Quando il John Hancock Center di Chicago è stato costruito nel 1965, ha richiesto 6 milioni di dollari di alluminio, una quantità sufficiente per produrre l’equivalente di 96 autobus turistici. Cinque anni dopo, gli ingegneri hanno ampliato l’Hancock costruendo la Torre Sears, un grattacielo di 427 metri per il quale sono state utilizzate più di 227 milioni di dollari di acciaio. Chicago è sempre stata una città di metallo e cemento, ma adesso una nuova ambiziosa proposta promette di introdurre un nuovo materiale per ridisegnare lo skyline di Chicago e delle grandi metropoli di tutto il mondo: il legno.
Perché grattacieli in legno?
Micheal Green, noto architetto canadese che ha costruito edifici di ogni tipo in tutto il mondo, ha spiegato che fra tutti i materiali che usa, il legno è il suo preferito. Fra le ragioni mostrate da Green, ed elencate anche dall’Economist, ci sono sia la praticità sia i bassi costi di produzione. Prima di tutto le costruzioni in legno sono meno invasive. Un edificio in legno pesa circa un quarto di un palazzo equivalente costruito in cemento o in metallo: significa che le fondamenta dovranno essere più piccole. Altra cosa da non sottovalutare nelle grandi città: costruire edifici in legno è molto meno rumoroso, non servono macchinari pesanti per scavare profonde fondamenta, pompare il cemento o spostare travi d’acciaio. Ancora: dato che i pannelli di legno sono un materiale estremamente compatto, sono più facili da trasportare. Green ha illustrato i plus degli edifici in legno anche in una TED Conference:
Michael Ramage, direttore del Centro per l’innovazione sui materiali naturali dell’Università di Cambridge, ha spiegato che per costruire un edificio in legno sono necessari un quinto degli autocarri rispetto a un equivalente edificio in cemento o acciaio.
Perché siamo portati a pensare che il legno non sia adatto per costruire edifici molto alti?
Il legno non è un materiale nuovo, naturalmente. Anzi, fino alla fine del XIX secolo il legname era ancora il materiale da costruzione dominante. Le cose sono cambiate dopo che una serie di brutali incendi urbani ha segnato la storia di grandi metropoli come Chicago e Londra. In realtà quella dell’infiammabilità degli edifici in legno è una falsa preoccupazione, causata per lo più alla memoria storica e da un problema di percezione legato alla banale nozione che il legno brucia. Gli esperti, però, spiegano che a provocare le fiamme sono piccoli pezzi di legno, i grossi blocchi di legno, invece, sono piuttosto difficili da incendiare. L’altro fattore che desta preoccupazione per gli alti edifici in legno è la resistenza. Ma la diffusione del legno laminato ha contribuito a migliorare molto l’affidabilità del materiale: i pannelli vengono incollati l’uno con l’altro a seconda dell’andamento delle loro fibre, cosa che le rende più solide e resistenti.
Nascono già i primi esperimenti
Negli ultimi anni diversi architetti hanno cominciato a progettare e realizzare palazzi ed edifici a più piani interamente in legno. Nel 2012 a Melbourne, in Australia, è stato terminato un palazzo residenziale di dieci piani con la struttura interamente in pannelli di legno laminato (cioè strati di legno pressato incollati fra di loro). Alla fine della sua costruzione, risultò il più alto edificio in legno del mondo. Due anni dopo a Bergen, in Norvegia, è stato completato un complesso di appartamenti di lusso da 14 piani in legno lamellare, un materiale molto simile. L’edificio di Bergen divenne immediatamente l’edificio di legno più alto al mondo, titolo che però gli venne sottratto solamente l’anno successivo da ‘the Cube’, un edificio di 33 metri aperto nel quartiere di Londra di Shoreditch. Presto altri due edifici dovrebbero superare in altezza the Cube: il Tall Wood Building, un residence universitario in costruzione a Vancouver, e la Oakwood Tower di Londra, per il momento ancora in fase di progetto.
Web enthusiast, appassionata di viaggi, libri e scrittura. Siciliana d’origine, milanese d’adozione, dopo una laurea in Management presso l’Università Bocconi di Milano, entra a contatto col mondo delle startup e del Prop-tech. Oggi lavora come Consulente di Marketing.