05 Giugno 2020, 11:45

Come cambieranno viaggi ed abitudini vacanziere con l’epidemia di Coronavirus? Quale sarà l’impatto sugli affitti short-rent ma anche, in stretta correlazione, su locazioni stabili e compravendite immobiliari?

Vacanze estive 2020: cosa cambierà e quali impatti sull’immobiliare?

Dal 3 Giugno in Italia sono consentiti gli spostamenti tra regioni diverse per qualsiasi motivo e riparte, seppur timidamente, il settore turistico, complice la costante diminuzione dei casi di persone positive al Covid-19. Se è vero che molti stranieri rinunceranno alle proprie vacanze nel Bel Paese, anche a causa di limitazioni e frontiere chiuse tra Stati, allo stesso modo gli italiani opteranno per vacanze domestiche, in un gioco che ci auspichiamo sia a somma zero, o quasi (fino al 2019 il turismo estero rappresentava il 50% del flusso turistico totale in Italia).

Da un recente sondaggio* è emerso che il 74% degli italiani non rinuncerà alle proprie vacanze (anzi, un 15% ha già prenotato), ma opterà per delle rilassanti vacanze all’italiana, spostandosi per lo più in auto (più del 53%) e raggiungendo i luoghi della propria infanzia e delle proprie radici.

Nella situazione post-lockdown che stiamo vivendo, il settore degli affitti turistici, seppur in difficoltà, si trova sicuramente in una posizione più favorevole rispetto al settore alberghiero – in cui il contatto e l’interazione tra personale e ospiti sono continui ed inevitabili. Secondo gli esperti anche il settore delle locazioni long-rent e quello delle compravendite immobiliari in località turistiche potrebbero beneficiare di alcune conseguenze dell’epidemia.

È confermato che la ripresa dei viaggi privilegerà gli spostamenti in macchina verso mete facilmente raggiungibili – il traffico aereo infatti è fortemente diminuito e molte compagnie taglieranno rotte e voli perché per sostenere i propri costi fissi necessitano di una massa critica non raggiungibile in queste condizioni, tanto che si stima che il traffico aereo non tornerà più, almeno nel breve periodo, ai livelli di convenienza e frequenza a cui eravamo abituati – e che la ‘nuova normalità’ nei viaggi porterà a preferire le case vacanze rispetto agli hotel.

Vacanze estive 2020: cosa cambierà e quali impatti sull’immobiliare?

È altrettanto vero che, nelle grandi città turistiche, essendo stato fortemente colpito negli ultimi mesi il settore del turistmo, molti appartamenti acquistati in ottica di investimento short-rent saranno (o sono già stati) riconvertiti in immobili disponibili per il segmento residenziale delle locazioni di lungo periodo, anche perché gli esperti prevedono un ritrovato interesse turistico a livello domestico verso la provincia e le aree rurali: si tenderà ad evitare le città più affollate, chi vive in provincia sarà più cauto nei viaggio, mentre gli abitanti delle città che per mesi sono stati rinchiusi in case piccole e scomode non rinunceranno a spostarsi nelle vicinanze per godersi spazi aperti e aria pulita in vacanza. Ciò porterebbe a un aumento dell’offerta immobiliare sul mercato delle locazioni e, di conseguenza, ad una diminuzione dei prezzi di locazione, in controtendenza rispetto al trend di aumento generalizzato dei canoni registrato fino al 2019. Altra tendenza che si potrebbe verificare è un aumento di domanda (e quindi di prezzi e canoni) di abitazioni luminose e con spazi esterni, caratteristiche che la pandemia ha fatto apprezzare maggiormente.

Alcuni investitori, poi, saranno portati a vendere e molti – ingolositi dai tassi convenienti dei mutui e dalla volontà di possedere una seconda casa dove spendere serenamente il periodo di villeggiatura – vorranno comprare.

Insomma, mentre il gigante dell’home sharing Airbnb, che negli ultimi anni aveva rivoluzionato il mercato degli alloggi per viaggi, rimodellando le dinamiche di città ed intere zone turistiche nel mondo, si trova oggi ad affrontare una fase oscura a causa del turismo internazionale fortemente limitato e di una revisione degli atteggiamenti pubblici nei confronti degli spazi condivisi, potrebbe aprirsi una finestra di opportunità vantaggiosa per il settore immobiliare tradizionale.

*lanciato nelle scorse settimane dal periodico mensile Marie Claire

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