12 Agosto 2020, 13:36

Secondo le ricerche effettuate da alcuni dei principali portali immobiliari esteri del mondo – come l’inglese Rightmove e l’americano Zillow – la leggenda popolare secondo cui i vantaggi della vita urbana stanno passando di moda si conferma vera, man mano che la possibilità di lavorare da casa si dimostra sempre più concreta.

Secondo la ricerca di Rightmove, i residenti della città che contattano gli agenti immobiliari per acquistare una casa in comuni di provincia o in aree rurali sono aumentati del 126% a giugno e luglio rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, superando l’aumento del 68% di persone che vivono in città e che desiderano trasferirsi in città ancora più grandi. La ricerca del portale leader di mercato in Regno Unito afferma anche che il numero totale di acquirenti in UK è aumentato del 66% su base annua per luglio, poiché la domanda repressa in fase di lockdown è tornata attiva sul mercato. Il rapporto prosegue sottolineando che, nonostante la crisi, gli acquirenti ‘in fuga’ dalla città sembrano non essere spinti da motivazioni economiche, visto che il valore medio degli immobili ricercati in provincia è simile a quello dell’immobile tipo ricercato in città. Il budget non cambia dunque, si cercano semplicemente soluzioni abitative più ampie e di qualità.

Commentando il report, l’esperto di mercato immobiliare Miles Shipside del team di Rightmove ha dichiarato:

“Il richiamo di uno stile di vita nuovo, più tranquillo, meno caotico e con tanti spazi all’aperto, ha portato molti abitanti delle città a scegliere di diventare residenti rurali. Già ad aprile abbiamo assistito a un cambiamento nel numero di persone che vivono in città che chiedevano informazioni su come trasferirsi e questa tendenza è in aumento. I flussi più consistenti prediligono ancora zone di provincia all’interno della stessa regione, poiché è probabile che i ‘mover‘ manterranno il loro attuale lavoro ma potrebbero aver beneficiato di nuove flessibilità orario, potendosi spostarsi meno spesso e impostare il loro spazio principale di lavoro a casa”.

La tendenza del Regno Unito si conferma anche in Spagna, dove una ricerca rileva che l’interesse per le proprietà situate in città con una popolazione inferiore a 5000 abitanti era del 13,2% a giugno rispetto al 10,1% di gennaio. Ad esempio, a Madrid, la percentuale di ricerche di proprietà in provincia è passata dal 3,7% al 6,2%. Solo le Isole Baleari hanno registrato un calo di interesse per le piccole città. 

Dall’altra parte dell’oceano, i dati di Zillow mostrano che la crescita degli affitti nelle aree urbane è rallentata più rapidamente di quella delle aree suburbane a causa della disoccupazione. Il rapporto di Zillow afferma che le cifre potrebbero indicare un “possibile segnale che le preferenze si stanno spostando verso le periferie”, tuttavia il portale si tempera contro qualsiasi conclusione generale sulle ragioni alla base del cambiamento, osservando che le variabili in gioco sono molte: dalla preferenza personale a ragioni di necessità economica.

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