Indice
- Direttiva UE sulle case e la classe energetica casa dal 2030
- Classe energetica casa: cos’è e differenza con la certificazione energetica
- Come calcolare la classe energetica di una casa
- Chi certifica la classe energetica di una casa: la certificazione energetica
- Adeguamento case classe energetica: cosa si può fare
- Come sapere la classe energetica della propria casa: un primo orientamento
- Che classe energetica deve avere una casa? La situazione italiana
- Conviene comprare casa in classe energetica G?
- Come funziona la vendita delle case in classe energetica bassa?
Direttiva UE sulle case e la classe energetica casa dal 2030
Classe energetica casa: tutti gli edifici residenziali dovranno essere in classe E entro il 2030 e in classe D entro il 2033, mentre gli edifici costruiti dopo il 2028 dovranno essere a emissioni zero e dotati di impianti che utilizzano l’energia solare.
A dirlo è la Direttiva sul Rendimento Energetico (EPBD) che il Parlamento Europeo ha approvato. Inoltre, la Direttiva prevede di unificare le classificazioni energetiche nei Paesi europei, ma cosa sono la classe energetica e la certificazione energetica?
Classe energetica casa: cos’è e differenza con la certificazione energetica
La classe energetica indica la prestazione energetica, e quindi l’impatto ambientale, di un immobile in base ai suoi parametri strutturali e funzionali. Permette di farsi un’idea sullo stato di salute della propria casa.
La sua introduzione aveva come scopo quello di stimolare il mondo dell’architettura e dell’ingegneria a trovare soluzioni maggiormente sostenibili, e ciò è possibile grazie a tecnologie come la domotica, e grazie a nuovi materiali che permettono di creare involucri edilizi che disperdano meno energia. Questo vale sia per i nuovi immobili sia per quelli da riqualificare.
La certificazione energetica, invece, è un certificato chiamato APE necessario in una compravendita.
Come calcolare la classe energetica di una casa
Le certificazioni energetiche vanno dalla classe A4, la migliore e più performante dal punto di vista del risparmio energetico, alla classe G, tipica degli immobili maggiormente energivori.
La certificazione energetica è il risultato dell’interpolazione di molti parametri relativi all’involucro e agli impianti. Ad avere un peso sono ad esempio i materiali costruttivi, gli infissi, gli interventi di ristrutturazione fatti allo scopo di un miglioramento energetico, l’efficienza impiantistica e l’utilizzo di f.e.r. (fonti energetiche rinnovabili).
Chi certifica la classe energetica di una casa: la certificazione energetica
La classe energetica è dichiarata dall’APE, Attestato di Prestazione Energetica, documento erogato da un tecnico abilitato. Fino al 2013 questo certificato era chiamato Attestato di Certificazione Energetica (ACE). Sulle certificazioni energetiche, ogni regione ha disposizioni specifiche.
L’indice di prestazione energetica globale comprende, per l’edilizia residenziale:
- EPc,nren: climatizzazione estiva;
- EPh,nren: climatizzazione invernale;
- EPw,nren: acqua calda sanitaria;
- EPv,nren: ventilazione.
L’Ape ha una sezione chiamata “interventi raccomandati”, nella quale il termotecnico consiglia degli interventi di riqualificazione che migliorerebbero la classe energetica dell’immobile.
Queste migliorie riguardano l’impiantistica o interventi all’involucro che limitano le dispersioni termiche, che di solito sono distribuite in questo modo:
- tetto (15%);
- muri esterni (40%);
- finestre (25%);
- pavimento (10%);
- altro (10%).
Adeguamento case classe energetica: cosa si può fare
Alcuni dei parametri non possono essere migliorati tramite interventi di riqualificazione, come l’esposizione dell’immobile, la geometria dell’immobile e la sua collocazione geografica, ma intervenire su involucro e impianti può abbattere i consumi, tramite l’adozione di soluzioni costruttive e tecnologiche maggiormente sostenibili ed efficienti. Ciò consentirà non solo un grande risparmio economico, ma è anche un modo di essere amici dell’ambiente.
Una casa ben isolata ha bisogno di poco metano per il riscaldamento invernale e poca energia elettrica per il raffrescamento estivo. Per questo motivo, vanno abbattute le dispersioni termiche dell’involucro.
Come sapere la classe energetica della propria casa: un primo orientamento
Per calcolare la classe energetica del proprio appartamento o casa indipendente è necessario un tecnico abilitato, un ingegnere, architetto, geometra o un’altra figura con precise competenze che ricava la classe da un calcolo complesso.
Vediamo le principali caratteristiche delle classi energetiche, per avere un primo orientamento, ma è importante precisare che sono solo indicazioni sommarie che non vanno prese alla lettera.
Classe energetica G
Riguarda soprattutto immobili costruiti più di 40 anni fa. Il consumo minimo di questi immobili è inferiore o uguale a 3,50 Ep (unità di misura per rilevare l’efficienza energetica). Si tratta di abitazioni che consumano tantissimo sia in inverno che in estate, e che causano ingenti spese legate agli impianti.
Un immobile in classe G può costare anche 10 volte di più di un immobile in classe A4.
Classe energetica F
Si tratta soprattutto di edifici con un involucro ad alta dispersione, impianti obsoleti, infissi poco performanti. Il consumo massimo è inferiore o uguale a 3,50 Ep e il consumo minimo è inferiore o uguale a 2,60 Ep.
Classe energetica E
Riguarda quasi sempre edifici costruiti tra gli anni Settanta e Novanta. Spesso hanno la caldaia a metano. In questi edifici, il consumo massimo è inferiore o uguale a 2,60 Ep e il consumo minimo è inferiore o uguale a 2,00 Ep.
Classe energetica D
Rispetto agli edifici in classe E, quelli in classe D hanno generalmente un involucro migliore, costituito da materiali a migliore tenuta termica. Il consumo massimo è inferiore o uguale a 2,00 Ep e il consumo minimo è inferiore o uguale a 1,50 Ep.
Classe energetica C
Gli edifici in questa classe sono di solito dotati di caldaia a condensazione, gli impianti hanno delle termovalvole. Il consumo massimo è inferiore o uguale a 1,50 Ep e il consumo minimo è inferiore o uguale a 1,20 Ep.
Classe energetica B
Sono edifici simili a quelli in classe C, ma spesso sono stati riqualificati con ulteriori interventi migliorativi. Il consumo massimo è inferiore o uguale a 1,20 Ep e il consumo minimo è inferiore o uguale a 1,00 Ep.
Classe energetica A
Gli edifici in classe A hanno molte delle seguenti caratteristiche:
- Involucro termicamente isolato;
- Impianto di riscaldamento performante;
- Utilizzo di impianti fotovoltaici e termici;
- Cappotto termico;
- Serramenti coibentati;
- Elettrodomestici a basso consumo;
- Posizione strategica dell’immobile.
Classe energetica casa dalla A4 alla A1 e immobili EDZB
In alcune nazioni, come l’Italia, la classe A ha oggi delle sottocategorie. La classe energetica italiana ha le sottoclassi dalla A4 alla A1.I consumi delle classi appartenenti alla A sono:
- A4: il consumo massimo è inferiore o uguale a 0,40 Ep;
- A3: il consumo massimo è inferiore o uguale a 0,60 Ep e il consumo minimo è inferiore o uguale a 0,40 Ep;
- A2: il consumo massimo è inferiore o uguale a 0,80 Ep e il consumo minimo è inferiore o uguale a 0,60 Ep;
- A1: il consumo massimo è inferiore o uguale a 1,00 Ep e il consumo minimo è inferiore o uguale a 0,80 Ep.
Alla classe A4 appartengono anche gli edifici EDZB, a consumo pari a zero. Si tratta di edifici che consentono un risparmio energetico anche superiore all’80% rispetto ad un immobile in classe G e che hanno un elevatissimo valore sul mercato. Prevedono un investimento iniziale notevole, ma dei grandi benefici a lungo termine.
Che classe energetica deve avere una casa? La situazione italiana
In Italia, circa il 60% degli edifici è in classe G o F. Per allinearci con gli obiettivi europei, dovremmo ridurre i consumi di circa il 25%, e sarà difficile farlo senza gravare sulle tasche dei singoli cittadini. Saranno quindi necessari importanti incentivi di facile accesso.
Conviene comprare casa in classe energetica G?
La classe energetica non indica solo l’efficienza di un’abitazione dal punto di vista dei consumi, ma anche il suo valore nel mercato. Comprando una casa in classe energetica G si risparmia di certo, ma possono esserci delle conseguenze sul breve e medio periodo, come l’obbligo di compiere lavori per alzare la classe al minimo che sarà consentito dalla legge in futuro. Se però il prezzo fosse molto basso, l’investimento potrebbe diventare un affare.
Come funziona la vendita delle case in classe energetica bassa?
Vendere una casa con una classe energetica bassa potrebbe essere difficile, perché i potenziali compratori sanno che ben presto dovrebbero spendere per ristrutturare e far salire la classe energetica. Per questo motivo, la vendita è difficoltosa, e comporta un ribasso del prezzo, ma è possibile affidarsi a un bravo agente immobiliare che sappia valorizzare l’immobile e proporlo come investimento ai potenziali acquirenti.
In arte Irriverender, è Architetto di formazione, Docente di ruolo di Tecnologia, Copywriter e Seo Specialist.
Collabora con varie riviste e siti, scrivendo saggi su temi di architettura, domotica, design, real estate e tecnologia dell’abitare.