Un’iniziativa simbolica, quella del comune di Taranto, allo scopo di riqualificare alcuni edifici nella zona della Città Vecchia e di creare una attività di housing sociale a favore dei più bisognosi, favorendo la ripopolazione di alcuni tessuti urbani.
L’iniziativa si inserisce nel solco di una programmazione più ampia volta al ripopolamento e alla riqualificazione socio-economica dell’isola madre: un centro storico non più vitale ormai da oltre 40 anni, che versa in uno stato di semi-abbandono, ma che preserva comunque il suo fascino fatto di vicoli stretti, un cuore di pietra, chiese, mare, antiche tracce della Magna Grecia e tradizioni secolari.
Case a 1 euro: come funziona?
Come spiegato dall’assessore al Patrimonio della città, Francesca Viggiano, gli edifici in vendita verranno ceduti “cielo-terra”: si tratta di palazzine con più unità abitative al loro interno, ubicate nelle traverse dell’arteria principale che è la via Duomo. Gli interessati all’iniziativa avranno il compito di provvedere a loro spese alla ristrutturazione dell’edificio, con l’unico vincolo di realizzare il progetto presentato in sede di candidatura. Inoltre, per evitare speculazioni, chi rileverà l’immobile dovrà dimostrare di viverci dopo averlo restaurato a proprie spese oppure adibirlo a casa vacanza o a residenza universitaria, senza poterlo vendere. E le procedure per il restauro (nel rispetto dei vincoli della soprintendenza) dovranno essere avviate entro due mesi dalla cessione della titolarità degli immobili.
“Saranno favoriti i progetti presentati da soggetti che intendano fissare la propria dimora stabile nella città vecchia – spiega l’assessore – quelli dai quali possano gemmare ulteriori possibilità di sviluppo economico e di aumento dell’occupazione”.
Non è ancora disponibile un bando, ma il Comune ha già ricevuto manifestazioni di interesse da parte soggetti residenti anche oltre i confini nazionali: dalla Russia alla Cina passando per gli Stati Uniti e i paesi europei.
La sfida di Taranto
L’Italia non è certo nuova ad iniziative simili. Sono moltissimi e sparsi lungo tutta la penisola i borghi e i piccoli centri che rischiano l’estinzione e che hanno adottato la strategia di vendita a 1 euro per la ripopolazione e la riqualificazione.
Tuttavia, quello di Taranto costituisce un unicum: la 17esima città italiana, con quasi 200mila abitanti, ha deciso di percorrere questa via per porre rimedio allo stato di abbandono del cuore cittadino e ridare nuovo slancio alla città, piena di bellezze artistiche e paesaggistiche, affinché non venga più associata all’Ilva, ma a un nuovo modello di sviluppo.
Un’idea che ha convinto anche Roma: il Mibact ha infatti assegnato alla città di Taranto 90milioni di euro per il recupero del centro storico.
Web enthusiast, appassionata di viaggi, libri e scrittura. Siciliana d’origine, milanese d’adozione, dopo una laurea in Management presso l’Università Bocconi di Milano, entra a contatto col mondo delle startup e del Prop-tech. Oggi lavora come Consulente di Marketing.