13 Ottobre 2023, 15:46

Il Gruppo Tecnocasa pubblica i numeri relativi al primo semestre 2023 e fissa gli obiettivi per il futuro: crescita e rigenerazione le tematiche centrali.

Si è tenuta ieri a Milano la Conferenza Stampa del Gruppo Tecnocasa, in cui sono stati messi in luce i risultati raggiunti e sono stati pubblicati i numeri del gruppo relativi al mercato immobiliare del primo trimestre del 2023.

La crescita del Gruppo Tecnocasa

“Per il Gruppo Tecnocasa il 2023 è stato un anno di cambiamenti, di ristrutturazione e soprattutto di riorganizzazione di alcuni ambiti aziendali, con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente il nostro sistema.” Così ha aperto la conferenza Anna Pasquali, Consigliere Delegato Tecnocasa Holding. “Questo processo di rigenerazione è teso a sostenere il consolidamento e la crescita della nostra azienda e sta avvenendo a livello di management, di processi, di organizzazione e di reti.”

A conferma di questi propositi, sono stati pubblicati i numeri che vedono il Gruppo ancora tra i più importanti di tutto il panorama nazionale ed europeo.

Sono infatti 3.957 agenzie in 9 Paesi del mondo (+5%). In Italia, il comparto immobiliare conta 2.595 agenzie immobiliari, di cui 122 dedicate al mondo impresa, con un incremento totale del 3%. Gli operatori attivi sono circa 10.000 (tra affiliati, collaboratori e coordinatrici), con un’età media inferiore ai 30 anni, di cui il 45% composto da donne.

Mercato immobiliare e rigenerazione: un binomio sempre più incisivo

Il rallentamento della crescita dell’economia italiana, la difficoltà nell’accesso al credito hanno portato a un rallentamento della crescita del mercato immobiliare. I dati Tecnocasa mostrano come nel primo semestre del 2023 le compravendite residenziali in Italia sono state 350.855 con un decremento del 12,5% rispetto allo stesso periodo del 2022.

Se i prezzi delle case rimangono sostanzialmente stabili (+0,6%), continuano a salire, seppur in modo meno sostenuto i canoni di locazione, che fanno registrare un +3,4% per i monolocali, +3,0% per i bilocali e +3,2% per i trilocali.

Milano si conferma la città con i canoni di locazione mensili più elevati (775 € per un monolocale, 1068 € per un bilocale e 1453 € per un trilocale), Verona quella in cui i canoni sono cresciuti mediamente di più nella prima parte del 2023 (+4,4% per i monolocali, +3,6% per i bilocali, +3.9% per i trilocali). I tempi di locazione si sono portati a 36 giorni.

Fabiana Megliola, Responsabile Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa si è soffermata sull’importanza degli interventi di rigenerazione urbana, fondamentali per restituire fiducia al mercato e che attirano un numero sempre maggiore di potenziali acquirenti: “Il mercato immobiliare, mai come in questi anni, ci ha abituato a cambiamenti veloci, che chiedono risposte altrettanto veloci a nuove esigenze e modalità di vita. Una delle strade è sicuramente la rigenerazione che non deve però limitarsi a restituire a nuova vita un territorio, un immobile ma a creare anche senso di appartenenza, inclusione, crescita”.

Non è un caso che, negli ultimi 5 anni, le zone che hanno subito la più alta rivalutazione, siano quelle dove sono stati effettuati importanti interventi di riqualificazione, insieme alle zone universitarie.

I trend di mercato: uno spostamento verso l’Hinterland

“La prima parte del 2023 ha evidenziato tendenze nette e ben definite: aumentano gli acquisti per investimento, cresce l’età media degli acquirenti, aumenta la percentuale di residenti in grandi città che compra l’abitazione nell’hinterland”. Questa l’analisi di Piero Terranova, Analista Ufficio Studi.

Tecnocasa rileva infatti un profondo e sostanziale aumento degli acquisti per investimento, saliti al 19,6%, massimo negli ultimi 5 anni. A Milano, quasi 4 acquisti su 10 hanno questa finalità.

Sono sempre di più invece i residenti in grandi città che per la loro prima abitazione scelgono di spostarsi nell’Hinterland. La percentuale sale al 23%, confermando il trend post-pandemico.

Tecnocasa: i mutui rallentano ma c’è fiducia

L’intervento di chiusura ha invece interessato il tema dei mutui, in calo rispetto al 2022.

Le erogazioni, nel primo semestre 2023, sono in calo del -33%, principalmente a causa del rialzo dei tassi dovuto a una forte inflazione e al conflitto russo-ucraino che hanno portato le banche a un atteggiamento più conservativo.

Di conseguenza sale la durata media del mutuo, che arriva a 26,7 anni, e diminuisce l’erogato medio, oggi pari a 114.150€.

Tuttavia, il settore sta comunque rispondendo bene agli eventi che lo hanno fortemente condizionato, e c’è fiducia per il futuro.

“Dopo la ripresa della prima metà del 2022 gli ultimi indicatori per l’area Euro mostrano un rallentamento dell’economia. Le stime sul PIL dell’area sono state riviste sensibilmente al ribasso. L’inflazione è prevista in calo in area 3% nel 2024 e al 2% solo nel 2025. L’instabilità politica, inoltre, si ripercuote sulla fiducia delle imprese e dei consumatori.” È intervenuto così Renato Landoni, Presidente Kiron Partner SPA. “Alla luce del contesto macroeconomico appena illustrato i tassi dovrebbero aver toccato l’apice della crescita e, a meno di ulteriori scossoni legati all’andamento dell’economia, sono attesi stabili e in leggero ribasso a partire dal 2024. Le politiche di credito degli istituti restano attente ma concedono interessanti opportunità, soprattutto ai giovani che sono intenzionati ad acquistare la loro abitazione principale.”

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