sono comunque inferiori a quelli del mare e a quelli del lago.

Secondo le analisi degli operatori del settore, il mercato residenziale nelle località turistiche è alimentato per il 55% da acquisti per utilizzo diretto, per il 26% da acquisti con duplice finalità (investimento e uso personale) e per il 19% da acquisti con finalità di investimento.

Quindi, nell’ultimo anno si può affermare, che chi ha comprato casa nelle località turistiche di montagna per metterla a reddito può fare affidamento su un turismo interno e per un periodo di tempo più prolungato.
Sono ormai tante le persone che cercano affitto oltre le tradizionali 1-2 settimane estive. Come affermano le agenzie immobiliari Tecnocasa e Tecnorete, c’è un’alta richiesta di immobili in affitto già dal mese di giugno, ma soprattutto a luglio e agosto.

Perché investire in una casa di montagna?

Esistono diverse motivazioni che possono spingere un acquirente a preferire una casa in montagna rispetto a una casa in altre località.

Sicuramente il comune denominatore che spinge a compiere questa scelta è quello di ricercare uno stile di vita lontano dalla frenesia della città, dal movimento delle località balneari, o dalla monotonia della campagna.
Soprattutto perché per la maggior parte delle città del Nord, la montagna rappresenta una via di fuga più facilmente raggiungibile rispetto al mare.

Per le persone che sono alla ricerca di uno stile di vita tranquillo e sereno, acquistare un immobile e trasferirsi in una località montana risulta essere una delle migliori scelte. Tuttavia, anche decidere di affittare una casa in montagna pagando un canone annuo o per brevi periodi è una grande opportunità. Non c’è alcun dubbio che la vita di montagna offra la possibilità di stare in costante contatto con la natura, ritrovare l’armonia con sè stessi e divertirsi.

Tuttavia, nell’immaginario di molte persone una casa di alta montagna si sfrutta al meglio solamente nel periodo invernale grazie allo scenario romantico di luoghi innevati o alla possibilità di fruire delle piste da sci.
Non è così. La montagna è un luogo attrattivo in tutte le stagioni. Infatti, anche durante la stagione estiva è possibile fare tantissime camminate all’aria aperta, rinfrescando anima e corpo e riuscendo anche, data la bella stagione, a prendere il sole.
E per i fan dell’abbronzatura, è bene ricordare che il sole della montagna abbronza molto di più rispetto a quello del mare!

Scegliere di investire in una casa tipica di montagna è quindi un’ottima opportunità per riuscire a concedersi momenti di relax ma anche per godere di esperienze uniche ed estreme, rilassarsi in solitaria o in compagnia degli amici godendo di un meraviglioso panorama.

Inoltre, se si preferisce, la casa in montagna può anche essere affittata a turisti italiani o stranieri in qualsiasi stagione, ottenendo un ottimo ritorno economico dall’investimento.

Tipologia di case di montagna

Le case di alta montagna non sono tutte uguali. Quando si decide di affittare una casa in montagna è bene conoscere le varie tipologie di strutture.

Le case di montagna si dividono principalmente in tre categorie: Baite, Tabià e Chalet.

Le baite sono le abitazioni che si trovano più facilmente in montagna. La baita è una costruzione di piccole dimensioni tipica delle regioni alpine, costruita in legno e poggiata su un basamento di muratura in pietra. Tipicamente possiede spazi ridotti, caratterizzati da una piccola area abitabile, con cucina e stanza da letto.

Su ogni territorio, a seconda della zona, sono presenti baite con caratteristiche differenti. Si possono trovare abitazioni più o meno grandi, in legno o in pietra, utilizzate come abitazioni fisse o stagionali. Inoltre, molte baite sono state ristrutturate e vengono utilizzate come punto di soggiorno per gli escursionisti.

Il termine tabià deriva dal tavolato che forma il fienile e la stalla e fa riferimento a edifici antichi, ai tempi utilizzati come fienili ma che con la ristrutturazione sono stati resi a uso residenziale. Anticamente queste strutture erano caratterizzate da una stalla al piano di sotto e dal fienile al piano superiore. Inoltre, grazie ai loro tetti sporgenti riescono ad evitare che la pioggia e la neve vadano sulle pareti. In Trentino sono presenti numerosi tabià ristrutturati e adattati a uso abitativo.

Lo chalet è la struttura abitativa che possiede le dimensioni maggiori. Infatti, oltre all’abitazione era costituito anche dalla stalla, un granaio e un deposito. Con gli anni sono stati ristrutturati e riadattati a uso abitativo, e attualmente si distinguono dalle altre case tipiche di montagna per la loro cura nei dettagli. In particolare, le abitazioni di montagna solitamente hanno un aspetto modesto, mentre gli chalet presentano decorazioni che rendono queste case delle strutture borghesi in montagna. Gli chalet sono presenti maggiormente nelle zone alpine della Svizzera. 

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