
Via libera agli affitti turistici brevi nel centro storico di Firenze. Il Tar Toscana, con sentenza 858/2024, abbatte il blocco nell’area UNESCO, precedentemente imposto dal Comune. Se prima era proibito registrare affitti brevi nel cuore della città, adesso non più. La nuova sentenza rappresenta un punto di svolta nella gestione turistica del capoluogo toscano.
La decisione del Tar
In seguito all’approvazione del Piano Operativo del Comune di Firenze, l’attività di locazione turistica a breve termine è pienamente legittimata anche nel centro storico. “Debbano ritenersi cessati gli effetti pregiudizievoli prodotti dall’adozione della variante al regolamento urbanistico”, questa la sentenza del Tar nei confronti della variante che introduceva il divieto degli affitti brevi nell’area UNESCO.
Il Tar ha riconosciuto le ragioni dei ricorrenti rappresentati dal Codacons, affermando che gli effetti pregiudizievoli della variante sono cessati con l’adozione del nuovo Piano. Il tribunale, inoltre, sottolinea l’importanza di regole chiare e definite per la pianificazione urbanistica, per evitare arbitrarietà e incertezza. Questo ha portato il Tar a considerare il ricorso contro il divieto degli affitti brevi “improcedibile per sopravvenuta carenza d’interesse”.
La risposta della sindaca di Firenze
Sara Funaro, sindaca di Firenze, ha annunciato l’intenzione della giunta comunale di approvare una nuova variante per riaffermare il divieto degli affitti brevi, mostrando la sua volontà nel ribadire lo stop verso gli affitti brevi. Ha anche sottolineato la necessità di interventi nazionali contro l’overtourism, ponendo l’attenzione verso l’urgenza di misure governative condivise.
Da Palazzo Vecchio emerge che “la sentenza del Tar Toscana non annulla la variante del Comune di Firenze per lo stop agli affitti brevi”, ma evidenzia un conflitto tra gli strumenti urbanistici esistenti.
Daniele Nardella, ex sindaco ed adesso europarlamentare PD, si è espresso soddisfatto della sentenza del Tar. Ha commentato su X che non è stata dichiarata illegittima la delibera del comune, da lui fortemente voluta. L’attenzione riservata alla questione degli affitti brevi di Firenze è vista in maniera positiva da Nardella, il quale afferma di aver avviato un confronto a Bruxelles con gli altri europarlamentari per regolare il fenomeno degli affitti turistici nelle città più colpite come Amsterdam, Barcellona e Firenze.
La reazione degli imprenditori
Gli imprenditori del turismo, invece, hanno accolto con soddisfazione e gioia la sentenza del Tar. Lorenzo Fagnoni, presidente di Property Managers Italia, ha visto la decisione come una vittoria per gli imprenditori e per i cittadini. Critica, inoltre, l’ordinanza dell’ex sindaco, sostenendo che non è riuscito nel suo intento di ridurre i prezzi delle locazioni a lungo termine, danneggiando anche i proprietari delle seconde case. “Non è tartassando i privati che si risolve il problema dei costi delle locazioni lunghe” afferma proprio Fagnoni.
Marco Celani, presidente dell’Associazione Italiana Gestori Affitti Brevi, ha espresso preoccupazione verso l’intenzione della sindaca Funaro di continuare sulla linea di Nardella senza un vero confronto con le parti sociali. Incita alla cooperazione costruttiva e alla stesura di leggi più chiare e partecipative.
La posizione di Airbnb
Anche Airbnb ha accolto favorevolmente la decisione del Tar, supportando quelle famiglie che vogliono condividere le proprie abitazioni per avere un guadagno extra. Consapevoli delle sfide nei centri storici delle città d’arte come Firenze, Airbnb si è pronunciato disponibile a collaborare per la creazione di un quadro legislativo di riferimento comune.
Cosa si prospetta per Firenze
La decisione del Tar ha posto l’accento sull’importanza di una pianificazione urbanistica coerente ed univoca, non solo a Firenze, ma in tutte le città d’arte europee. In questo contesto, la collaborazione tra privato e pubblico appare come la soluzione necessaria per sviluppare un quadro normativo chiaro e partecipativo.
Per il futuro, ci si aspetta una fase di dialogo e confronto tra le parti al fine di trovare un equilibrio stabile e rispettoso dei bisogni di entrambi.