La categoria “giovani”, oggigiorno, è raramente protagonista del mercato immobiliare: troppo esclusivo per situazioni lavorative precarie, che rendono difficoltoso anche ottenere l’apertura di un mutuo in banca. Però, ci sono pur sempre gli studenti universitari, che cercano soluzioni abitative temporanee e a basso costo. Di solito, prediligono l’affitto di una stanza. Ma è meglio scegliere una stanza singola o una doppia? La soluzione ottimale dipende dalle esigenze personali. Vediamo i vantaggi e gli svantaggi di entrambe.
Affittare una stanza singola: pro e contro
Ovviamente, chi sceglie una stanza singola lo fa per maggiore comodità e privacy. Più tranquillità, più spazio per sé e le proprie cose, più silenzio per studiare. Nessuno ci farà pesare il nostro disordine o il nostro amore per l’ordine. Potremo andare e venire agli orari che preferiamo.
Chiaramente, ci sono anche aspetti meno gradevoli. Il primo è il costo economico: spenderemo il doppio, non dividendo l’affitto con nessuno. È quindi una soluzione adatta a chi non ha un budget limitato. In più, non ci offrirà un facile rimedio alla solitudine di cui si può soffrire negli anni universitari: siamo in una città nuova per noi, magari facciamo fatica ad ambientarci… Un compagno o una compagna di stanza potrebbe rivelarsi un conforto insperato. Le coabitazioni, a volte, avviano grandi amicizie.
Affittare una stanza doppia: pro e contro
Prendere in affitto una stanza doppia può richiedere un grande coraggio. La coabitazione con persone sconosciute non è una novità. Ma un conto è risiedere in un luogo dotato di regolamento e con personale a cui rivolgersi (come un collegio o una residenza universitaria), un altro è una convivenza informale. Con chi ci troveremo a condividere i nostri spazi più personali? Sarà qualcuno che rispetta l’igiene e la discrezione, che ci lascerà riposare e studiare? O farà rumore, lascerà sporcizia, rubacchierà perfino? Difficile saperlo, prima d’averne fatto prova.
Anche lo spazio disponibile sarà dimezzato e ci si troverà forse a litigare per il posto occupato dai propri effetti personali.
La privacy diventerà un ricordo. Pur facendo ogni sforzo per non essere molesti) i rumori e gli andirivieni dell’altro/a ci toglieranno spesso la concentrazione nello studio o addirittura il sonno notturno. Lo stesso faremo noi a lui/lei, c’è da dire. Invitare amici e partner a “casa nostra” richiederà una certa diplomazia o diventerà impossibile. Oppure, sarà l’altro/a a sentire il bisogno irrefrenabile di invitare gente e festeggiare fino a notte fonda, chissà?
Preghiamo anche che non ci siano guasti improvvisi da riparare, visto che gli edifici in cui vengono date in affitto stanze doppie sono spesso vecchi e malandati.
Però, ricordiamo che prendere in affitto una stanza doppia dimezzerà il costo dell’alloggio: un vantaggio da non disprezzare. Potremo abitare nel centro cittadino, a poca distanza dall’università e dai vari servizi, senza doverci dissanguare.
Come abbiamo accennato, l’esperienza della coabitazione può farci vivere un’esperienza di amicizia e solidarietà che non ci sarebbe mai capitata altrimenti.
Insomma, dipende tutto dalla nostra disponibilità e dalle nostre abitudini personali. Per il resto, buona fortuna e buona avventura!
Erica Gazzoldi è insegnante, giornalista e blogger. Ha pubblicato poesie, racconti e romanzi brevi.