Con la riapertura del 4 maggio delle agenzie immobiliari sono sorte molte incertezze, inerenti soprattutto la possibilità di effettuare visite e sopralluoghi agli immobili.
Cosa prevede il decreto
L’allegato numero 5 – misure per esercizi commerciali – del decreto ministeriale contiene il protocollo che deve essere seguito per lo svolgimento dell’attività lavorativa. Si presume che in questa prima fase i controlli saranno molto frequenti e rigorosi perciò ne consigliamo una lettura scrupolosa.
Permangono tutti i divieti di spostamento, ovvero si considereranno necessari, e quindi leciti, solo gli spostamenti per esigenze lavorative o situazioni necessità (motivi di salute). La novità è l’ammissibilità degli spostamenti per poter incontrare i “congiunti” ma non vi sono ufficialità riguardo la possibilità di considerare le visite immobiliari come esigenze lavorative giustificate.
Dalle associazioni di categoria emerge la linea della prudenza
La tematica delle visite è stata oggetto di moltissime interpretazioni e, almeno per questa prima ripresa, le associazioni di categoria incentivano la limitazione delle visite alle situazioni più “urgenti” che necessitano di concludere la compravendita in tempistiche brevi. Sta quindi alle parti valutare l’urgenza e limitare i “contatti in presenza” al minimo indispensabile.
La Prefettura di Milano si espone
Ha data 4 Maggio il documento di precisazione della Prefettura di Milano, che possiamo ritenere rappresentativo e aiuta a far chiarezza. Il documento conferma la possibilità di ricevere i clienti in sede, preferibilmente previo appuntamento, ma è più restrittivo in tema visite.
In particolare, secondo il documento, è da evitare la visita di appartamenti abitati, anche da parte dei soli agenti immobiliari. Per gli appartamenti non abitati, invece, si consigliamo sopralluoghi individuali da parte dei soli agenti immobiliari, per ‘verifiche e stime di competenza, ai fini dell’immissione degli immobili sul mercato’.
Precisa inoltre che la visita o sopralluogo da parte dei clienti non rientra tra i motivi che secondo il DPCM 26 Aprile legittimano lo spostamento individuale, non essendo riconducibili né a motivi di lavoro, né a motivi di salute o necessità.
Le parole del presidente FIAIP
Alla luce di queste incertezze il Presidente FIAIP Paolo Righi sollecita il governo a fare maggiore chiarezza: “Abbiamo bisogno di poche cose certe che ci diano la possibilità di riprendere a lavorare e di tenere in piedi le nostre aziende”.
Continueremo ad aggiornarvi su qualsiasi evolutiva e chiarimento che verrà rilasciato. Sicuramente le successive norme e ordinanze regionali andranno ad aggiornare le modalità operative in base all’evoluzione della situazione emergenziale.
Vedi ‘Aggiornamento 5 Maggio- Visite immobiliari: possibili, purché l’immobile sia disabitato’
Amante del buon cibo, dei viaggi e con un legame indissolubile con la pallavolo. Dopo una laurea in Economia, sta finendo gli studi magistrali in Digital Marketing and Management mentre muove i primi passi nel mondo del real estate.