24 Settembre 2015, 19:23

Un giovane diplomato o laureato deve essere messo in condizione di poter aspirare ad aprire la propria azienda nel settore dell’intermediazione immobiliare, per competere sul mercato. I requisiti imposti dalla legge sono onerosi, e prevedono il titolo di studio, la frequenza obbligatoria di un corso di formazione e il superamento di un esame presso la Camera di Commercio. Il tutto per ottenere la qualifica professionale che dà titolo a praticare l’attività di mediatore nei vari rami prescelti. Nonostante viviamo nell’era digitale, caratterizzata dall’utilizzo del computer nei vari campi della società, vi è ancora chi ritiene che la formazione a distanza sia da bandire a favore di quella tradizionale in aula, a scapito dei meno abbienti e dei più disagiati. Da una ricerca effettuata dall’Ufficio Studi ANAMA balza evidente un’anomalia, rappresentata dalla Regione Lombardia che, per delineare i percorsi formativi per alcune professioni non riconosciute, non prevede la Formazione a Distanza (Fad), come invece fanno quasi tutte le Regioni italiane. Di fatti, analizzando la Delibera Giunta Regionale Lombardia 1 dicembre 2010, n. 9/887, ci si rende conto come la stessa preveda, per le ore di formazione a distanza,  un limite di un 20% dell’offerta formativa. Infatti, se la Formazione a distanza nasce per venire incontro ai soggetti impossibilitati a frequentare le aule, la percentuale di utilizzo della stessa deve essere dell’80%, al fine di rendere meno pesante a chi si trova in difficoltà accedere all’offerta formativa. La formazione d’aula, di fatto, ostacola la partecipazione di allievi e futuri imprenditori che risiedono in aree isolate, o colpiti da handicap, o molto più semplicemente alle prese con impegni di lavoro che non consentono loro, almeno non così facilmente come sarebbe consentito con la formazione a distanza, di conciliare gli impegni attuali con i programmi di apprendimento. Rinunciando alla formazione a distanza si rinuncia alla tecnologia, alla innovazione, al progresso, di fatto arretrando anche in questo campo rispetto al resto del mondo. Leggi il comunicato stampa.

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