Fioriscono i siti online per vendere immobili tra privati. Non solo in Italia – su questo blog avevamo già parlato dei casi italiani – ma anche all’estero.
In Gran Bretagna ad esempio, dove nel 2014 è nato Purplebricks.
Purplebricks si propone agli utenti inglesi come un agente immobiliare unconventional – perché virtuale, online – e dichiara guerra ai tradizionali agenti immobiliari su strada, tanto da presentarsi orgogliosamente come il più grande agente immobiliare del Regno Unito.
Per Michael Bruce, CEO del portale, il tradizionale modo di comprare e vendere casa affidandosi ad un agente immobiliare che guadagna su provvigione è ‘scomodo, datato e costoso’.
Dopo un inizio tiepido, in meno di due anni Purplebricks è diventato il terzo portale immobiliare del Regno Unito. Secondo gli ultimi dati pubblicati dal portale, il sito registrerebbe una vendita ogni 16 minuti.
Le vendite totali – incluso il corrispettivo australiano lanciata l’anno scorso in agosto – hanno raggiunto 18,7 milioni di sterline, con una crescita del 159 per cento rispetto allo scorso anno.
Purplebricks sta inoltre considerando l’espansione in Francia, in Germania – e persino negli Stati Uniti.
Come funziona Purplebricks?
La registrazione è gratuita e richiede pochi minuti. Si inseriscono le informazioni di base e si specifica se si vuole vendere/acquistare un immobile oppure dare/prendere in affitto.
È possibile, inoltre, richiedere una valutazione gratuita dell’immobile da vendere.
A detta dei suoi ideatori, Purplebricks offre lo stesso servizio di un agente immobiliare tradizionale ad una frazione del costo (con un risparmio di circa il 60% – 70% secondo gli standard inglesi). Il portale mette a disposizione degli utenti un servizio a 360 gradi, perché fornisce una combinazione di strumenti tecnologici, supporto online e il lavoro di esperti immobiliari locali.
La fee fissa per usufruire del servizio vendita è di 849 sterline (1.199 a Londra). Per gli affitti, invece, se l’affare va in porto al portale spetta una mensilità, altrimenti nulla.
Non è necessario pagare la fee nel momento in cui si sottoscrive l’incarico di vendita, ma si può scegliere di pagare anche dopo, al verificarsi di determinate condizioni:
- quando l’immobile viene venduto
- se si ritira il mandato di vendita
- a 10 mesi da quando si è iniziato ad usufruire del servizio
Perché Purplebricks potrebbe fare la differenza nel real estate?
Secondo Propertyportalwatch – forse la più importante testata internazionale specializzata in real estate – Purplebricks potrebbe avere una portata rivoluzionaria nel real estate, in grado di creare un’inversione di rotta.
Siamo portati a credere che, nell’era della disintermediazione, solo una piattaforma peer-to-peer possa fare la differenza. Ma il mercato immobiliare ha le sue specificità che altri mercati non hanno.
Come giustamente spiegato da Propertyportalwatch “non sarà mai un app a vendere la tua casa. Il lavoro di un agente immobiliare non potrà mai essere completamente sostituito da un algoritmo”.
La tecnologia potrebbe essere in grado di modificare radicalmente altri settori dove i costi di transazione sono più bassi e la frequenza d’acquisto più alta, ma non nell’immobiliare. I consumatori desiderano ancora una persona che li guidi e li accompagni per mano nel processo di compravendita di un immobile.
Sicuramente però un portale che racchiude in sè sia il servizio di intermediazione – la parte fisica della relazione – , che la pubblicità online costituisce una minaccia credibile per il ruolo tradizionale di agente immobiliare, soprattutto se si tiene conto delle basse tariffe richieste.
Web enthusiast, appassionata di viaggi, libri e scrittura. Siciliana d’origine, milanese d’adozione, dopo una laurea in Management presso l’Università Bocconi di Milano, entra a contatto col mondo delle startup e del Prop-tech. Oggi lavora come Consulente di Marketing.