La lavastoviglie è un prezioso aiuto in casa. Vediamo come farla funzionare al meglio e più a lungo.
Manutenzione della lavastoviglie: in cosa consiste
Fare la manutenzione della lavastoviglie significa curare la pulizia delle singole parti e verificare la durezza dell’acqua, cioè il suo contenuto di ioni di calcio e magnesio. Una lavastoviglie ben tenuta vive più a lungo e consuma meno energia elettrica, facendo calare di conseguenza gli importi nelle bollette.
Manutenzione della lavastoviglie: quando farla
È consigliabile eseguire la manutenzione della lavastoviglie almeno ogni 1-2 mesi. Questa frequenza può variare in base all’uso che se ne fa e alla durezza dell’acqua nella nostra zona.
È necessario prestare attenzione ai segnali che ci manda il nostro elettrodomestico, che potrebbero essere:
- cattivi odori;
- scarsa pulizia delle stoviglie, come bicchieri opachi e posate ossidate;
- pressione dell’acqua ridotta;
- rumori anomali in fase di lavaggio, di risciacquo o di scarico;
- messaggi di errore o notifiche sul display della tua lavastoviglie.
Molte lavastoviglie moderne, per l’appunto, sono dotate di spie lampeggianti o di codici errore visibili sul display. Si attivano quando manca il sale, quando i filtri sono sporchi od ostruiti o se va effettuato un ciclo di lavaggio specifico per la manutenzione.
Ogni volta che riceviamo uno dei segnali sopraindicati, è il momento di prenderci cura del nostro elettrodomestico.
Manutenzione della lavastoviglie: un uso corretto
Anche per la lavastoviglie, come per qualsiasi altro apparecchio, la prima manutenzione da fare è l’uso corretto. Non bisogna caricarla eccessivamente. I residui di cibo più grossi vanno rimossi. Il programma va scelto in base al carico. Anche il detersivo dev’essere idoneo e di qualità.
Manutenzione della lavastoviglie: come farla
A questo punto, per passare alla manutenzione propriamente detta, dobbiamo seguire le istruzioni riportate sul manuale del produttore. Anche in questo caso, per la pulizia della lavastoviglie, dobbiamo affidarci a prodotti specifici e di qualità.
Manutenzione della lavastoviglie: i passaggi necessari
Abbiamo menzionato la necessità di mettere il sale nella lavastoviglie. Ciò serve a diminuire la durezza dell’acqua, in modo tale che non si formi calcare all’interno dell’elettrodomestico.
Il sale viene inserito nel serbatoio dell’addolcitore. La quantità necessaria, ovviamente, varia in base alla durezza dell’acqua che arriva in casa nostra. In alcuni casi, l’addolcitore va addirittura spento. Le informazioni sulla durezza delle acque locali possono essere richieste al Comune di residenza.
Per rimuovere il calcare, bisogna avviare un programma ad alta temperatura a lavastoviglie vuota e arrestarlo dopo mezz’ora. Poi, va aperto lo sportello per lasciar uscire il vapore. Infine, bisogna spargere l’anticalcare all’interno, chiudere e riavviare il programma. Questa operazione va fatta una volta all’anno. La procedura è simile, se vogliamo pulire la lavastoviglie dai residui di grasso (ogni 4-6 mesi).
Le guarnizioni vanno pulite regolarmente con un panno umido o un detergente apposito. Il filtro va periodicamente svitato, estratto e lavato sotto l’acqua corrente. È consigliato farlo con acqua, sapone e anche bicarbonato, se è particolarmente sporco.
Quando laviamo i bracci irroratori, uno stuzzicadenti può aiutarci a liberare i fori di spruzzo.
Erica Gazzoldi è insegnante, giornalista e blogger. Ha pubblicato poesie, racconti e romanzi brevi.