08 Gennaio 2020, 12:53

La sigla AVM sta per Automated Valuation Model, ovvero ‘Modello di valutazione immobiliare automatica’. Si tratta di una serie di metodologie e applicazioni – modelli matematici e algoritmi – che analizzano grosse quantità di dati inerenti il mercato immobiliare, sia lato domanda che lato offerta, a supporto delle decisioni di valutazione assunte dal professionista. L’utilizzo degli AVM è oggi incoraggiato anche dalla normativa, che pone un’enfasi crescente sulla necessità di utilizzare valutazioni indipendenti, prudenti e non viziate dalle aspettative di crescita dei prezzi.

Oggi, in Italia e all’estero, numerose startup stanno approfondendo il tema degli AVM – e sempre più aziende storiche attive nei settori del Real Estate e del Proptech stanno facendo lo stesso, per non rimanere indietro sulla fornitura di un servizio così cruciale.

L’obiettivo è NON quello di sostituirsi al professionista nella valutazione (il fattore umano è insostituibile!), ma quello di fornire nuovi strumenti e tecnologie che, analizzando enormi database, riescano a stimare il prezzo di vendita di un immobile o addirittura fornire altri tipi di informazioni – un tempo ottenibili, solo parzialmente, con una strenua attività di porta a porta.

È il caso di una startup americana che assicura di riuscire a prevedere con quanta probabilità il proprietario di un immobile sia propenso a venderlo, basandosi sull’analisi dei dati: il proprietario ha ricevuto una proposta di lavoro all’estero o fuori città? Ha una relazione a distanza? Ha messo su famiglia e bisogno di una casa più grande? Può sembrare inverosimile, futuristico o eccessivamente invasivo della privacy personale, ma oggi le informazioni provenienti da social network, app e siti web che utilizziamo quotidianamente dicono tanto di noi…

Ma vediamo meglio cosa sono i Big Data e come vengono utilizzati dagli AVM per realizzare una stima

I Big Data sono grandi quantità di dati generate da strumenti informatici (social network, app, siti web, attraverso il sistema dei cookies), raccolti in conformità con la normativa sulla privacy, che le aziende possono sfruttare e analizzare per estrapolare informazioni utili sugli utenti e sul mercato. Naturalmente, l’analisi dei Big Data non è banale: sono necessarie tecnologie, strumenti analitici specifici e complessi algoritmi matematici. Tuttavia, il gioco vale la candela: i Big Data consentono di estrarre informazioni aggiuntive e con un’attendibilità statistica superiore rispetto a quelle ottenibili da piccoli insiemi di dati. Non a caso vengono definiti il nuovo petrolio!

Il mercato immobiliare è sempre stato un settore conservativo, in cui nuovi strumenti e metodologie operative hanno sempre fatto fatica ad imporsi. Negli ultimi 20 anni, tuttavia, le innovazioni tecnologiche hanno rimodellato quasi totalmente il modo di vivere di tutti noi. I tempi sono quindi maturi per una rivoluzione digitale del real estate, che, di fatto, è già in atto. Grazie all’analisi dei dati e all’utilizzo delle tecnologie digitali, cambia il modo in cui gli specialisti del settore, agenti e consulenti immobiliari, svolgono la loro attività, gestiscono le risorse umane e ottimizzano gli investimenti: dalla gestione dell’agenda, alla presa degli appuntamenti, dalla promozione degli immobili all’acquisizione di nuovi incarichi, fino alla definizione del corretto valore di un immobile.

Del resto, nella decisione di investimento, il prezzo dell’immobile rimane il fattore più importante da prendere in considerazione. Ogni immobile ha un proprio valore di mercato e determinarne il prezzo corretto è fondamentale in fase di transazione: reca vantaggio sia all’acquirente che al venditore e, in generale, all’efficienza del mercato immobiliare nel suo complesso.

Market report: uno strumento di AVM all’avanguardia

Wikicasa.it, il portale con sole inserzioni di professionisti n.1 in Italia, mette a disposizione dei propri clienti il Market Report: un software che consente di realizzare in pochi clic un report di mercato esaustivo su un immobile di interesse (possibilmente il nuovo incarico che l’agente intende acquisire) e di personalizzarlo con logo e dati dell’agenzia o del valutatore.

Il Market report sfrutta l’analisi della grossa mole di dati su domanda e offerta forniti dal portale Wikicasa.it, che conta più di 3 milioni di visite al mese, le comparazioni di zona ed è inoltre collegato ad alcuni database istituzionali, tra cui OMI, MEF e ISTAT.

Per la valutazione, si parte dall’inserimento dei dati dell’immobile e dalla selezione di immobili comparabili, con la possibilità di aggiungere il compravenduto dell’agenzia, per produrre un report completo dei valori di mercato basati sulla zona riferimento. Market Report consente in definitiva di velocizzare il processo di valutazione e ridurre i costi relativi al reperimento delle informazioni per la stima. Consente inoltre di offrire al venditore un documento curato, dal layout istituzionale, già completo di logo e contatti dell’agenzia, che aiuta il professionista a proporre al cliente la gestione esclusiva dei loro immobili.

Per info e per una prova gratuita di Market Report: email [email protected] – tel. 02 39297739

Immobiliare & Open Data: cosa succede all’estero? Leggi anche: In Francia la condivisione pubblica dei dati fluidifica il mercato immobiliare

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