La chiusura degli account di Trump sui principali social network (Facebook e Twitter) e la costante tensione innovativa degli ultimi anni stanno facendo molto discutere sui temi legati a privacy e regolamentazione sui social network e sulla nascita di nuove piattaforme.
Se TikTok – il social network cinese lanciato nel 2016 (inizialmente col nome di musical.ly) e molto diffuso tra i giovanissimi – ha oramai un business consolidato e, tra l’altro, di recente è stato travolto da una bufera legata all’età anagrafica degli utilizzatori, arrivano sul mercato nuovi player che hanno riscosso un grande interesse tra gli investitori, come Parler e Clubhouse.
Clubhouse: cos’è e come funziona
Quest’ultimo ha una proposta molto originale: non ci sono testi o immagini ma solo messaggi vocali e funziona su invito. Grazie a questa caratteristica di esclusività ha già riscosso molto successo tra i VIP.
Al momento l’app è riservata ad utenti iPhone. Ninja Marketing, uno dei blog più autorevole in ambito marketing, ha definito la nuova piattaforma come “una sorta di podcast interattivo in tempo reale”.
Il funzionamento di Clubhouse avviene attraverso stanze virtuali attivate dagli utenti dove si possono aprire conversazioni su ogni tipo di argomento.
L’attenzione di pubblico e investitori
Clubhouse è stato sviluppato ha due illustri papà: l’imprenditore della Silicon Valley Paul Davison e l’ex dipendente di Google Rohan Seth. A maggio 2020, nonostante potesse contare su soli 1500 iscritti, è stata valutata circa 100 milioni di dollari e ha ricevuto circa 12 milioni di dollari di finanziamento da Andreessen Horowitz, società di venture capital californiana.
Secondo gli early adopters la vera forza di questo nuovo social sta proprio nel mezzo audio, che è comodo, veloce, trasmette spontaneità alla conversazione e fa socializzare, elemento non trascurabile, vista la mancanza di socialità che ha caratterizzato il periodo storico che stiamo vivendo.
Appassionata di musica e libri, trascorrerebbe intere giornate con le cuffiette nelle orecchie, un romanzo e una tazza di té fumante in mano. Ama collezionare biglietti di viaggi e di concerti. Dopo una laurea in Marketing Management in Bocconi, ha cominciato ad occuparsi di Digital e Social Media Marketing in Wikicasa.