30 Settembre 2015, 18:37

La tecnologia sta riplasmando il settore immobiliare che adesso dialoga direttamente con i clienti, è più accessibile e facile da navigare. Diverse startup high-tech stanno presidiando tutte le fasi della filiera, dall’acquisto dell’immobile, al trasloco, fino alla manutenzione degli spazi, per rendere il tutto più facile per il consumatore e provvedere ad ogni tipo di bisogno, più o meno latente.

Prima dei portali, l’acquisto di una casa era un processo complesso, che coinvolgeva inevitabilmente un gruppo selezionato di professionalità – gli agenti – detentori dei segreti della compravendita immobiliare. Con l’avvento e il successo dei portali, si è democratizzato il processo di acquisto o locazione di una casa, portando ad una rivoluzione nel settore immobiliare residenziale. Non solo il processo è diventato più facile e trasparente, ma a causa di una maggiore accessibilità alle informazioni, i consumatori hanno improvvisamente avuto la possibilità di diventare più consapevoli riguardo alle case che volevano prendere in affitto o acquistare, e quindi più potenti.

A riempire le restanti lacune che rendevano difficoltosa l’esperienza del consumatore hanno pensato, pian piano, diverse startup, attive principalmente negli Stati Uniti, ma che si stanno diffondendo velocemente anche nel resto del mondo, che hanno cominciato ad affrontare molti dei punti deboli del settore.

Nel 2011, ViewTheSpace ha lanciato la possibilità di conoscere a fondo, da lontano, un immobile commerciale, prima di trasferirvisi – un plus importante in un settore in cui la visualizzazione di uno spazio generalmente coincideva con il vedere di persona l’immobile o, al più, visionarlo attraverso video e foto inconsistenti. ViewTheSpace offre video in alta definizione di spazi commerciali, con vedute aeree e panoramiche a 360 gradi. Il loro servizio riguarda esclusivamente uffici e spazi commerciali e rende il processo di ricerca molto più facile ed accessibile.

Floored, fondata nel 2012, ha introdotto un nuovo tipo di visualizzazione spaziale. Prima di Floored, la visualizzazione di un immobile su Internet era limitata a foto e video. Floored, invece, ha apportato un approccio digitale alla ricerca di immobili online. Il suo software trasforma case, uffici – davvero qualsiasi tipo di immobile – in mondi virtuali interattivi attraverso la modellazione 3D. Il servizio di Floored è esteso sia agli immobili residenziali che a quelli commerciali.

Che dire della più grande tendenza immobiliare del momento – la sharing economy o consumo collaborativo? Airbnb è arrivata sulla scena nel 2008, con un’applicazione che permette ai proprietari di immobili di scaricare alcuni dei costi di proprietà attraverso l’introduzione di un approccio di condivisione rivolto a chi è in viaggio e cerca una sistemazione meno anonima e impersonale di una stanza d’albergo. Da quando l’economia della condivisione ha cominciato a prendere piede, altre aziende non si sono lasciate scappare l’opportunità di inserirsi nel mercato, per migliorare l’esperienza cliente.

Rentshare nata nel 2011, affronta il problema del pagamento dell’affitto e delle spese collegate, attivando meccanismi di “crowdsourcing”, ovvero di raccolta di risorse, da quanti vivono nella stessa casa, direttamente online. Rentshare rende il pagamento dell’affitto più semplice, e sottrae agli affittuari l’odiosa incombenza di rintracciare i coinquilini per pagare le bollette in tempo.

 Che dire del problema di trovare il coinquilino giusto? Roomi lo risolve fornendo un mercato di potenziali compagni di stanza e attivando nuove connessioni all’interno della nutrita comunità delle persone che coabitano. Con Roomi coabitare non è più un incubo, perché si ha la possibilità di trovare, tramite un sistema di profilazione degli iscritti, il compagno di stanza/casa ideale.

Splacer ha portato un passo avanti l’approccio di condivisione di Airbnb. Invece di una piattaforma per condividere camere o intere case con viaggiatori occasionali, Splacer offre un noleggio a ore o giorni, orientato verso persone che vogliono ospitare eventi, come feste, aste, barbecue e mostre d’arte. Splacer rappresenta per i proprietari un’opportunità per recuperare una parte dei costi legati al possesso di una casa, per i consumatori la possibilità di trovare spazi adeguati ad ospitare eventi, a buon mercato.

L’informazione è fondamentale nel settore immobiliare. Prendiamo, per esempio, una situazione in cui un agente, oppure un acquirente o un potenziale inquilino vedano uno spazio commerciale che sembra vuoto da fuori e vogliano saperne di più. Nel mercato immobiliare tradizionale, queste persone avrebbero dovuto prendere i riferimenti del proprietario ed effettuare una ricerca con i mezzi a propria disposizione. Falkon, fondata nel 2015, ha cercato di accelerare questo processo e consentire alle persone di ricercare istantaneamente i dati su immobile e proprietari. La loro app è gratuita e funziona a livello locale; è disponibile sia per gli immobili residenziali che per quelli commerciali.

La tecnologia sta cambiando ogni parte del mondo immobiliare, dal modo in cui si lavora in ufficio, al modo di cercare casa. Le startup tecnologiche stanno segmentando e riassemblando un settore che per decenni è stato esclusiva di alcune imprese e figure professionali. Il vero vincitore è il consumatore che ora ha la possibilità di infiltrarsi in un settore che è stato a lungo chiuso e ottenere più facilmente ciò che desidera.

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