Come sta cambiando il mercato immobiliare? Che evoluzione hanno percepito le agenzie immobiliari italiane sul loro fatturato? Si può davvero parlare di ripresa o la situazione del mattone in Italia è ancora tristemente stazionaria? Lo abbiamo chiesto direttamente agli agenti. Ecco cosa ci hanno risposto…
Un mercato fondamentalmente stabile
Quanto all’andamento delle vendite, il 48% degli intervistati non ha percepito nessuna evoluzione, ritenendo le vendite fondamentalmente stabili rispetto all’anno precedente. Tuttavia, una percentuale molto vicina, il 45%, ha avvertito un aumento nel livello delle vendite. Solo il 7% percepisce una diminuzione rispetto all’anno precedente. La percezione è distribuita in maniera pressoché simile nelle regioni del sud, del centro e del nord.
Prezzi
Quanto all’andamento dei prezzi, il 57% degli intervistati li percepisce come stabili, il 37% nota una diminuzione nel livello dei prezzi, solo il 6% – una percentuale tutto sommato trascurabile – riscontra un aumento.
Sentiment generale
La maggior parte degli agenti immobiliari (47%) si dice ottimista circa l’andamento del mercato e sicuro di un futuro miglioramento nelle transazioni. Un 34% degli intervistati – più cauto – preferisce mantenersi neutro, il 19% è invece pessimista.
Correlazione positiva con utilizzo MLS
Per quanto riguarda l’utilizzo dell’MLS, emerge una nota positiva, da non sottovalutare. Infatti, più del 59% degli agenti immobiliari che usano di frequente questa metodologia operativa ha percepito un aumento nelle vendite, mentre solo il 36% di coloro che non usano affatto il multiple listing service o lo usano di rado ha percepito un aumento delle vendite nel 2017.
Composizione fatturato
In media, il fatturato aziendale dei rispondenti è composta al 76% da vendite, al 24% da affitti.
Dimensione delle agenzie
Il 78% delle agenzie rispondenti è composto da meno di 5 dipendenti; il restante 22% ha più di 5 dipendenti (solo lo 0,1% ha più 10 dipendenti). La dimensione non sembra comunque influire sull’andamento delle vendite – o, quantomeno, sulla percezione dell’andamento – rispetto all’anno precedente.
Franchising sì / franchising no?
Oltre il 70% dei rispondenti è un agente immobiliare proprietario di/impiegato in un’agenzia indipendente, non affiliata a franchising. Tuttavia, dai dati emerge che i franchisee hanno percepito maggiormente un aumento delle vendite: circa il 52% dei franchisee – più della metà – ha infatti risposto di aver riscontrato un aumento nelle vendite, contro il 41% dei colleghi indipendenti.
Il quadro è dunque tutto sommato confortante per il residenziale. Emerge una sostanziale differenza di percezione tra agenti che operano in grossi centri abitati (città capoluogo di provincia) e agenti che operano in provincia e – contrariamente a quanto si possa pensare – sono i secondi a notare un miglioramento nelle vendite: il 60% degli agenti che operano in provincia ha riscontrato un aumento nelle vendite, contro il 34% di quanti lavorano nei grossi centri urbani, che si mantengono – più cauti – sulla stabilità.
Alla domanda “La percentuale di sconto media nazionale è del 14,5% rispetto al prezzo richiesto dal venditore. Ritieni questo dato attendibile?”, i mediatori si dividono: per il 53,5% è sì, per il restante 46,5% è no. La percentuale di sconto media che emerge dal questionario è, a livello nazionale, del 16,45% – leggermente più alta.
Al sondaggio hanno partecipato 200 rappresentanti di agenzie immobiliari, sparsi su tutto il territorio italiano. Si tratta per lo più titolari di agenzia (82%) e, in minima parte, di agenti non titolari (13%) o assistenti (5%).
Web enthusiast, appassionata di viaggi, libri e scrittura. Siciliana d’origine, milanese d’adozione, dopo una laurea in Management presso l’Università Bocconi di Milano, entra a contatto col mondo delle startup e del Prop-tech. Oggi lavora come Consulente di Marketing.
1 Commento
salvatore
Salve, penso che i prezzi rispetto a prima della crisi siano al meno mediamente sotto il 20% di ribasso in alcuni casi si arriva anche al 30%, e quello che le persone comprano lo comprano solo per affare se i prezzi dovessero riaumentare il mercato si bloccherebbe di nuovo per non parlare della concorrenza sleale delle Banche che vendono gli immobili a prezzi stracciati in quanto la loro prima buona parte l’hanno già incassata e questo è deplorevole perche se il mediatore immobiliare non può fare anche quello creditizio non togliendo niente alle Banche, perchè la banca in quanto ente creditizio può fare anche quello immobiliare!