26 Marzo 2025, 17:42

Forse, vuoi ridurre le bollette carissime che ti tocca pagare. Forse, vuoi ristrutturare la tua abitazione. Fatto sta che ti stai chiedendo quale tipo di riscaldamento scegliere per la tua casa. Le opzioni sono varie, così come sono vari i fattori da considerare.

Quale tipo di riscaldamento scegliere: i fattori da considerare

Prima di optare per un sistema di riscaldamento, ci sono più elementi da osservare. Innanzitutto: in che tipo di casa vivi? È un appartamento o un’abitazione indipendente, con ampi spazi interni? Qual è la sua classe energetica? Poi, bisogna chiedersi quale utilizzo s’intenda fare del riscaldamento: di quante persone è composto il nucleo domestico? Occorre acqua calda per uso sanitario?
Naturalmente, è necessario tener conto del clima, che influisce non poco sulle temperature da mantenere in casa.
Come verrà distribuito il calore? Avrai i tradizionali caloriferi? Oppure, il riscaldamento sarà a pavimento?
In base all’isolamento dell’edificio e ai metri cubi da riscaldare, dovrà essere calcolata la potenza richiesta. Quanto alle fonti energetiche, di quali disponi? Metano, pannelli solari, combustibili fossili, biomasse?
In termini di investimenti, potresti preferire un’installazione economica nell’immediato, oppure una costosa con risparmi a lungo termine.
Infine, con quanta efficienza vuoi che l’impianto funzioni?

Impianti di riscaldamento: le opzioni disponibili

Quando ci si chiede che tipi di riscaldamento scegliere, si apre un mondo di possibilità.
In primis, ci sono le classiche caldaie a condensazione a gas: producono calore sia per il riscaldamento che per l’acqua calda ad uso sanitario e sono adatte a qualsiasi tipo di abitazione. Casomai tu volessi riutilizzare i caloriferi e avessi già un impianto a gas, questa sarebbe la soluzione più comoda.
La pompa di calore è un’opzione ecologica e che comporta risparmio a lungo termine, anche se è alquanto costosa da installare. È utilizzabile anche d’estate per raffrescare. Non è però efficiente nei climi rigidi. Volendo, esistono i sistemi ibridi, che uniscono una pompa di calore a una caldaia a condensazione.
Una caldaia a biomassa (legna, pellet, cippato) è una soluzione confortevole e anche ecologica, visto che riutilizza scarti di materiali non inquinanti. Anche in questo caso, l’impianto costa; però, il combustibile è assai economico. Permette di non dipendere dalle forniture di metano e riscalda bene l’acqua; richiede tuttavia uno spazio di stoccaggio della biomassa.
È molto ecologico anche un sistema solare termico, che consente inoltre di risparmiare sulle bollette. Per installarne uno, esistono incentivi e agevolazioni. Bisogna però abitare in un luogo assolato e luminoso, perché il sistema funzioni. D’inverno o nei giorni nuvolosi, potrebbe servire un impianto di supporto.
Nelle regioni dal clima rigido, è particolarmente indicato l’impianto di riscaldamento a pavimento. La distribuzione del calore è omogenea e la caldaia lavora a temperature inferiori, rispetto a quelle di un impianto a gas. Il riscaldamento a parete e a battiscopa utilizza lo stesso principio, ma il calore viene emesso da pannelli o serpentine radianti applicati alle pareti. Garantisce un riscaldamento uniforme e crea una barriera contro il freddo esterno. Però, limita la disposizione del mobilio.

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