
Lo Student Housing è il settore immobiliare riservato agli studenti universitari, da sempre una delle categorie più mobili e con più urgenza di trovare alloggi a costi ragionevoli. Vediamo qual è lo scenario nell’anno in corso.
Student Housing: sfide e opportunità
In Italia, la popolazione universitaria è cresciuta costantemente negli anni più recenti: durante l’ultimo anno accademico, è stata superata la soglia degli 1,9 milioni, con un aumento del 5% rispetto al periodo precedente. Questo aumento è dovuto anche all’arrivo di studenti stranieri, attratti dalle note università del Bel Paese. La popolazione studentesca proveniente dall’estero è cresciuta del 75% rispetto a dieci anni fa e attualmente rappresenta circa il 6% degli iscritti totali alle università.
L’Italia è pronta ad affrontare questi numeri? Attualmente, i posti letto per studenti sono oltre 85 000. Molti di questi sono offerti da strutture di Student Housing moderne e specializzate, in linea con gli standard internazionali. Entro il 2027, si prevede che salgano a 100.000, con un incremento concentrato soprattutto nel 2026.
Quali sono le difficoltà? Innanzitutto, l’ovvio squilibrio fra domanda e offerta, dato che i posti letto disponibili non aumentano con la stessa velocità della popolazione universitaria. In più, gli affitti sono sempre più cari, mettendo così in difficoltà economiche una larga fetta del mondo studentesco. Inoltre, i progetti di Student Housing si concentrano in poche città, lasciando scoperti i centri universitari più piccoli.
A partire da questi punti critici, si possono individuare anche alcune opportunità. Visto il costante incremento della domanda, proprio nel settore degli alloggi studenteschi si potrebbero effettuare investimenti con un buon rendimento. Già nel 2023, gli investimenti complessivi in questo campo hanno raggiunto i 290 milioni di euro, soprattutto con operazioni di conversione di immobili già esistenti. Il business degli alloggi per studenti fuori sede, attualmente, è pari a circa il 45% degli investimenti nel comparto residenziale.
Student Housing: i nuovi progetti
I nuovi posti letto di cui abbiamo parlato verranno creati soprattutto a Milano, Torino, Padova e Bologna. Tuttavia, stanno acquistando maggiore rilevanza anche Roma e Firenze. La distribuzione, com’è già evidente, non sarà omogenea: oltre il 75% dei posti letto saranno sviluppati nel Settentrione, meno del 5% al Sud e circa 20% in Italia centrale.
In compenso, si registra un interesse per i capoluoghi secondari come Aosta, Bolzano e Bergamo. Si nota anche il bisogno di “coprire” anche contesti provinciali come Sesto San Giovanni e Novate Milanese.
Cosa prevede il PNRR
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), naturalmente, ha pensato anche all’ambito dello Student Housing. Esso prevede la creazione di 60.000 posti letto per studenti universitari fuori sede entro il 30 giugno 2026. I fondi copriranno parte dei costi di gestione per i primi tre anni di messa in esercizio delle strutture stesse. Questa riforma, ovviamente, potrà essere realizzata solo se arriverà un numero sufficiente di richieste adeguate da parte di soggetti pubblici e privati. Anche l’obiettivo da realizzare entro il giugno 2026 è alquanto ambizioso. Ce la faremo?

Erica Gazzoldi è insegnante, giornalista e blogger. Ha pubblicato poesie, racconti e romanzi brevi.