Ornella Vanoni, nata a Milano nel 1934, è una vera e propria icona di questa città. Esploriamo la sua dimora meneghina, che ben rappresenta la semplicità del carattere di Ornella.
Casa di Ornella Vanoni: la storia di questo acquisto
La Vanoni ha comprato questa casa d’impulso, al ritorno da New York, con l’aiuto della sua allora assistente personale, l’Arch. Nadia Orecchio, che ha fatto per lei una preselezione, conoscendo profondamente le esigenze della cantante.
La pianta dell’appartamento richiama il gusto anni Cinquanta. Infatti, è presente un ingresso su un corridoio che fa da elemento distributivo, sapientemente decorato con pregevoli elementi di antiquariato.
Dove vive Ornella Vanoni e chi ha progettato la sua casa
La progettazione degli interni è stata affidata all’Architetto veneziano Alessandro Trevisani, affiancato dalla collega Nadia Orecchio.
Trevisani aveva già curato diverse ristrutturazioni per la cantante in passato, sapendo ascoltare le esigenze di Vanoni ma sapendo anche proporre soluzioni dinamiche e originali. Tramite l’uso sapiente del colore e la valorizzazione delle grandi finestre, l’architetto ha reso questo piccolo appartamento molto più luminoso e morbido.
Casa di Ornella Vanoni: la scelta dei colori e le opere d’arte alle pareti
Per le pareti, è stato scelto un verde molto chiaro e delicato, elemento conduttore di tutto il progetto, scelto per la tranquillità che trasmette e il modo in cui permette agli ambienti di rimanere molto luminosi.
Il colore delle pareti è abbinato a quello del mobilio, che si basa sul bianco, su un color legno rosato e su un rosa antico tendente al beige. Questi colori trasmettono equilibrio e accoglienza.
Ornella Vanoni ha così commentato la scelta del colore. «Il verde delle pareti è rasserenante, qui non ho nessuna angoscia. E d’altronde io non credo nei muri bianchi in una città come Milano, non siamo mica in Sardegna!». Le pareti ospitano opere d’arte di autori di spicco, come Pomodoro, Melotti, Pianon e Boetti, che sembrano fiori in un prato color verde salvia. In sala è stato inserito un camino, proposto dall’Architetto Trevisani, nonostante le iniziali resistenze di Ornella.
Casa Ornella Vanoni a Milano: una dimora tra Sempione e Brera
L’abitazione si trova accanto al Parco Sempione, polmone cittadino, ed è posizionata nel cuore del quartiere Brera, una delle zone intellettualmente più vivaci della città, ma cos’hanno di speciale questi luoghi?
Dove vive Ornella Vanoni a Milano: il quartiere Brera
Brera, il cui nome deriva dal milanese “braida”, terreno incolto, è la zona più romantica e bohémienne di Milano. È noto come quartiere degli artisti e, nonostante faccia parte di una delle più importanti metropoli italiane, regala, a chi attraversa, delle atmosfere tipiche di una piccola cittadina.
Per questo, è fortemente consigliato attraversarla a piedi, per coglierne ogni scorcio inaspettato. Si trova nel cuore del capoluogo lombardo, nel Municipio 1, a nord del Duomo, a sud di Corso Garibaldi e ad est del Castello Sforzesco. Chi desidera visitarla può prendere la Metropolitana Verde (Lanza) o quella rossa (Cairoli).
Brera ospita l’Accademia di Belle Arti di Milano, e questo la rende polo per artisti, intellettuali e hipster.
Il Sempione: un simbolo di Milano nelle vicinanze della casa di Ornella Vanoni
Il parco Sempione è un altro importante simbolo di Milano e inaspettato polo culturale, in quanto ospita una biblioteca e molti eventi culturali e sportivi. Si tratta di un giardino all’inglese, caratterizzato da ponti, alberi maestosi, vialetti suggestivi e un piccolo lago.
Realizzato a fine Ottocento, è un luogo ideale da visitare, e permette di estendere la passeggiata ai pregevoli luoghi nelle sue vicinanze, tra cui l’Arco della Pace, l’Arena Civica, il Castello Sforzesco e la Triennale, oltre che diverse sedi di mostre ed esposizioni.
In arte Irriverender, è Architetto di formazione, Docente di ruolo di Tecnologia, Copywriter e Seo Specialist.
Collabora con varie riviste e siti, scrivendo saggi su temi di architettura, domotica, design, real estate e tecnologia dell’abitare.
