Quando si decide il grande passo e si acquista un immobile le imposte principali da versare all’amministrazione sono:
- l’imposta di registro
- l’imposta ipotecaria
- l’imposta catastale
A queste può accompagnarsi anche l’Iva, se si acquista da una società, per es. da un costruttore.
Le aliquote di tali imposte variano a seconda di chi compra, di chi vende e del bene oggetto di compravendita.
Benefici prima casa
Per gli acquisti che riguardano la prima casa, le imposte di registro, ipotecaria e catastale scendono considerevolmente e l’Iva, se dovuta, diminuisce dal 10 al 4%. Dal 1° gennaio 2014, inoltre, per l’acquisto di prima casa da privato, l’imposta di registro è scesa dal 3% al 2% e le imposte ipotecaria e catastale calano da 168 euro ciascuna a soli 50 euro cadauna. I piccoli acquisti, invece, risultano penalizzati poiché sempre dalla stessa data l’imposta di registro si versa con un importo minimo di 1000 euro, il che indubbiamente peggiora la situazione per le piccole compravendite.
Requisiti
Per usufruire delle agevolazioni prima casa occorre rispettare alcune regole:
- l’abitazione non deve avere caratteristiche di lusso;
- l’immobile deve essere ubicato nel Comune di residenza o, al massimo, in quello in cui l’acquirente intende stabilire la residenza entro 18 mesi dalla stipula o nel Comune in cui ha sede o svolge la propria attività principale ovvero, se trasferito all’estero per lavoro, in cui ha sede il datore di lavoro; se chi compra è un cittadino italiano emigrato all’estero l’immobile può essere ubicato nell’intero territorio nazionale purché sia acquisito come “prima casa” sul territorio italiano. Per il personale delle Forze armate e di quelle di polizia non è richiesta la condizione della residenza nel comune di ubicazione dell’immobile.
Inoltre, nell’atto di acquisto il compratore deve dichiarare:
- di non essere titolare, esclusivo o in comunione col coniuge, di diritti di proprietà, usufrutto, uso e abitazione di altra casa di abitazione nel territorio del comune dove si trova l’immobile oggetto dell’acquisto agevolato;
- di non essere titolare, neppure per quote o in comunione legale, su tutto il territorio nazionale, di diritti di proprietà, uso, usufrutto, abitazione o nuda proprietà, su altra casa di abitazione, acquistata, anche dal coniuge, usufruendo delle agevolazioni per l’acquisto della prima casa;
- di impegnarsi a stabilire la residenza entro diciotto mesi nel comune dove è situato l’immobile oggetto dell’acquisto, qualora già non vi risieda.
Per quanto riguarda le case di lusso, la recente riforma delle imposte ha portato in dote con sé anche un’altra importante novità. Per verificare se l’immobile sia di lusso oppure no, ai fini dell’imposta di registro e dell’Iva occorre solo accertarsi che la categoria catastale non sia A/1, A/8 o A/9, invece di verificare i complessi criteri vigenti in precedenza.
Per riepilogare
Sull’acquisto della prima casa è dovuta sul prezzo di vendita:
– se si acquista da un’impresa (ad es.: il costruttore)
- l’IVA al 4%
- l’imposta ipotecaria in misura fissa di 200,00 euro
- l’imposta catastale in misura fissa di 200,00 euro
– se si acquista da un proprietario privato
- l’imposta di registro al 2% (al ricorrere di determinate condizioni, l’acquirente può chiedere che la base imponibile sia determinata in base alla rendita catastale rivalutata)
- l’imposta ipotecaria in misura fissa di € 50,00
- l’imposta catastale in misura fissa di € 50,00
Se per l’acquisto della prima casa ci si è avvalsi di una agenzia immobiliare, è prevista la detrazione ai fini Irpef (nella misura del 19%) dei compensi corrisposti alla agenzia per un importo non superiore a 1.000 euro (in pratica si riconosce una detrazione massima del 19% di 1.000 euro = 190,00 euro).
Web enthusiast, appassionata di viaggi, libri e scrittura. Siciliana d’origine, milanese d’adozione, dopo una laurea in Management presso l’Università Bocconi di Milano, entra a contatto col mondo delle startup e del Prop-tech. Oggi lavora come Consulente di Marketing.