Il contratto di locazione è un accordo legale che regola il rapporto tra il proprietario di un immobile (locatore) e la persona che intende utilizzarlo (conduttore o inquilino). Questo tipo di contratto, diffuso sia nel contesto abitativo che commerciale, comporta diritti e obblighi per entrambe le parti. È essenziale per l’inquilino comprendere appieno sia i propri diritti che i doveri derivanti dal contratto, al fine di evitare controversie e garantire una convivenza pacifica e rispettosa con il locatore.
L’inquilino deve essere consapevole del fatto che il rispetto degli obblighi contrattuali non solo protegge il proprio diritto all’uso dell’immobile, ma contribuisce anche a mantenere un rapporto corretto e trasparente con il locatore. D’altra parte, la conoscenza dei propri diritti consente all’inquilino di difendersi da eventuali abusi o richieste non giustificate da parte del locatore, assicurando un’adeguata protezione legale e una maggiore serenità nel godimento dell’immobile locato.
Diritti dell’inquilino
1. Diritto all’uso pacifico dell’immobile
L’inquilino ha il diritto di godere dell’immobile locato in maniera pacifica e senza interferenze indebite. Il locatore non può infatti entrare nell’immobile senza il consenso dell’inquilino, salvo che in casi di emergenza o per interventi urgenti di manutenzione. Inoltre, l’inquilino deve poter utilizzare l’immobile secondo quanto previsto dal contratto di locazione, senza subire limitazioni o intrusioni non giustificate da parte del locatore.
2. Diritto alla manutenzione dell’immobile
Il locatore è tenuto a garantire che l’immobile sia in buono stato di manutenzione all’inizio del contratto e durante tutta la sua durata. Qualora si verifichino guasti o problemi strutturali che richiedano interventi di manutenzione straordinaria, è compito del locatore risolverli. L’inquilino ha quindi il diritto di richiedere la riparazione di guasti o malfunzionamenti non causati da un suo uso improprio.
3. Diritto di prelazione
In alcuni casi, l’inquilino ha il diritto di prelazione, ossia il diritto di essere preferito rispetto a terzi nell’acquisto dell’immobile, nel caso in cui il locatore decida di venderlo durante il periodo di locazione. Questo diritto è particolarmente rilevante nei contratti di locazione ad uso abitativo e commerciale, in cui la legge stabilisce specifiche condizioni in cui l’inquilino può esercitare tale diritto.
4. Diritto alla riduzione del canone
Qualora l’immobile diventi temporaneamente inutilizzabile o parzialmente utilizzabile a causa di eventi non imputabili all’inquilino (ad esempio, lavori di manutenzione straordinaria), l’inquilino ha diritto a una riduzione proporzionale del canone di locazione. Questo fa sì che l’inquilino non debba pagare per servizi di cui non può godere pienamente.
5. Diritto alla restituzione del deposito cauzionale
Al termine del contratto di locazione, l’inquilino ha diritto alla restituzione del deposito cauzionale, purché l’immobile venga riconsegnato nelle stesse condizioni in cui è stato locato, salvo il normale deterioramento dovuto all’uso. Il deposito cauzionale, che per disposto di legge corrisponde a una somma pari a due o tre mensilità del canone di locazione, deve essere restituito entro un periodo ragionevole, generalmente entro 30 giorni dalla riconsegna dell’immobile.
Obblighi dell’inquilino
1. Obbligo di pagamento del canone
L’obbligo principale dell’inquilino è il pagamento del canone di locazione. Questo deve avvenire nei termini e secondo le modalità stabilite nel contratto di locazione. Solitamente, il pagamento è mensile, ma le parti possono accordarsi su altre periodicità. Il mancato pagamento del canone può comportare la risoluzione del contratto e l’avvio di una procedura di sfratto da parte del locatore.
2. Obbligo di utilizzare l’immobile secondo la destinazione d’uso
L’inquilino è tenuto a utilizzare l’immobile secondo la destinazione d’uso prevista dal contratto di locazione. Questo significa che un immobile locato per uso abitativo non può essere utilizzato per attività commerciali o viceversa, salvo accordo esplicito con il locatore. Un utilizzo improprio dell’immobile potrebbe comportare la risoluzione del contratto da parte del locatore.
3. Obbligo di conservare l’immobile in buono stato
L’inquilino ha l’obbligo di prendersi cura dell’immobile e di conservarlo in buono stato o quanto meno nello stato in cui è stato a lui consegnato. Ciò include eseguire la manutenzione ordinaria, ossia tutte quelle operazioni necessarie a mantenere l’immobile in buone condizioni, come la pulizia, la sostituzione di piccoli elementi danneggiati e la riparazione di eventuali guasti minori. Le riparazioni straordinarie, invece, come abbiamo visto, sono a carico del locatore, ma l’inquilino ha l’obbligo di segnalare tempestivamente eventuali necessità di intervento.
4. Obbligo di rispettare i termini del contratto
L’inquilino deve rispettare tutti i termini e le condizioni stabilite nel contratto di locazione. Questo include, oltre al pagamento del canone, anche l’eventuale pagamento di spese condominiali, l’uso dell’immobile in conformità con le norme di condominio (se applicabile) e il rispetto delle eventuali clausole particolari inserite nel contratto, come il divieto di sublocazione o di tenere animali domestici.
5. Obbligo di restituire l’immobile alla scadenza del contratto
Al termine del contratto di locazione, l’inquilino ha l’obbligo di restituire l’immobile al locatore. L’immobile deve essere restituito nelle stesse condizioni in cui è stato consegnato, salvo il normale deterioramento dovuto all’uso. Eventuali danni eccedenti il normale uso possono comportare una trattenuta sul deposito cauzionale da parte del locatore, per coprire le spese di riparazione.
6. Obbligo di segnalare danni o malfunzionamenti
L’inquilino è tenuto a segnalare tempestivamente al locatore eventuali danni o malfunzionamenti dell’immobile che richiedano interventi di manutenzione straordinaria. Questa segnalazione è essenziale per prevenire ulteriori danni e per garantire che l’immobile rimanga in condizioni adeguate durante tutta la durata del contratto. Un ritardo nella segnalazione potrebbe comportare una responsabilità dell’inquilino per eventuali danni derivanti.
7. Obbligo di rispettare le normative vigenti
L’inquilino deve rispettare tutte le normative vigenti relative all’uso dell’immobile, incluse quelle igienico-sanitarie, di sicurezza e urbanistiche. Questo obbligo è particolarmente rilevante nel caso di locazioni commerciali, dove possono essere richiesti specifici permessi o licenze per svolgere
determinate attività. L’inquilino deve inoltre rispettare le normative condominiali, se applicabili, e le eventuali restrizioni imposte dal regolamento condominiale.
Mancato rispetto degli obblighi: quali sono le conseguenze
Il mancato rispetto degli obblighi da parte dell’inquilino può portare a diverse conseguenze legali. Tra queste, la più grave è la risoluzione del contratto di locazione, che può essere richiesta dal locatore in caso di gravi inadempienze, come il mancato pagamento del canone per più mensilità consecutive. In caso di risoluzione del contratto, l’inquilino è tenuto a lasciare l’immobile e può essere soggetto a una procedura di sfratto.
Le inadempienze meno gravi, invece, possono comportare richieste di risarcimento danni da parte del locatore o la trattenuta di parte del deposito cauzionale per coprire eventuali spese di ripristino. Inoltre, se l’inquilino non rispetta le normative condominiali o le clausole contrattuali specifiche, può essere soggetto a sanzioni amministrative o a richieste di indennizzo da parte di terzi.
Laureata in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Torino lavoro nel mondo delle assicurazioni. Sono appassionata di libri, cinema e comunicazione e dal 2013 ho iniziato la mia esperienza in continua evoluzione come web writer.