13 Luglio 2017, 18:19

Vi ricordate di On The Market, il portale inglese che sta dalla parte degli agenti immobiliari? Ne avevamo parlato qui.

Siete curiosi di sapere come è andata a finire?

Per chi non conoscesse bene il caso OnTheMarket, riepiloghiamo brevemente i fatti. Si tratta di un portale inglese nato nel gennaio 2015 e di proprietà di un consorzio di agenti immobiliari – tra cui i gruppi Savills, Chestertons e Knight Frank.

OnTheMarket era nato sulla scia dell’insoddisfazione di alcuni – tanti – agenti immobiliari inglesi, scontenti dell’eccessivo protagonismo dei portali, che stavano acquisendo il controllo dell’intero processo di compravendita immobiliare, costituendo una seria minaccia per il ruolo del mediatore, per di più alle esose tariffe inglesi.

Così è nato questo nuovo portale -che peraltro ha riscosso fin dall’inizio un ottimo riscontro in termini di traffico -con l’obiettivo di garantire agli agenti immobiliari un canale terzo rispetto ai due operatori leader di mercato in Gran Bretagna – due giganti sempre più ingombranti – Rightmove e Zoopla.

La particolarità di OTM è che richiede agli agenti immobiliari che vogliono promuovere i loro annunci sul sito di listare i propri annunci al più su uno soltanto dei due portali commerciali competitor, Zoopla o Rightmove.

La sua cosiddetta “regola one other portal” è stata contestata dall’agente immobiliare Cheshire, Gascoigne Halman, che ha aderito a OTM, ma è stato successivamente citato per violazione del contratto. Gascoigne Halman si è difeso presso il Tribunale di appello della concorrenza, sostenendo che le regole di OTM erano anticoncorrenziali.

Per questo motivo OnTheMarket era stato citato in giudizio. 

Ma il tribunale si è da poco espresso a favore di OTM ne ha parlato anche il Telegraph dichiarando legittima la regola ‘one other portal‘. Secondo il tribunale inglese, infatti, “la regola non faceva parte di una pratica concertata più ampia per boicottare i suoi rivali”.

Continua quindi la battaglia tra i portali nel Regno Unito e questa sentenza segna un ulteriore punto a favore di OTM. Il primo il portale l’aveva segnato ai danni di Zoopla che, proprio a causa della regola one other portal, aveva visto scendere vertiginosamente il numero dei suoi inserzionisti.

Ian Springett, direttore generale di OTM, ha commentato: “I due maggiori portali in carica continuano a sfruttare le preziose liste immobiliari degli agenti che salassano con tariffe sempre crescenti per generare grossi profitti per i propri azionisti e stanno cercando di difendere con forza la proprio posizione di duopolio. OTM, invece, vuole dare a tutti gli agenti immobiliari anglosassoni visibilità web del proprio portafoglio immobiliare, con regole e prezzi chiari e trasparenti per tutti”.

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