18 Ottobre 2022, 11:07

Il cambiamento climatico sta mettendo a dura prova la nostra vita in molti modi diversi e, purtroppo, dobbiamo aspettarci che la situazione peggiori nel corso dei prossimi anni. Una situazione che dipende anche da noi e da quanto siamo capaci di adottare comportamenti eco-friendly, anche se la maggior parte del lavoro deve essere fatto a livello istituzionale.

Soprattutto in alcuni ambiti, la direzione sembra essere quella corretta. Nonostante questo, è presto per parlare di un’inversione di rotta e gli eventi climatici gravi sono sempre più frequenti. Possiamo aspettarci che questa frequenza aumenti ancora nel corso degli anni e che lo faccia senza preavviso.

Come possiamo, allora, tutelare le nostre abitazioni da questi eventi climatici e, in particolare, dalle alluvioni? Ci sono diversi modi, di cui alcuni molto interessanti dal punto di vista architettonico. Proviamo a scoprirli.

Cambiamenti climatici: come prevenire

Prevenire è meglio che curare; infatti, anche per quanto riguarda la casa e le inondazioni, è decisamente meglio muoversi in anticipo per prevenire questi eventi e tutelarsi, piuttosto che ritrovarsi con l’enorme problema di una casa danneggiata, magari inagibile o addirittura distrutta.

Nessuno si augura che avvenga un qualsiasi tipo di evento climatico grave nei pressi della propria abitazione, ma se dovesse accadere? Diverse città in tutto il mondo si stanno attrezzando per reggere meglio l’eventuale impatto di una alluvione o di un evento climatico di questa natura.

Alcuni esempi interessanti

Un esempio per affrontare i rischi dati dai cambiamenti climatici sono le cosiddette “città spugna” al vaglio in Cina. Si tratta di un progetto architettonico e un sistema ecologico capaci di rendere la città una vera e propria spugna; così sarà in grado di assorbire l’acqua e limitare i danni da eccessive quantità improvvise della risorse più importante che abbiamo. Un progetto beta che potrebbe dare grandi soddisfazioni e segnare una strada davvero praticabile per il futuro dei nostri centri urbani più esposti.

Un altro metodo è invece più praticabile e già diffuso in Europa: si tratta dei “tetti verdi”. Veri e propri tetti che diventano una zona verde della città e, oltre a fornire un polmone sempre più raro nelle nostre zone urbanizzate, costituiscono un ottimo modo per assorbire l’acqua in eccesso ed evitare che si creino problemi quando le “bombe d’acqua” o altri eventi climatici colpiscono le città.

Un altro metodo è il cosiddetto “drenaggio sostenibile”, vale a dire un sistema ibrido che non considera il solo cemento per le costruzioni urbane, ma anche il verde. Ne sono un esempio i parcheggi in cui con il cemento si creano dei disegni che lasciano uno spazio per il verde; questi permettono di drenare correttamente l’acqua piovana e non incanalarla completamente a bordo strada, con il rischio che il sistema non sia in grado di accoglierla tutta. D’altronde, il cemento è impermeabile e solo il verde può svolgere questo importante lavoro.

Un ultimo accorgimento per fronteggiare i rischi derivanti dai cambiamenti climatici riguarda i sistemi fognari. Essi sono purtroppo spesso trascurati e lasciati sporchi, in balia di detriti e sporcizia; questo ha l’inevitabile conseguenza di non poter reggere grandi quantità d’acqua di colpo. Si tratta di attenzioni da imputare soprattutto alle amministrazioni, piuttosto che al semplice cittadino; tuttavia, anche sensibilizzare in tal senso può aiutare molto ad andare nella direzione corretta.

Assicurazione sulla casa: la miglior via per tutelarsi

Come può un privato tutelarsi se la maggior parte degli accorgimenti dipendono dalle istituzioni? Semplice, stipulando una polizza assicurativa che protegga la propria casa (o qualsiasi altro bene) dai danni relativi a disastri naturali ed anche agli incidenti.

Un’assicurazione sulla casa permette di dormire sonni tranquilli e di sapere che, se anche dovesse avvenire il peggiore degli eventi climatici, si ha un paracadute di sicurezza. Un privato ha sicuramente meno mezzi per proteggersi, ma è giusto che ne sia a conoscenza e possa tutelare ciò che conta di più. Buona parte della prevenzione, come suddetto, è compito delle amministrazioni ai vari livelli, anche se come noto sono spesso carenti le risorse destinate a questo tipo di interventi.

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