06 Giugno 2016, 13:25

L’orto urbano può essere la soluzione ideale per coloro che vivono in città ma non vogliono rinunciare alle gioie della natura e a mangiare sano. Che siano realizzati in spazi pubblici cittadini o sul balcone di casa propria, gli orti urbani consentono di ritagliare piccoli spazi di natura nella frenesia della vita di città.

Per coloro che non hanno il pollice verde, cominciare a coltivare il proprio orto può sembrare un’impresa ardua. In realtà, una volta sistemati i vasi e piantate le sementi – il lavoro più difficile – il resto diventa divertente: l’orto richiede solo di essere irrigato, con la giusta cadenza. Ecco una breve guida how-to su come realizzare un rigoglioso angolo di natura sul proprio terrazzo/balcone.

Di cosa hai bisogno? Contenitori, semi e terriccio.

Contenitori: i vasi devono avere dimensioni proporzionate allo sviluppo che potranno raggiungere le piante che devono ospitare. Pomodori, peperoni, melanzane, patate, cetrioli, cavoli, gradiscono contenitori di 40-50 cm x 30-40 cm. Lattughe, cicorie, bietole, sedani, finocchi, cipolle, agli, basilico, prezzemolo, rucola, aromatiche, ecc, si accontenteranno di 20-30 cm x 15-20 cm di altezza. Anche se i vasi in terracotta sono l’ideale, vanno bene anche quelli in plastica, più economici e facili da trasportare.

Terriccio: al terriccio universale da giardinaggio è bene aggiungere, alla base del vaso, uno strato di 1-3 cm di cocci, ghiaia o argilla espansa per favorire il deflusso dell’acqua in eccesso. Per quanto riguarda il concime, non bisogna esagerare: troppo concime può bruciare le piante. Se siete inesperti evitate i concimi liquidi e preferite concimi naturali come quelli a base di lombrico o i fondi di caffè.

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Semi: È consigliabile iniziare con coltivazioni semplici come erbe aromatiche, pomodori e zucchine. Le sementi vanno scelte in base all’esposizione al sole del nostro balcone: se il sole vi splende gran parte della giornata, potremo piantare di tutto. Se invece è esposto a mezz’ombra, dovremo limitarci a ortaggi che richiedono poca luce, come lattughe, spinaci, valeriana, prezzemolo, bietola, cavoli, sedano, ravanelli, cipollotti, aglio, erba cipollina, fragole, erbe aromatiche.

Mantenere le distanze. Ogni pianta necessita di un proprio spazio vitale per svilupparsi al meglio. Sarebbe bene lasciare almeno 70 cm di distanza tra le piante di zucchine, 40 cm per pomodori, peperoni, melanzane, cetrioli, cavoli, 35 cm per le cicorie, 25 cm per lattughe, bietola, sedani, finocchi, 10 cm per cipolle, porri, agli, rucola, 3 cm per carote, ravanelli, prezzemoli.


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Irrigare. L’irrigazione deve essere frequente, ma mai troppo abbondante, e, soprattutto, calibrata rispetto al meteo e all’esposizione al sole. È preferibile non bagnare mai le piante a pioggia, ma versare l’acqua sul terreno: arriverà da sola alle piante attraverso le radici, senza creare uno shock termico. È meglio innaffiare di sera, dopo il tramonto. Le piante vengono meno sollecitate dalla luce e hanno tutta la notte per assorbire l’acqua. Nel periodo di produzione, se mancano le piogge, è necessario irrigare tutti i giorni.

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