Di recente è uscito un articolo curioso sul New York Times dal titolo ‘Scorrere i listati delle case sui portali immobiliari è la via di fuga di cui tutti abbiamo bisogno in questo momento’.
In realtà il titolo originale (‘Zillow Surfing Is the Escape We All Need Right Now’) fa riferimento in particolare a Zillow.com, il principale portale USA.
Il tema tuttavia è di portata più ampia e pone l’attenzione su un nuovo fenomeno sociologico esploso negli Stati Uniti – e anche altrove – durante la pandemia: lo scrolling selvaggio degli annunci immobiliari da parte degli utenti della rete a fini di evasione/intrattenimento.
In effetti, come spiegato da Taylor Lorenz, giornalista del NYT e autrice dell’articolo, in piena pandemia, scorrere gli annunci dei portali immobiliari – in località più o meno vicine a quella dove si risiede – costituisce un modo per evadere, per fantasticare su una vita alternativa e per focalizzarla visivamente, indipendentemente dal fatto che tu sia effettivamente intenzionato a cambiare casa. Come mai farlo sui portali anziché fare le solite scorpacciate di foto di belle case su social newtork visivi come Instagram o Pinterest? Semplice! A differenza dei social, i portali forniscono molti più dati pratici (planimetrie, video e virtual tour, prezzi, info di contesto, …).
Insomma i portali immobiliari, in un momento in cui le occasioni di svago e socializzazione sono ridotte al minimo, diventano anche luoghi di intrattenimento, ispirazione e pianificazione di un futuro fortemente desiderato.
Si apre un tema di qualifica dei lead?
Nel 2020, in effetti, come documentato da report e classifiche nazionali ed internazionali, il traffico dei portali immobiliari è aumentato un po’ ovunque, nonostante il mercato immobiliare abbia in parte risentito della crisi nei periodi di lockdown.
Edmund Keith, giornalista di OnlineMarketplaces – blog che studia il business dei portali a livello internazionale – si chiede se questa nuova ondata di ‘cercatori seriali di case‘ non ponga un problema di dati ingannevoli sul traffico effettivo – inteso come visite da parte di utenti con elevata intenzione alla transazione – che i portali apportano agli inserzionisti e, in ultimo, di qualifica dei lead.
Se da un lato è indubbio che i portali stiano aumentando la loro forza in termini di brand e visibilità, dall’altro – rifacendoci al mercato italiano e all’esempio di Wikicasa – possiamo dire che l’aumento di traffico riscontrato nel 2020 (+7% di visitatori unici e sessioni) ha avuto in realtà un andamento ‘ad elastico’ rispetto alle contingenze della pandemia: il 2020 si apre con ricerche in forte crescita, seguite da un calo nei periodi di lockdown e da una ripresa con rimbalzo nei periodi di riapertura delle attività commerciali, destagionalizzando i trend di ricerca (come evidenziato dal grafico in basso).
Inoltre – cosa ancora più importante – l’aumento del traffico è coinciso con un aumento delle richieste agli inserzionisti più che proporzionale (+40% di richieste di vendita rispetto allo scorso anno, da parte di utenti che non hanno solo visitato il sito, ma hanno espresso la volontà di visitare l’appartamento/richiedere info).
A questo proposito, vedi l’intervista a Pietro Pellizzari sull’andamento del traffico di Wikicasa nel 2020.
I dati delle compravendite immobiliari del 2020, inoltre, dimostrano che il mercato immobiliare ha tenuto, anche grazie ad agevolazioni fiscali e svolta verde ed ai tassi super convenienti dei mutui. A riprova di ciò, i valori immobiliari sono rimasti tendenzialmente stabili ed è aumentato il numero di operatori attivi nel comparto dell’intermediazione immobiliare.
Compatibilmente con un nuovo ruolo da giganti del web e del mondo editoriale che cominciano a rivestire e rivestiranno sempre più in futuro, i portali rimangono comunque il più importante serbatoio di lead e richieste per le agenzie immobiliari e gli inserzionisti, ragion per cui diventa ancora più fondamentale per i professionisti del real estate presidiare questo canale.
Web enthusiast, appassionata di viaggi, libri e scrittura. Siciliana d’origine, milanese d’adozione, dopo una laurea in Management presso l’Università Bocconi di Milano, entra a contatto col mondo delle startup e del Prop-tech. Oggi lavora come Consulente di Marketing.