26 Gennaio 2024, 11:22

La rigenerazione urbana è in grado di stimolare una crescita della qualità della vita dei cittadini. Trasformare le aree urbane dismesse è diventato un fulcro nel mercato immobiliare europeo.
In Italia sono presenti 920 km quadrati di suolo rigenerabile, corrispondente all’1,6% della superficie nazionale urbanizzata, e 350 milioni di metri quadrati di superfici immobiliari da poter realizzare, in modo da produrre 2.300 miliardi di euro di fatturato industriale in meno di trent’anni.

La riqualificazione urbana non si ferma solo al settore privato, ma si estende al pubblico, e non riguarda solo il settore edile, ma anche i servizi, con potenzialità che riguardano la creazione di un cospicuo numero di nuovi posti di lavoro.

Rigenerazione e riqualificazione urbana: i due ambiti principali

Secondo la direttrice generale di Scenari Immobiliari, Francesca Zirnstein, le riqualificazioni urbane avranno principalmente due ambiti:

  • Trasformazioni su larga scala di grandi centri urbani, allo scopo di riqualificare vaste aree dismesse, ferroviarie, industriali, commerciali o logistiche.
  • Trasformazioni di piccoli centri in provincia, allo scopo di rigenerare spazi sottoutilizzati o siti abbandonati.

Ecco alcune città che quest’anno hanno scelto di rigenerarsi tramite progetti straordinari.

Riqualificazione urbana e sostenibilità: i progetti del Sud Italia

Complesso degli Agostiniani a Lecce

Lecce si impegna da anni a riqualificare alcuni suoi beni culturali antichi presenti nel centro storico e in periferia.
Uno di questi è il complesso conventuale di Santa Maria di Ogni Bene, che si trova nel quartiere Santa Rosa e che comprende il Monastero degli Agostiniani Scalzi, fondato a metà del Seicento.
L’idea è quella di trasformare il complesso in un Polo Culturale a servizio della cittadinanza, per stimolare la socializzazione e l’inclusione oltre che l’apprendimento.

Rigeneration City a Cosenza

Si tratta di un progetto finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per un valore di € 1.350.000 euro e che interessa il centro di Cosenza (quartiere Casali).
Il progetto prevede tre aree di intervento: il Palazzetto dello Sport, il Vallone di Rovito e il Museo dei Brettii e degli Enotri
Ognuno dei tre siti rappresenta un concetto: 

  1. Innovazione, 
  2. Cultura
  3. Socialità.

Il progetto comprende gli spazi esterni, prevedendo opere di arredo urbano e di cura del verde. I temi della sicurezza e dell’integrazione sono tra i più attenzionati. Vi è un’attenzione all’accessibilità delle strutture sportive e all’assistenza a persone fragili o a rischio di emarginazione.

Quartiere San Paolo a Bari

San Paolo 2030 è un progetto di rigenerazione urbana del comune di Bari che riguarda una zona periferica e ha come obiettivo il miglioramento della vita degli abitanti.
Si tratta di un quartiere degli anni Cinquanta, che in passato non era ben collegato con la città, ma che nel 2000 è stato raggiunto dalla metropolitana, essendo oggetto di un processo di riqualificazione che ha previsto l’apertura di servizi culturali, sportivi e di welfare.

Del processo di riqualificazione urbana fa parte il progetto QM – Quartiere Museale San Paolo, un progetto di arte murale che trasforma lo spazio pubblico in uno spazio espositivo.

Km Verde a Napoli

Le società del Polo Urbano di Napoli e le Ferrovie dello Stato stanno lavorando in tandem con altre piccole realtà per riqualificare l’ex scalo merci di Napoli Porta Est e trasformarlo in un hub, in modo da connettere due aree della città.
L’intervento comprende la creazione di un parco lineare chiamato “Km Verde” e dei parcheggi di interscambio per autobus e mezzi privati.

Riqualificazione urbana e futuro sostenibile in Centro Italia

Decumano Carbon Free a Pesaro

Si tratta di un progetto che riqualificherà la parte Nord del centro storico di Pesaro. L’idea è quella di migliorare la vita della popolazione in modo ecologicamente sostenibile. L’area dell’intervento presenta un deperimento del patrimonio edilizio storico. 

Decumano Carbon Free ha quattro obiettivi:

  1. Sostenibilità, tramite sistemi di produzione di energia innovativi ed ecologici.
  2. Sviluppo Economico, tramite residenze per professionisti e artisti allo scopo di incentivare gli investimenti sul territorio.
  3. Welfare, tramite un hub fisico e virtuale che potrà rendere la cultura più accessibile.
  4. Partnership con operatori economici, tramite il coinvolgimento di imprese e professionisti provenienti da tutta Italia.

Persino il MIT ha citato questo progetto tra i 13 progetti più innovativi del momento.

Complesso delle Terme del Corallo a Livorno

Il Comune di Livorno è stato coinvolto in un’iniziativa chiamata Uffizi Diffusi, che vuole estendere le Gallerie degli Uffizi a tutta la regione.
Il progetto comprende le Terme della Salute, edificate nel 1903 e per molti decenni importante punto di riferimento di Livorno, fino al 1940. In stato di abbandono fino al 2005, è stato rilevato da una società immobiliare e dal 2009 fanno parte del patrimonio culturale, e sono quindi state coinvolte in un progetto di recupero.

Prima è stato riqualificato il parco, poi il Padiglione della Sala della Mescita.
Nel 2024 saranno restaurati: la Sala delle Mescite, il colonnato ovest, il Padiglione di imbottigliamento, il deposito, il cinema, la loggia e due pozzi, per un totale di circa 22.000 metri quadri e oltre 10 milioni di euro.

Teatro Stabile nel Carcere a Volterra

Nel 2001 a Volterra fu costituita una casa di reclusione che si distinse per un progetto di teatro in carcere. Quest’iniziativa portò alla costruzione di un teatro stabile all’interno del carcere nel 2008 rivolta anche a compagnie esterne.
Questo teatro è diventato iconico e ha reso una casa di pena in una casa di cultura. L’idea è di creare un centro stabile di formazione professionale e culturale che coinvolga in modo perenne docenti, attori, ricercatori e operatori dello spettacolo.


Expo Solar Park e Caput Mundi Next Generetion a Roma

La rigenerazione urbana della capitale è un processo multisfaccettato che non tocca solo luoghi fisici ma soprattutto la comunità dei cittadini

In preparazione del Giubileo del 2025 e della candidatura ad Expo 2030, nascono progetti come quello del bando “Caput Mundi Next Generation Eu”, che utilizza i fondi del PNNR per riqualificare siti archeologici dell’antica Roma.
Seguirà una riqualificazione della zona di San Pietro, comprensiva della creazione di parcheggi e aree pedonali, e di altre zone coinvolte dal Giubileo, senza dimenticare le zone periferiche.
Inoltre, è in programma l’Expo Solar Park, un parco energetico solare di 150 mila mq.

Riqualificazione urbana: i progetti del 2024 nel Nord Italia

Castello di Padova

La città di Padova ha un vecchio carcere con una particolarità: situato in piazza Castello, si tratta di un vero e proprio castello del Trecento, adibito a prigione nell’epoca napoleonica e rimasto tale per due secoli.
Nel 2002 il Castello è stato oggetto di opere di consolidamento strutturale e ora è finalmente oggetto di una riqualificazione urbana, che riguarderà anche la piazza, che tornerà ad avere la sua identità perduta.
L’obiettivo è trasformare il castello in un grande centro culturale, tramite interventi nel lato Sud, nel lato Est e nel lato Nord. All’interno del castello è già stata collocata una collezione di design: la Bortolussi. Sorgerà anche un museo dedicato al Trecento Padovano e verranno rese accessibili delle sale affrescate che si erano salvate dalla conversione del castello in carcere.

Caserma di Novara

Il progetto riguarda l’ex Caserma Passalacqua, che, essendo appena restituita alla città a causa della cessazione del suo scopo militare, verrà prima messa a norma e in sicurezza e poi riqualificata.

La Caserma verrà convertita in un hub sociale chiamato Nova: uno spazio accogliente e che offre servizi digitali ai cittadini, tra cui counseling, orientamento, supporto, arti performative.

Tra i servizi offerti ci saranno:

  • aiuto scolastico e ascolto;
  • empowerment per i giovani;
  • animazione contro la devianza giovanile;
  • sportello per il servizio civile;
  • spazio studio per universitari;
  • laboratori di sartoria e di fotografia;
  • hub digitale.

A questi servizi verranno aggiunti un’area food, degli spazi di coworking e spazi artistici e performativi.

Ponente Ligure a Genova

Una pista ciclopedonale lunga ben 20 km è prevista nella costa ligure. Interesserà 4 comuni: Diano Marina, San Bartolomeo al Mare, Cervo e Andora.
L’area d’intervento impegna 138.500 mq di cui circa 1000 riguardano cinque ex magazzini e 270 riguardano un ex casello ferroviario di proprietà delle Ferrovie dello Stato.

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