19 Maggio 2021, 12:43

A causa dell’emergenza sanitaria legata al Covid-19 molte attività e categorie di persone si sono trovate in difficoltà economiche, tra questi ci sono anche gli inquilini in affitto e, di conseguenza, i locatori.

Infatti, con la sospensione all’esecuzione degli sfratti di morosità per salvaguardare le famiglie in difficoltà, molti locatori sono rimasti privi di una fonte di reddito. Il Governo ha stabilito delle agevolazioni economiche che, anche se limitate negli importi, sono volte a ristorare parzialmente questa categoria. In particolare, la legge ha previsto il bonus affitto a favore dei proprietari immobiliari che decidono di ridurre il canone d’affitto ai propri inquilini.  Accanto a questa misura sono stati inseriti anche le agevolazioni del contributo affitto 2021 e il rimborso dal Comune per gli inquilini in difficoltà.

Contributo affitto 2021 per gli inquilini

Il contributo affitto è un bonus previsto per i cosiddetti inquilini vittime di morosità incolpevole, ma anche di negozianti e artigiani colpiti dall’emergenza sanitaria. Esso rappresenta un sostegno per gli affitti delle famiglie che non riescono a pagare il canone di locazione della propria casa.

Questo contributo viene erogato dallo Stato grazie alle risorse che ogni anno il Governo stanzia con la Legge di stabilità, fino a esaurimento fondi, e anche attraverso il Comune di residenza. É necessario specificare che il fondo morosità incolpevole è attivo solo nei Comuni che presentano una tensione abitativa elevata, in cui sono presenti difficoltà a pagare il canone di locazione. Questo contributo viene spesso anche definito come un rimborso affitto dal Comune, vediamo di seguito come funziona.

Per potenziare il Decreto anti-sfratto, è stato istituito il Fondo nazionale sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione, che garantisce un contributo economico corrispondente alla differenza tra il valore del canone di locazione e quello pagato effettivamente dall’inquilino in difficoltà che fa domanda del rimborso affitto 2021 al Comune.

Il Comune emana degli appositi bandi per la gestione del fondo, con cadenza annuale. Ogni Comune gestisce l’attività autonomamente, quindi per verificare la data del bando per il contributo affitto 2021 nel proprio Comune di residenza, è necessario rivolgersi personalmente al Municipio, o tramite sito web del Comune, o presso vari sindacati inquilini.

Motivi e requisiti per richiedere il contributo

Per poter accedere al Fondo morosità incolpevole e ricevere l’aiuto per l’affitto stabilito dalla legge, devono essere presenti una serie di gravi motivazioni che impediscano il pagamento del canone di locazione (come appunto l’emergenza Covid-19) e anche dei requisiti essenziali.

Le motivazioni che possono portare una famiglia a trovarsi in difficoltà economica con una perdita totale o parziale del reddito familiare, possono essere di diverso tipo. Di seguito alcune delle principali cause gravi che danno il diritto a richiedere il contributo affitto 2021.

  • Licenziamento
  • Riduzione orario lavoro
  • Messa in cassa integrazione
  • Contratto a tempo determinato non rinnovato
  • Cessazione dell’attività lavorativa per cause indipendenti dalla propria volontà
  • Infortunio o decesso di un qualsiasi componente familiare che concorre al reddito del nucleo

Tuttavia, per procedere alla richiesta del contributo affitto 2021, è necessario possedere alcuni requisiti essenziali, tra cui:

  • Isee: al di sotto di 26.000 euro all’anno
  • Altro immobile: nessun membro del nucleo familiare dev’essere in possesso, o può usufruire, di un altro immobile nella stessa area di residenza.
  • Sfratto: l’inquilino moroso richiedente il contributo affitto 2021, deve essere in possesso dell’atto di convalida di sfratto per morosità.
  • Regolarità del contratto: il contratto d’affitto deve essere regolarmente registrato.
  • Categorie escluse: l’inquilino richiedente il bonus non deve abitare in un immobile di lusso (categorie catastali A1, A8, A9).
  • Residenza: essere residenti da almeno un anno nella casa in cui si è ricevuto lo sfratto.
  • Cittadinanza: la residenza dev’essere in Italia o in un altro paese dell’UE.  Nel caso in cui l’inquilino moroso sia cittadino di un paese extra UE, deve possedere il soggiorno CE.
  • Criteri preferenziali: corsia preferenziale per i nuclei familiari in cui sia presente un minore, un ultrasettantenne o un invalido almeno al 74%, così come un familiare che risulti in carico ai servizi sociali o alle ASL.
  • Priorità: viene data priorità a coloro che, sotto sfratto esecutivo, riescono a stipulare un nuovo contratto di locazione a canone concordato.

Contributo affitto 2021 per i locatori

Anche per i proprietari degli immobili sono state previste delle agevolazioni, come appunto il bonus affitto 2021 che è un contributo a fondo perduto previsto dalla legge in favore dei locatori che decidano di ridurre il canone di locazione in favore dei propri inquilini.

Il bonus affitto è un contributo pari al 50% della riduzione del canone, entro il limite massimo annuo di 1.200 euro per ciascun locatore. Nel caso di una riduzione del canone per l’intero anno 2021, è riconosciuto, ad ogni locatore, un contributo fino ad un massimo di 100 euro mensili (per una riduzione del canone pari a 200 euro al mese), riduzione che può essere limitata anche solo per alcuni mesi.

Questo contributo è disponibile sia per i soggetti Irpef sia a quelli Ires, nel rispetto degli altri requisiti previsti dalla norma. Vediamo di seguito quali sono i requisiti essenziali per poter usufruire del contributo affitto 2021.

Contributo affitto 2021 locatore: i requisiti

I proprietari di immobili ad uso abitativo, per poter usufruire del contributo a fondo perduto, devono rispettare i seguenti requisiti:

  • Deve essere avvenuta la rinegoziazione del contratto di affitto, specificamente nella parte inerente l’importo del canone;
  • L’immobile deve essere destinato ad uso abitativo, cioè classificabile nella categoria catastale A, ad eccezione degli A/10 (uffici e studi privati).
  • Sono escluse dal contributo a fondo perduto le locazioni di immobili classificati nella categoria B (scuole, uffici pubblici ecc.), C (negozi, laboratori, magazzini ecc.), D (opifici, alberghi ecc.), E (stazioni per servizi di trasporto, ecc);
  • L’immobile affittato deve essere collocato in un Comune ad alta tensione abitativa (indicati in un elenco di un provvedimento del CIPE, delibera n. 87 del 13 novembre 2003)
  • Le parti devono effettuare la deroga per iscritto del canone di locazione;
  • Si applica ai contratti in essere a partire dal 29 ottobre 2020, data di entrata in vigore del decreto.

Se tutti questi requisiti sono rispettati, è possibile presentare la domanda per l’ottenimento del bonus, tramite il sito dell’Agenzia delle Entrate e trasmissione telematica dell’istanza.

Condividi sui social:

0 CommentiChiudere commenti

Lascia un commento

L'azienda

© 2022 Wikicasa di Wikicasa S.r.l. | Via Ascanio Sforza 85, 20141, Milano | P.IVA 08820060963

Iscrivit alla nostra newsletter’