02 Novembre 2022, 10:58

I tassi dei mutui sono ad oggi tra le cose che più preoccupano le famiglie italiane. Infatti, comprare casa nel 2022 significa anche andare incontro a problematiche rispetto ai costi da sostenere per richiedere un mutuo; essendo poche le famiglie che si possono permettere casa senza mutuo, questo problema riguarda evidentemente tantissime persone.

Addirittura, ci sono cittadini che stanno aspettando ad acquistare casa proprio perché i tassi dei mutui sono troppo elevati e preferiscono aspettare tempi migliori.

Alla luce di ciò, scopriamo meglio come funzionano i mutui, cosa significa tasso fisso e tasso variabile e soprattutto qual è il tasso ad oggi (novembre 2022) a cui si va incontro. Ricordiamo anche che i tassi non sono l’unico aspetto da controllare quando si sceglie la banca da cui ottenere un mutuo, ma ci sono anche altri “piccoli” costi da considerare.

Mutuo a tasso fisso: come funziona e cosa significa

Quando si acquista casa, in genere, è necessario ricorrere ad un finanziamento da parte di una banca, vale a dire richiedere un mutuo. Il mutuo non è altro che un prestito che, a fronte di determinate condizioni, viene offerto in cambio di un interesse. L’interesse è semplicemente la quota aggiuntiva da restituire alla banca, che naturalmente ha un guadagno da questa attività.

Purtroppo, però, i tassi di interesse dei mutui stanno crescendo in maniera importante a causa dell’instabilità economica che caratterizza questo periodo e che ci sia augura possa terminare presto. Prima di scoprire meglio come sono i tassi odierni, ecco la differenza tra mutuo a tasso fisso e mutuo a tasso variabile.

Come dice il termine, il tasso fisso è stabilito all’inizio del contratto e, una volta concluso l’accordo, rimane il medesimo per tutta la durata del contratto. Il tasso variabile è invece in grado di cambiare in base alla situazione economica, crescendo e decrescendo sulla base dell’andamento dell’economia. In poche parole, il tasso fisso è sicuro, mentre quello variabile è incerto (nel bene e nel male, in quanto può tanto salire quanto scendere entro certi limiti).

Richiedere un mutuo a tasso fisso: ecco cosa considerare

Una volta compreso il rischio a cui si va incontro con il tasso variabile (anche se in determinate condizioni può essere vantaggioso), proviamo a vedere a quanto ammontano i tassi fissi attuali, considerando anche i costi accessori.

Oltre al tasso di interesse vero e proprio (abbreviato in TAG e TAEG), vanno considerate anche le spese di istruttoria, la perizia e sulla base di questi dati l’effettiva rata da pagare ogni mese. In generale possiamo dire che le spese di istruttoria sono in genere tra i 300 ed i 900 euro, le spese di perizia tra i 200 ed i 400 euro e infine che la rata dipende non solo dal prestito richiesto, ma anche e soprattutto dal numero di anni in cui si restituisce la cifra pattuita.

Ricordiamo infine che per ottenere il mutuo sono necessarie alcune garanzie tra cui: un reddito da lavoro stabile, un garante e un’assicurazione che tuteli colui che sottoscrive il mutuo.

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