Rivolgersi ad un’agenzia immobiliare può essere una scelta opportuna poiché l’agente professionista, oltre a mettere in contatto il futuro venditore e il futuro acquirente, provvede a valutare l’immobile, farlo visitare ai soggetti interessati, informare dei costi notarili, fiscali o legati alle spese di condominio e in poche parole accompagna le parti fino alla conclusione di quel processo che conduce alla stipula della compravendita. L’agente opera da mediatore, in una posizione di terzietà e di imparzialità.
Intorno a questa figura professionale e al suo operato possono sorgere dubbi in merito alle modalità di corresponsione del compenso dovuto. È pertanto naturale chiedersi chi paga la provvigione e quando essa debba essere corrisposta.
Quando sorge il diritto al pagamento della provvigione
Il mediatore ha diritto alla provvigione sia dall’acquirente, sia dal venditore se l’affare è concluso per effetto del suo intervento. La mediazione è un contratto a carattere oneroso e la provvigione è un elemento essenziale dello stesso.
La misura di essa e la proporzione in cui questa deve gravare su ciascuna delle parti, in mancanza di patto, di tariffe professionali o di usi, sono determinate dal giudice secondo equità.
Qual è l’affare ai sensi del codice civile che dà diritto alla provvigione? Si tratta di ogni operazione economica avente un contenuto patrimoniale che vincola le parti da un punto di vista giuridico. Un affare a tali fini rilevante è anche il contratto preliminare di vendita.
Le parti che sono state messe in contatto dal mediatore sono libere di non addivenire alla conclusione del contratto. Tuttavia, se lo concludono per effetto del suo intervento sono obbligate al pagamento della provvigione.
Diritto al compenso: quando sussiste
Il diritto al compenso non sussiste nel momento in cui le parti hanno abbandonato le trattative o viene meno il risultato utile della mediazione.
Anche se l’agente immobiliare si sia limitato a far vedere la casa e non siano state effettuate ulteriori attività collaterali egli ha comunque diritto alla provvigione.
Il compenso deve essere versato anche se non c’è un contratto scritto tra le parti. L’incarico infatti può essere conferito verbalmente o a seguito di comportamenti concludenti e, come abbiamo visto è dovuta anche se a firmare il mandato è soltanto il venditore.
Ciò che rileva, al fine del sorgere del diritto al compenso è l’essersi avvantaggiati della prestazione del mediatore e di non aver espressamente manifestato il proprio dissenso all’intervento di mediazione che ha procurato una qualche utilità ad entrambe le future parti contraenti.
Alla luce di quanto sopra esposto emerge che è sempre bene, quando ci si avvale dell’operato di un’agenzia immobiliare chiedere fin da subito quale sia la provvigione applicata qualora si arrivasse alla conclusione dell’affare.
Chi paga la provvigione e in quale misura?
La misura della provvigione solitamente è determinata in base al volume dell’affare. Viene addebitata ad entrambe le parti (poiché entrambe beneficiano dell’affare a prescindere da chi fra esse si sia rivolta all’agenzia) ma è possibile che la percentuale a carico di ciascuna sia differente. Sono sempre fatti salvi accordi differenti tra le parti.
Solitamente l’incarico viene conferito dal venditore e l’acquirente si limita soltanto a richiedere di poter visionare un dato immobile. Nonostante ciò il compenso all’agente non è dovuto soltanto dal venditore.
Come detrarre le provvigioni all’agenzia nel modello 730
Un punto da evidenziare è che le spese di provvigione quando si acquista un immobile destinato ad abitazione principale possono essere portate in detrazione. A tal fine si dovrà compilare il Quadro E, voce Oneri e spese nella dichiarazione dei redditi con modello 730.
Si potrà detrarre il 19% delle spese sostenute entro il limite massimo di pari a 1.000 euro.
È necessario conservare i documenti attestanti l’avvenuto pagamento in caso di controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate (fattura emessa dall’agente immobiliare, contratto stipulato).
Laureata in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Torino lavoro nel mondo delle assicurazioni. Sono appassionata di libri, cinema e comunicazione e dal 2013 ho iniziato la mia esperienza in continua evoluzione come web writer.