Hai deciso di vendere casa e vuoi ovviamente farlo nel periodo più propizio. È impossibile trovare una formula assoluta per stabilire quale sia, ma ci sono alcune indicazioni sensate di cui tener conto.
I periodi migliori e peggiori per vendere casa: le stagioni
Innanzitutto, ci sono le abitudini stagionali di cui tener conto. Il mercato immobiliare è più fiorente in primavera e in autunno. In primavera (anzi, già dalla fine di gennaio), ci sono ponti che danno ai potenziali acquirenti il tempo di consultare gli annunci. Anche le giornate luminose hanno un ruolo in tutto questo: fanno apparire le case in vendita più belle e ariose; i giardini sono in fiore. Anche l’umore mediamente migliore gioca un ruolo nella voglia di acquistare. Le famiglie sono più disposte a effettuare tour per visitate gli immobili in vendita. Il fatto che le giornate si allunghino permette di esaminare le case alla luce naturale anche dopo l’orario lavorativo.
In autunno, dopo le vacanze estive, la gente ritorna a lavorare e a fare progetti a lungo termine. Anche il riavvio del mercato del lavoro e le nuove assunzioni sono catalizzatori delle compravendite immobiliari.
Da evitare sono invece i periodi delle ferie estive e delle feste natalizie. Nel primo caso, le città si svuotano, molti hanno in mente solo la villeggiatura e le stesse agenzie immobiliari chiudono in gran numero. Un discorso simile vale per il periodo di Natale e Capodanno: le attenzioni e le spese sono per decorazioni, regali e cenoni, non per un’eventuale casa nuova.
Naturalmente, il discorso è invertito se desideri vendere un’abitazione in una zona turistica. In montagna, è bene approfittare della stagione invernale, quando molti cercano un alloggio dove godersi la settimana bianca. D’estate, le località balneari si riempiono di turisti, sovente interessati a una seconda casa per le vacanze.
I periodi migliori e peggiori per vendere casa: il mercato locale
Se il raggio che stai considerando nella ricerca di compratori è abbastanza ristretto, è bene osservare l’andamento del mercato locale. Gli immobili in vendita nella tua città e nel tuo quartiere sono tuoi diretti concorrenti: devi conoscerne i prezzi, per stabilirne uno competitivo. Visto che ti stai muovendo su un terreno ristretto, puoi monitorare i prezzi anche per conto tuo, senza consultare specialisti.
In un contesto simile, vendere casa “fuori stagione” può significare aver minore concorrenza.
Non dimenticare prezzo, regolarità e staging
A prescindere dal periodo scelto, ci sono aspetti forse più determinanti da non trascurare. Innanzitutto, il prezzo: la corretta valutazione immobiliare è fondamentale. Di essa, devono occuparsi i professionisti del settore. Per aumentare il valore della casa, potresti preventivamente svolgere lavori di efficientamento energetico.
Poi, vanno verificate le regolarità urbanistiche e catastali: insomma, bisogna avere tutti i documenti necessari. È obbligatorio l’APE, l’Attestato di Prestazione Energetica, così come le licenze edilizie, la conformità urbanistica, l’agibilità e altri. Meglio farsi redigere da un tecnico la RRE, la Relazione di Regolarità Edilizia, che contiene tutto il necessario.
Infine, cura lo staging, cioè la presentazione estetica dei locali agli occhi dei potenziali acquirenti: questo renderà la casa più invitante e accogliente ai loro occhi.
Erica Gazzoldi è insegnante, giornalista e blogger. Ha pubblicato poesie, racconti e romanzi brevi.