
La primavera è arrivata e iniziano le allergie, rese più gravi dagli effetti del climate change sulla qualità dell’aria. A compromettere la respirazione dei cittadini italiani sono anche le polveri sottili, presenti in Italia in modo eterogeneo nelle varie zone del Paese.
Qualità dell’aria: le città migliori e peggiori nel territorio italiano
La qualità dell’aria in Italia varia in modo significativo tra le diverse regioni e città del Paese. Tra le città più virtuose, si posizionano Trento, Mantova e Pordenone, le quali tendono a registrare livelli più bassi di inquinamento atmosferico, con valori di PM10 e PM2.5 sotto la media nazionale.
Tra le città meno virtuose, troviamo invece metropoli come Milano e Torino, che generalmente soffrono di livelli più elevati di inquinanti atmosferici, a causa della densità del traffico e dell’industrializzazione di queste aree.
Inquinamento: i fattori geografici e relativi alla produttività
Ci sono anche delle differenze che dipendono dalla zona geografica: le differenze nella qualità dell’aria tra Nord, Centro, Sud e Isole possono essere attribuite a una serie di fattori legati alla posizione e alle attività produttive del territorio.
Le regioni settentrionali, come il Veneto, possono essere influenzate dalle emissioni industriali e dal traffico intenso, mentre le regioni meridionali, come la Campania, possono soffrire di inquinamento atmosferico dovuto alla combustione di rifiuti e all’agricoltura intensiva. Le isole, come la Sardegna e la Sicilia, possono godere di una migliore qualità dell’aria grazie alla minore industrializzazione e alla minore densità di popolazione.
Anche i fattori meteorologici e geografici possono influenzare la dispersione degli inquinanti, contribuendo alle differenze locali nella qualità dell’aria. Ad esempio, l’accumulo di smog può essere più comune nelle valli strette e nelle aree con scarsa ventilazione, come la Pianura Padana.
Inoltre, va considerato che le polveri sottili (PM10 o PM2,5) vengono portate a terra dalle piogge, e questo fa sì che le zone d’Italia più piovose abbiano una migliore qualità dell’aria.
Indice della qualità dell’aria: come misurare l’inquinamento
Esiste un parametro che indica la qualità dell’aria: esso si chiama “Air quality index” (Indice della qualità dell’aria).
Il parametro considera la concentrazione di questi inquinanti:
- PM10, PM2,5, C6H6 (Benzene),
- No2 (Biossido di azoto),
- CO (Monossido di carbonio),
- SO2 (Biossido di zolfo),
- O3 (Ozono).
Monitoraggio della qualità: il “Mal’Aria di città” di Legambiente
A monitorare la qualità dell’aria in Italia è Legambiente, tramite il rapporto “Mal’Aria di Città”. Il rapporto del 2024 indica che ad aver superato i limiti di emissioni, nel 2023, sono state 18 città su 98. La peggiore città è stata Frosinone, che ha superato il limite per ben 70 giorni, Treviso per 66 giorni, Mantova, Padova e Venezia con 62 giorni.
La zona più inquinata è risultata la Pianura Padana, che, essendo circondata da monti, non usufruisce di un buon ricambio d’aria. Risulta interessante il fatto che le città più inquinate, tranne Frosinone, siano tutte situate al Nord Italia, ma lo studio rivela che anche tra le città più virtuose si classificano molte città del Nord Italia, per l’esattezza quattro su cinque della top 5.
Infatti, le città con un’aria migliore sono risultate Sondrio, Belluno, Cuneo, Nuoro e Aosta.
Qualità dell’aria e inquinamento: i dati degli ultimi giorni
Come stanno andando le cose in questi ultimi giorni?
Al Centro Italia la qualità dell’aria è in netto miglioramento, soprattutto nel fronte adriatico. Anche al Sud Italia e nelle Isole la qualità dell’aria è ottima anche grazie al grande apporto dei venti. Al Nord Italia i parametri stanno migliorando in città come Milano, Torino, Trieste, Bologna, Venezia e Genova, sia nei centri, sia nelle periferie, anche se la situazione rimane ancora poco felice nella periferia e nell’Hinterland milanese. Ancora non ottimale è la situazione della Laguna di Venezia.
La speranza è che le pubbliche amministrazione si impegnino a limitare l’inquinamento per migliorare la vita dei cittadini italiani, indipendentemente dal fatto che risiedano al Sud, al Nord, al Centro, in aree campestri o in città.

In arte Irriverender, è Architetto di formazione, Docente di ruolo di Tecnologia, Copywriter e Seo Specialist.
Collabora con varie riviste e siti, scrivendo saggi su temi di architettura, domotica, design, real estate e tecnologia dell’abitare.