20 Luglio 2023, 11:49

Acronimo ESG: significato e definizione

L’acronimo ESG, coniato nel 2004 in una pubblicazione intitolata “Who Care Wins – Connecting Financial Markets to a Changing World” significa Environmental, Social and Governance.
Questo acronimo nasce per integrare le questioni ambientali, sociali e di corporate governance nel mercato finanziario.
Già negli anni Novanta si era diffusa la Triple Bottom Line, meglio conosciuta come “Persone, Pianeta, Profitti”, che metteva in risalto come l’ecologia e i diritti delle persone fossero tanto importanti quanto i guadagni.

Investimenti ESG

Avere una strategia ESG comporta il fare investimenti in società con rating elevato, che integrano nel proprio processo fattori con un impatto positivo sul Pianeta riguardo ai diritti civili e all’ambiente, mettendo al centro i temi sociali e ambientali.
Gli investitori ESG hanno una visione olistica e contribuiscono alla lotta contro l’ineguaglianza sociale e il cambiamento climatico, ma non è questo il motivo per cui è consigliabile investire nelle ESG: una strategia ESG può offrire ampi rendimenti.
Infatti, le imprese hanno più possibilità di successose creano valore per tutti i soggetti coinvolti: dipendenti, clienti, fornitori, comunità di persone, Pianeta.

Criteri ESG e rating ESG: Cosa si intende per fattori di sostenibilità?

I fattori ESG sono oggi il caposaldo dell’SRI, Sustainable and Responsible Investing (investimento sostenibile e responsabile).

I criteri utilizzati per dare un rating ad una società sono i tre fattori di sostenibilità:

  1. Sostenibilità ambientale: si valuta l’impatto ambientale dell’impresa, in termini di impronta di carbonio, sostanze chimiche emesse, utilizzo di materiali e fonti energetiche non rinnovabili e impegno nel campo della sostenibilità ambientale, riguardo a rifiuti, inquinamento, emissione di gas serra, cambiamento climatico, deforestazione.
  2. Sostenibilità sociale: viene valutato l’impegno dell’impresa sui diritti umani: diritti LGBTQ+, diritti delle minoranze etniche, politiche per eliminare il gender gap. Viene valutata la gestione del capitale umano, le condizioni di lavoro, la salute e la sicurezza del personale, il rispetto della diversity, le pari opportunità.
  3. Sostenibilità economica e Governance: vengono valutate le politiche che il Consiglio di Amministrazione attua e quanto comprende persone appartenenti a minoranze. A essere valutato è l’amministrazione aziendale, la retribuzione dei i dirigenti, le strategie fiscali, la struttura del CdA e la presenza di rappresentanti delle minoranze in esso.

Come si costruisce un rating ESG?

Le società col rating ESG migliore possono avere un grande ritorno di brand reputation e creare valore per i loro azionisti

Come spiega Linda Zhang, Senior Advisor di SoFi e CEO di Purview Investments: “Le società di rating tendono a basarsi su più criteri per valutare ciascuna delle singole componenti E, S e G”.

Ci sono delle società che si occupano del rating. Le più celebri sono: Dow Jones, JUST Capital, MSCI Refinitiv e Bloomberg. Ogni società utilizza criteri leggermente diversi, ma ad essere analizzati sono sempre questi parametri:

  • i bilanci annuali;
  • la gestione delle risorse umane;
  • la struttura aziendale;
  • le strategie di sostenibilità ambientale;
  • lo stipendio del CdA;
  • l’eventuale coinvolgimento aziendale nella vendita di armi.

L’analisi non riguarda solo le performance attuali, ma anche quelle future, quindi i cambiamenti che possono avere conseguenze sulla sua redditività e sul suo impatto sul Pianeta e sulla società.

Quali funzioni svolge la Commissione per gli investimenti ESG? 

Anche la Commisione Europea ha un ruolo chiave: sostenere e sviluppare gli investimenti in progetti socialmente ed ecologicamente sostenibili, atti a favorire l’integrazione dei criteri ambientali, sociali e di governance nella gestione dei rischi, senza trascurare il fattore tempo.

Fonti ESG: perché sceglierle

Scegliere Fonti ESG significa costruire un portafoglio di investimento che valorizzi le imprese che rispettano la sostenibilità da tutti i punti di vista. Si tratta di un investimento etico, ma anche conveniente e che garantisce ottimi profitti nel tempo.

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