Il periodo della pandemia è stato caratterizzato dall’obbligo di tenere le distanze fisiche, ma, parallelamente, anche da un bisogno profondo di vicinanza, che ha creato rapporti tra vicini di casa, dirimpettai, abitanti dello stesso condominio, che magari da anni si conoscevano solo di vista o neanche quello, e che non avevano mai sentito il bisogno di interagire, a causa della vita frenetica fuori casa.
Questo fenomeno di “vicinanza tra vicini” non è stato causato solo dal senso di solitudine e dal bisogno di contatto emotivo: le persone, nel periodo della pandemia, hanno dovuto affrontare il drammatico problema della chiusura forzata generalizzata di negozi, uffici e servizi, e la solidarietà tra vicini di casa è stata in molti casi determinante anche per la risoluzione di problemi pratici.
Pandemia e vicinato: il bisogno di sentirsi meno soli
A raccontare bene quest’atmosfera di convivenza tra condomini è un film francese, presente sulla piattaforma Netflix, 8 Rue De l’Humanité, che racconta l’esperienza vissuta da un piccolo condominio popolato da persone bizzarre, molto diverse tra loro, per idee politiche e visioni del mondo, ma anche per condizione familiare e personale, costrette dalle circostanze a convivere e a cercare di farlo in armonia.
In questi casi, serve un canale di comunicazione efficace, ed è proprio per questo che in Pandemia, a Los Angeles, è stata fondata la startup Proptech Sugar, la quale ha lanciato un’app con lo scopo di connettere i residenti dello stesso palazzo o quartiere in modo che potessero cooperare e socializzare.
App per conoscere i vicini: la geniale idea di Fatima Dicko
A ideare Sugar, nel 2020, è la geniale ingegnera Fatima Dicko, che ha saputo trarre dalla disgrazia un’occasione per sperimentare una sua idea. L’obiettivo dell’app era quello di permettere ai vicini di casa di relazionarsi e comunicare in modo sicuro ed efficace.
Per realizzare quest’idea, Dicko ha collaborato con gestori di complessi residenziali, investitori immobiliari, allo scopo di far sentire meno soli ed isolati i loro residenti. C’è un dato che spesso viene sottovalutato: un inquilino infelice, se non si sente incluso nel suo contesto residenziale, è portato a trasferirsi, lasciare l’edificio o il quartiere, e magari parlare male dell’esperienza, penalizzando la reputazione dell’immobile o della zona, ed è questo che rende i gestori e i proprietari di complessi edilizi interessati ad un’iniziativa come quella dell’app Sugar.
App per socializzare: il vincente seed funding di Sugar
La sugar ha fatto un round di seed funding di successo, raccogliendo due milioni e mezzo di dollari e coinvolgendo compagnie di settore importanti come:
- Agya Ventures;
- MetaProp;
- Concrete Rose;
- Lightspeed Scout Fund.
Inoltre, il seed funding ha raccolto l’interesse di grandi investitori come il Ceo di SquareFoot Jonathan Wasserstrum, Diran Otegbade e Ben Zises.
Il successo dell’app è stato tale che, anche prima che si concludesse il seed round, Sugar era ormai diventata un’app di successo al livello planetario, con una crescita stabile e un ARR (il parametro che permette di capire se la redditività di un progetto è accettabile rispetto a quanto è stato investito, per esteso annual recurring revenue) a sei cifre.
App per conoscere persone: come funziona l’app di Sugar
L’app di Sugar non favorisce solo l’incontro, la conoscenza e l’amicizia con i propri vicini di casa. Una delle funzioni dell’app è quella di accedere agli ambienti senza dover utilizzare le chiavi e prenotare rapidamente servizi di manutenzione.
Anche i gestori immobiliari hanno dei vantaggi immediati: tramite l’app possono monitorare le iniziative dei residenti.
Uno dei punti vincenti di Sugar è la sua semplicità di utilizzo: rivolgendosi a persone di tutte le età e non sempre molto informatizzate, Sugar è vincente perché è user friendly, e, grazie alla sua ottima progettazione riguardo alla User Experience, riesce a rendere semplici le operazioni come il pagamento dell’affitto o lo sblocco di un ingresso, come dichiara la stessa Dicko a TechCrunch.
Migliori app per conoscere persone: ce ne sono altre?
Quando si parla di app per conoscere persone è molto importante chiarire che non stiamo parlando di app destinate a conoscere l’anima gemella o per incontri fugaci d’amore: in quel caso l’elenco sarebbe infinito!
Stiamo quindi parlando di app per socializzare tra vicini di casa, collaborare, farsi favori a vicenda come dare da mangiare al gatto o innaffiare le piante.
L’app della Sugar non è l’unica. Ad esempio, esiste l’app NextDoor, nata negli anni Dieci del 2000, quindi ben prima della pandemia, che ha lo scopo di favorire le collaborazioni tra vicini di casa, come consigliare un buon tuttofare, una babysitter, un docente che dà ripetizioni, ma anche aiutarsi con animali domestici e piante se qualcuno parte, o ancora a vendere piccoli oggetti di seconda mano per evitare gli sprechi.
Se queste app diventassero di uso comune, sicuramente cambierebbe completamente il vivere nei nostri quartieri.
In arte Irriverender, è Architetto di formazione, Docente di ruolo di Tecnologia, Copywriter e Seo Specialist.
Collabora con varie riviste e siti, scrivendo saggi su temi di architettura, domotica, design, real estate e tecnologia dell’abitare.