Il colosso statunitense della ricerca immobiliare ha attraversato settimane turbolente in borsa come dimostra il grafico di Google Finanza.
A cosa è dovuto il crollo in borsa di Zillow? Lo scorso mese la società ha messo in pausa le operazioni di acquisto di ‘Offers’ la divisione iBuying di Zillow, annunciando che presto verrà dismessa.
Come affermato dal CEO Rich Barton nel comunicato sugli utili del terzo trimestre della società, Zillow licenzierà circa un quarto della sua forza lavoro.
Cos’è un iBuyer? Un Instant Buyer – lo ricordiamo – è un operatore industriale che acquista immobili a sconto in un lasso di tempo breve (di solito 30 giorni), per poi rimetterli sul mercato una volta ristrutturati e guadagnare sulla differenza (per approfondimenti leggi qui).
Cosa è successo all’Instant Buyer di Zillow? Come spiegato dalle riviste di settore Business Insiders e OnlineMarketplaces, la società ha dichiarato di avere un arretrato di case che richiedevano lavori di ristrutturazione. Successivamente è però emerso che delle centinaia di case che Zillow ha recentemente messo in vendita nelle principali città americane dove il servizio è attivo, il 64% è stato commercializzato a un prezzo inferiore rispetto a quello originariamente pagato dalla società.
I numeri sono stati particolarmente sbalorditivi a Phoenix, dove il 93% degli annunci immobiliari di Zillow Offers aveva un prezzo inferiore a quello inizialmente pagato dalla società per l’acquisto.
Il commento del CEO Rich Barton. Il CEO del colosso proptech da 21 miliardi di dollari, che aveva lanciato Offers nel 2018, ha spiegato che i vertici aziendale sono giunti alla conclusione che “l’imprevedibilità nella previsione dei prezzi delle case è di gran lunga superiore a quella originariamente prevista dai piani strategici aziendali, con conseguenti perdite (328 milioni di dollarisolo nell’ultimo trimestre) e volatilità di bilancio”.
“La parte più difficile di questa decisione è che avrà un impatto su molti dei nostri colleghi”, ha affermato Barton. “Non è qualcosa che prendiamo alla leggera. Siamo grati per i loro sforzi e ci impegniamo a fornire una transizione graduale”.
Quali potrebbero essere le cause di questo inaspettato fallimento (imprevedibilità dei prezzi a parte)? Secondo alcuni commentatori – e stando alle segnalazioni di diversi agenti immobiliari statunitensi – Zillow, che per un periodo pagava prezzi troppo alti per gli immobili acquistati, ben al di sopra del loro valore di mercato, avrebbe voluto manipolare intenzionalmente il mercato. Secondo Bloomberg, prima della battuta d’arresto, Offer stava cercando di trasferire 7.000 case a uno – o più – acquirenti senza nome per 2,8 miliardi di dollari.
Un fatto degno di nota visto che, se Zillow vendesse le case agli investitori, ciò potrebbe esacerbare la mancanza di offerta sul mercato USA.
Zillow tornerà quindi a focalizzarsi sull’altro business – che poi è il suo business core – il portale immobiliare. Come portale, Zillow rimane solido e leader di settore in America.
Il tentativo di avvicinarsi alla transazione per un operatore proptech come Zillow si è rivelato fallimentare: la filiera immobiliare è complessa e richiede attori e figure con esperienza specifica e locale (quali agenti immobiliari, società di advisory, fondi immobiliari,… ) che siano strutturati e specializzati nelle loro attività.
I portali raccolgono una mole di dati enorme e detengono informazioni chiave per il mercato e per gli attori in gioco, informazioni che però senza l’elaborazione e la gestione da parte di esperti del settore servono a ben poco.
Ecco la nostra visione sul mondo dei dati relativi all’immobiliare.
Web enthusiast, appassionata di viaggi, libri e scrittura. Siciliana d’origine, milanese d’adozione, dopo una laurea in Management presso l’Università Bocconi di Milano, entra a contatto col mondo delle startup e del Prop-tech. Oggi lavora come Consulente di Marketing.