06 Maggio 2025, 09:00

“Chi fa da sé fa per tre”. Sarà vero? Ecco cosa può comportare il fatto di affittare casa da privato senza agenzia.

Affittare casa da privato: le principali cose da sapere

Forse, hai un immobile sfitto in una località turistica. Forse, hai un appartamento in una città universitaria, appetibile per uno studente. Comunque, se hai deciso di affittare casa da privato, devi innanzitutto assicurarti che i locali siano puliti e imbiancati. Gli elettrodomestici devono essere funzionanti e gli impianti a norma. Non ci devono essere vincoli d’alcun tipo sull’immobile (pignoramenti, ipoteche…).
Poi, tu e l’aspirante locatario dovrete assicurarvi di essere in possesso di documentazione in regola. Entrambi dovrete avere carta d’identità e codice fiscale in corso di validità. Devi fornire l’Attestato di Prestazione Energetica (APE). Deve essere presente una visura catastale aggiornata, così come dovrà essere aggiornata la valutazione dell’immobile. Occorrono anche la planimetria catastale e il certificato di agibilità, per illustrare la disposizione dei locali e garantire l’abitabilità. Se la casa fa parte di un complesso residenziale, bisogna aggiungere l’atto di provenienza e il regolamento del condominio.

Affittare casa da privato: i rischi più frequenti

Quando si decide di affittare casa da privato, un rischio frequente è proprio quello di dimenticare qualche documento necessario. Un altro è l’incontro con un inquilino inaffidabile. Potrebbe essere moroso nei pagamenti, o danneggiare l’abitazione.
Per tutelarti, devi richiedere al locatario la documentazione necessaria. Abbiamo già parlato del documenti d’identità. In questo modo, in caso di danni alla casa, il responsabile rimarrà identificato con certezza. Il locatario deve fornirti anche la busta paga o la Certificazione Unica, se è un lavoratore dipendente. Se è un autonomo, è tenuto a presentare il Modello Unico. Sono garanzie di affidabilità e stabilità economica. Inoltre, potresti richiedergli un’attestazione della banca o una fideiussione prestata da un parente.
Meglio farsi versare due mesi di cauzione, per coprire le spese in attesa di ricevere il denaro dell’affitto.
Puoi somministrare all’aspirante locatario un questionario circa la sua situazione familiare, la sua professione, i suoi interessi. L’idea migliore, però, è un bel colloquio di persona, ben prima di stipulare gli accordi. Conoscere l’aspirante inquilino è fondamentale, per chi vuole affittare casa da privato senza agenzia.

Come fare un contratto di affitto senza agenzia in modo semplice e sicuro

Una volta scelto con cura il locatario, bisognerà stendere il contratto d’affitto. Ricordati che sarà valido solo dopo la registrazione presso l’Agenzia delle Entrate, entro 30 giorni dalla stipula. Dovrai pagare l’imposta di registro e di bollo. Il contratto non registrato sarebbe nullo e comporterebbe anche sanzioni penali per le parti coinvolte.
Può darsi che il contratto valga per un breve periodo, come avviene per le case destinate alle vacanze. In tal caso, devi fare riferimento alla legge 96 del 2017. Il proprietario, in un rapporto di locazione breve, non ha obblighi di IVA, a meno che non affitti due o più appartamenti. Al termine, deve rilasciare una quietanza al locatario. Al momento della dichiarazione dei redditi, può scegliere fra tassazione ordinaria e cedolare secca.
Infine, un contratto di locazione inferiore ai 30 giorni non ha bisogno di registrazione presso l’Agenzia delle Entrate.

Insomma, se deciderai di affittare casa da privato, risparmierai sulle spese d’agenzia, ma non dovrai lasciarti sfuggire alcun dettaglio.

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