17 Maggio 2024, 16:08

In arrivo nella busta paga di gennaio 2025 un bonus una tantum pari a 100 euro a favore dei lavoratori dipendenti con famiglia e redditi medio bassi. La misura è stata messa in campo per difendere il potere d’acquisto di coloro che sono economicamente più fragili.

È quanto emerso dal comunicato stampa del Governo che ha fatto seguito all’approvazione del decreto legislativo del 30 aprile scorso in attuazione della legge delega avente ad oggetto la riforma fiscale. La misura in questione ha avuto grande risalto poiché interesserà una platea di 1,1 milioni di famiglie. Essa ha sostituito l’intervento sul trattamento fiscale delle tredicesime di cui si è parlato settimane fa. Queste sono le prime notizie pervenute ma per conoscere più nel dettaglio quelli che saranno con certezza i tempi di erogazione e l’importo dell’indennità netta bisognerà attendere la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del decreto legislativo.

Quali sono i requisiti per ottenere il bonus 100 euro

Stando alle informazioni giunte tramite il comunicato stampa del Governo per ricevere il bonus 100 euro occorre possedere alcuni requisiti specifici:

  • possedere un reddito complessivo non superiore ai 28mila euro annui (requisito economico); avere un coniuge non separato e almeno un figlio che risultino entrambi a carico;
  • avere almeno un figlio a carico qualora non ci sia l’altro genitore o questi non abbia riconosciuto il figlio e il contribuente non risulti coniugato, oppure si sia separato (requisito familiare);
  • imposta lorda calcolata sulla base dei redditi di lavoro dipendente sia di importo superiore alla misura spettante a titolo di detrazioni.

Chi sono i soggetti esclusi

Poiché si tratta di un sostegno destinato ai lavoratori dipendenti non potranno beneficiarne i pensionati, i liberi professionisti e coloro che lavorano a partita Iva. Nell’ambito dei lavoratori dipendenti non potranno fruire invece del beneficio, sulla base del terzo requisito fiscale che abbiamo indicato, coloro che sono incapienti (No tax area), ovvero i dipendenti che hanno un reddito imponibile inferiore agli 8.500 euro.

A quanto ammonterà il bonus per i lavoratori dipendenti?

La misura di sostegno approvata dal Governo che presumibilmente dovrebbe essere varata sotto forma di una tantum a gennaio 2025 non ammonterà a 100 euro nette. Trattasi infatti di un importo lordo a cui si dovranno sottrarre i contributi da versare all’Inps, l’Irpef e le addizionali locali.

Lo sgravio dunque è lordo e questo aspetto continua a far discutere. Bisognerà vedere cosa succederà dopo l’esame del provvedimento da parte delle commissioni parlamentari. Da tener conto anche del fatto che l’ammontare dei contributi all’Inps potrebbe aumentare, qualora il taglio del cuneo fiscale non dovesse essere confermato. Insomma, secondo le stime degli esperti, si parla di un’una tantum che dovrebbe quantificarsi in una cifra che va dai 61 ai 74 euro netti. Tolti i contributi sulle restanti somme si dovrà pagare l’Irpef con aliquota al 23%. Un altro punto sul quale prestare particolare attenzione ai fini del calcolo è la durata del periodo in cui, nel corso del 2024, si è prestata l’attività

lavorativa. A titolo di esempio, qualora il prestatore di lavoro sia stato assunto a partire dal 1° luglio del 2024 il bonus a lui erogato sarà ridotto del 50%.

Come si ottiene il bonus 100 euro

Per ottenere il bonus 100 euro sarà il lavoratore dipendente a doversi attivare presentando domanda al proprio datore di lavoro. A tal fine sarà necessario certificare in forma scritta il proprio diritto e indicare i dati personali come il codice fiscale del lavoratore, del coniuge e dei figli. Sarà il datore di lavoro, in qualità di sostituto di imposta a verificare il diritto del dipendente a percepire l’indennità. Qualora non dovesse spettare il datore di lavoro provvederà a recuperare quanto versato.

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